SUONI DEL CORPO, SEGNI DEL CUORE
Progetto di divulgazione della danza Butô in Italia



L'Associazione Culturale Narciso organizza da qualche anno attività ed eventi culturali, attraverso i quali diffondere e far conoscere meglio una forma d'arte contemporanea che, nata in Giappone circa quarant'anni fa, costituisce un contributo culturale e artistico di grande valore, universalmente valido.
Altra cosa dalla moda, dall'esotismo, dal misticismo, dalla religione, dalla "filosofia" New Age, il Butô ha cose importanti da comunicare agli uomini e alle donne della nostra epoca, ha domande da fare e opzioni da proporre.
Tutti possono – se vogliono – capire il suo linguaggio e persino praticarlo, perché è aperto a chiunque, senza pre-requisiti definiti; ma, essendo anche un'arte esigente con coloro che la scelgono, inevitabilmente molti non sono e non saranno interessati ad essa.
Nelle pagine che seguono, il progetto viene delineato in forma di schede, in modo da presentarne i vari aspetti con chiarezza e completezza.

Info : Associazione Culturale Narciso
v. Regina Maria Pia 8, 00122 Roma
tel&fax (+39) 06 5623290

Sintesi del progetto

1. Performance Butô dal vivo :
assolo della danzatrice Andrea Polimene.

2. Presentazione del libro sul Butô :
Giorgio Salerno, Suoni del corpo, segni del cuore, Milano, Costa & Nolan, 1998, pagg. 256.

3. Proiezione video (formato Betacam o VHS) :
1° Festival Internazionale di danza Butô, Musica e Arti Visive, Roma, 16 - 29 Dicembre 1996.

Materiale allegato



scheda n°1

IL PROGETTO


I tre eventi distinti – performance, presentazione del libro, proiezione video – costituiscono una proposta che vuole dare un'idea abbastanza esauriente del Butô, da vari punti di vista: storico, spettacolare, divulgativo.
Il programma si può svolgere in due giorni (nel primo, presentazione-conferenza e video; nel secondo, performance) oppure nell'arco di una sola giornata (presentazione-conferenza e proiezione video nel pomeriggio, performance nella serata. Lo spazio può essere una semplice sala (capienza: 200 posti circa, senza sedie fisse), dotata di: A) impianto per la videoproiezione su schermo o, in alternativa, di almeno tre televisori collegati a videoregistratore; B) impianto di amplificazione e alcuni microfoni; C) possibilità di oscuramento completo.
L'Associazione culturale Narciso accoglie volentieri proposte di coinvolgere nella conferenza – anche nella fase della sua preparazione – docenti, studiosi, giornalisti, danzatori e coreografi che già conoscano il Buto o che siano comunque interessati a un confronto a più voci.

scheda n°2

LA PERFORMANCE


titolo : Il mare sotto la pelle (assolo di danza)
autrice e interprete : Andrea Polimene
durata : 45' circa

Quando la danza nasce dalla sua impossibilità
svelando quello per cui si è vivi
i meccanismi stessi dell'avere la dimensione, il peso, l'energia umana.
Il respiro si espande in un diverso circuito interiore
e il buio non coincide con la fine.
Danzare nel silenzio, come una spugna piena d'acqua
per poi contrarsi nella forma di un ramo.
Tempo, tempo
il proprio ritmo.
Nessuno può dire nulla di quanto succede,
nessuno può dire nulla di questo mare.

La danzatrice vuole offrire al pubblico un contatto concreto e "fisico" con il Butô, proponendo spunti di riflessione sulla modernità di questa danza, vissuta e sperimentata da un'artista non giapponese.
Il mare sotto la pelle, come tutte le performance di Polimene, è una improvvisazione: sarà quindi influenzata dallo spazio in cui si svolgerà e dalla reattività del pubblico; anche la sua durata non può essere predeterminata esattamente. L'assolo non richiede alcun allestimento e non ha, praticamente, esigenze tecniche.

