Chibtik, 10 de Abril e Nueva Esperanza Compagni di tutti i luoghi


Vi diciamo quello che ci sta succedendo,agli uomini e donne tojolabales e
tzeltales

Il governo sta mandando i suoi soldati nelle nostre comunita', ci
maltrattano, ci sgomberano e ci infliggono terrore per farci abbandonare la
lotta dell'EZLN.

Vogliamo che ci restituiscano tutto quanto hanno rubato e distrutto i
soldati del governo.

Non vogliamo che entrino nelle nostre comunita' e nello stato del Chiapas.
Non vogliamo che vengano da noi i soldati del governo perche'alle donne,
agli uomini e ai bambini infliggono terrore.

Vogliamo che si rispettino gli accordi di San Andres Sacamchen.

Vogliamo che il governo non ci tratti come paramilitari. Noi vogliamo cio'
che chiede l'EZLN. Vogliamo che tutti gli abitanti del mondo ci aiutino a
raggiungere una "societa' dove tutto sia buono per tutti".

Crediamo che arriveremo a "una societa' dove tutto sia buono per tutti" con
il dialogo e l'unita', per questo vi rivolgiamo queste parole.
DENUNCIA DEI FRATELLI E SORELLE DI DEL NUOVO CENTRO NUEVA ESPERANZA YALCHIBTIK 5 GENNAIO 1998

Agli organismi dei diritti umani Agli uomini e donne