Scheda n°3

IL LIBRO


La ricerca che ha prodotto questo libro iniziò nel 1991 ed è stata condotta in Italia, Germania, Francia, culminando nel 1995 in un soggiorno di studio in Giappone, finanziato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Parlare del Butô non è compito facile, sia per la scarsa conoscenza che se ne ha in Italia, che per il problema di "linguaggio" connesso alla necessità di comunicare – attraverso la scrittura – con obbiettività e sincerità che cosa è questa danza e perché è importante quello che ci dice e ci propone.
Nel libro si trovano le descrizioni di numerosi spettacoli, le biografie artistiche e le poetiche di una trentina di artisti e compagnie, il profilo storico del Butô e dei suoi due fondatori, elementi di una estetica. Ai danzatori è data spesso la parola, anche allo scopo di limitare all'indispensabile la mediazione, il filtro dell'autore. Una quantità notevole di informazioni, dunque, corredate dai numerosi riferimenti bibliografici.
Suoni del corpo, segni del cuore è stato presentato, a Roma, all'Istituto Giapponese di Cultura e alla sala conferenze di Palazzo Valentini, sede della Provincia; agli incontri hanno partecipato, con l'autore, i docenti universitari de La Sapienza: Ferruccio Marotti, Gioia Ottaviani, Luisa Tinti, Franca Romano, Armando Gnisci. Buona la risposta e l'affluenza del pubblico, che ha seguito con interesse la discussione e ha posto varie domande.

Scheda n°4

IL VIDEO


titolo : 1° Festival internazionale di danza Butô, musica e arti visive, Roma, Dicembre 1996
durata : 46'

Girato in S-VHS e montato in Betacam (sistema MEDIA 100) negli studi della "Full Screen", è stato realizzato durante i quindici giorni del festival, svoltosi nei locali della ex Snia Viscosa – vecchia fabbrica chiusa all'inizio degli anni Sessanta – sulla via Prenestina, non lontano dal centro. Il grande capannone dismesso, vasto circa 600 mq., è immerso in un grande e bello spazio verde. Il lavoro e la volontà di molte persone lo hanno trasformato nel luogo ideale per un festival di danza e arti contemporanee.
I protagonisti del video sono coloro che hanno vissuto insieme in quei quindici giorni, dipingendo, danzando, suonando, intervenendo materialmente per cambiare, trasformare l'aspetto della vecchia fabbrica. Il video è composto da una parte di riprese dei danzatori durante gli spettacoli dal vivo (Min Tanaka, Yumiko Yoshioka, Daisuke Yoshimoto e altri) e da una parte di riprese del "back stage".

PROFILO ARTISTICO DI ANDREA POLIMENE


Nata a Roma nel 1962, studia Belle Arti diplomandosi in pittura all'Accademia, nel 1985. Inizia la sua esperienza di danza e teatro nel 1978, con un piccolo gruppo di clown con i quali lavora per due anni. Frequenta a vent'anni il primo corso di danza contemporanea con Chiara Ossicini, al Centro Choronde; segue per due anni altri corsi di danza con Lucia Latour, Annamaria Epifania e Teresa Escobar Bacalov. Contemporaneamente, fonda l'associazione culturale per la ricerca e la sperimentazione artistica Narciso e diventa autrice teatrale (socia S.I.A.E. / sez. D.O.R. dal 1984). Nello stesso anno vede per la prima volta uno spettacolo di danza Butô.
Tiene dei laboratori teatrali e scrive testi che vengono messi in scena con il finanziamento del Comune di Roma. Nel 1986-87 si trasferisce a Milano, dove si diploma alla scuola per video-operatore organizzata dalla Provincia (ENAIP), effettuando riprese di spettacoli teatrali e facendo pratica di montaggio.
Tornata l'anno dopo a Roma, dirige e interpreta uno spettacolo per due attori. Continua a dipingere e a scrivere testi teatrali e brevi racconti. Realizza la sua prima "personale" di pittura in Toscana, alla galleria Continua di S. Gimignano (SI).
Nel 1989 ha scritto e diretto il suo primo video (Ovunque arriva l'alba, fiction, 40', S-VHS), selezionato e proiettato sugli schermi dei festivals: Torino Giovani, Internazionale di Salerno, Video Art di Locarno.
Ha effettuato le riprese di tutti gli spettacoli del festival "Butoh and Related Arts" di Brema, nella primavera 1992, per il Dipartimento Musica e Spettacolo dell'Università di Roma "La Sapienza" e l'Istituto Giapponese di Cultura.
Nel 1993 un suo breve video (Le Monde, 5', VHS) è stato selezionato tra i primi cinque della categoria "tema libero" al concorso nazionale Renault, a cui hanno partecipato migliaia di videomakers; viene anche proiettato all'interno di una rassegna video all'Acquario Romano, curata dall'Assessorato alla Cultura, nel mese di Dicembre.
Nel 1995 ha soggiornato per alcuni mesi a Tokyo, dove ha lavorato come operatrice video per danzatori Butô.
Nel 1996 ha scritto e diretto tre video: Niwatori (5', VHS); Al Raqemat (31', S-VHS); Puran (3', S-VHS).
Quest'ultimo è stato prodotto dall'IntelFilm e inserito nel progetto Intolerance e poi venduto alla RAI.
Va poi a studiare il Butô in Giappone, ad Hakushû, seguendo il workshop intensivo (due mesi) di uno dei maestri di questa danza, Min Tanaka.
Tornata in Italia, organizza con l'Assoc. Cult. Narciso il 1° Festival internazionale di danza Butô e arti contemporanee Suoni del corpo, segni del cuore (Roma, 16 – 29 Dicembre), finanziato dal Comune di Roma, al centro sociale Ex Snia Viscosa. Cura le riprese degli spettacoli, realizzando un montaggio video di 45' (sistema MEDIA 100).
Nel Luglio del 1997, a Gallipoli, ha realizzato un video sullo spettacolo teatrale Suor Juana, di e con Dacia Maraini. Organizza, ancora con l'Assoc. Cult. Narciso, la rassegna internazionale di danza e arti contemporanee Arti al Parco (Roma, 14 – 17 Settembre), ancora al c.s.o.a. Ex Snia Viscosa.

Nel 1998 organizza con Narciso il 2° Festival internazionale di danza Butô e contemporanea, musica e arti visive Suoni del corpo, segni del cuore (Roma, 1 – 14 Giugno), finanziato dal Ministero dei Beni e Attività Culturali e dalla Regione Lazio, al c.s.o.a. Ex Snia Viscosa, al teatro Vascello, all'Accademia Filarmonica Romana e al teatro Ateneo dell'Università La Sapienza. Realizza inoltre le riprese di tutte le performance (le registrazioni sono disponibili presso la videoteca del Centro Teatro Ateneo).

Cronologia degli assolo di improvvisazione Butô di Andrea Polimene

1997 Giugno : Ima 1 (55'), al c.s.o.a. Ex Snia Viscosa.
Luglio : Ima 2 (60'), al teatro di Ostia.
Settembre : Ima 3 (75'; duo con video), al c.s.o.a. Ex Snia Viscosa, rassegna Arti al Parco.

1998 Giugno : Ima 4 (45'), al c.s.o.a. Ex Snia Viscosa, 2° Festival internazionale Suoni del corpo, segni del cuore
Dicembre : Ima 5 – Butô/Tango (30'), allo Studio Torre.
Ima 6 – Butô/Tarantella (25'), allo Studio Torre.
Ima 7 – Butô/Valzer (20'), allo Studio Torre.

1999 Marzo : Ima 8 – Il mare sotto la pelle (42'), all'Accademia Filarmonica Romana.

1999 – Dall'inizio di Gennaio, collabora con l'IsIAO all'organizzazione delle conferenze-spettacolo mensili dell'Istituto sulla cultura dei paesi asiatici. Ha presentato la sua nuova improvvisazione Butô, Il mare sotto la pelle, il 17 Marzo all'Accademia Filarmonica Romana.

NOTE BIOGRAFICHE SU GIORGIO SALERNO


Nato a Torino nel 1955. Laureato all'Università "La Sapienza" di Roma, in Scienze Politiche nel 1978 e in Lettere / Discipline dello Spettacolo nel 1993. Il suo progetto di ricerca sulla danza giapponese Butô ha ricevuto un finanziamento dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, grazie al quale ha trascorso un soggiorno di studio in Giappone – su invito del Prof. Mitsuya Mori dell'Università Seijo di Tôkyô – da Gennaio a Maggio 1995.
Invitato in qualità di relatore dall'International Theatre Research Location "Schloß Bröllin" – insieme al Dr. Michael Haerdter, al Dr. Rolf Elberfeld e al Dr. Norbert Mauk – al simposio sulla danza Butô organizzato a Pasewalk, in Germania, nell'Agosto 1995. Il progetto, comprendente anche laboratori internazionali di danza e due giornate di spettacoli, era finanziato dal Ministero degli Affari Culturali della regione (land) Mecklenburg-Vorpommern.
Un suo saggio sulla danza Butô viene pubblicato, nell'Ottobre dello stesso anno, su Culture diverse per un percorso di danza (Quaderni Formazione/ Informazione dell'UISP). Nel Dicembre 1996 ha organizzato, con l'Associazione culturale Narciso (di cui è socio fondatore) il 1° Festival di Danza Buto, Musica e Arti visive a Roma – finanziato dal Comune di Roma e patrocinato dal Centro Teatro Ateneo dell'Università La Sapienza, dall'Istituto Giapponese di Cultura e dall'Accademia di Belle Arti – alla quale hanno partecipato una decina di danzatori europei e giapponesi (tra i quali Min Tanaka), richiamando un pubblico di circa 1.900 persone. Durante il Festival ha partecipato, come relatore, al seminario sulla danza Butô organizzato dal Centro Teatro Ateneo e dal Dipartimento Musica e Spettacolo dell'Università La Sapienza.
1997 - A Maggio ha tenuto una conferenza sul Butô per gli studenti della prof. Franca Romano, docente di Storia delle Tradizioni popolari all'Universit? La Sapienza. A Settembre ha organizzato un nuovo appuntamento con la danza e le arti contemporanee – Arti al parco, prodotta e curata dall'Ass. cult. Narciso – al quale hanno partecipato danzatori Butô provenienti da Danimarca, Germania, Brasile e Italia. Contemporaneamente, il periodico mensile Danza Sì ha pubblicato un suo articolo sulla danza Butô.
1998 - Ad Aprile ha presentato il danzatore-performer Sai Kijima alla conferenza-spettacolo organizzata dall'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO).
A Maggio partecipa alla Tavola rotonda su: Le sorgenti della "Giapponesità", ancora vive nell'era della tecnologia elettronica, presso l'Istituto Giapponese di Cultura di Roma, per presentare in anteprima il suo libro sulla danza Butô; sono intervenuti anche i docenti Armando Gnisci, Franca Romano e Gioia Ottaviani, dell'Università La Sapienza.
Dall'1 al 14 Giugno ha organizzato, con l'Associazione Culturale Narciso, il 2° Festival Internazionale di Danza Butô, Musica e Arti Visive contemporanee, che ha presentato una quindicina di spettacoli di danza, teatro, concerti, con artisti giapponesi (tra i quali Kô Murobushi), europei e italiani, laboratori, mostre e proiezioni video; la manifestazione ha contato circa 2.600 presenze complessive. Il 2 e 3 Giugno ha presentato i danzatori che hanno partecipato al seminario sulla danza Butô organizzato dal Centro Teatro Ateneo dell'Università La Sapienza.
A Settembre è uscito nelle librerie il suo testo sul Buto, Suoni del corpo, segni del cuore. La danza Butô tra Oriente e Occidente, ed. Costa & Nolan. Si tratta del primo libro italiano sulla storia e l'evoluzione di questa danza. A Dicembre è stato presentato a Palazzo Valentini, nella sala conferenze della Provincia di Roma; è intervenuto il prof. Ferruccio Marotti.
1999 - Dall'inizio di Gennaio, insieme all'Assoc. Cult. Narciso collabora con l'IsIAO all'organizzazione delle conferenze-spettacolo mensili dell'Istituto sulle culture dei paesi asiatici.





BACK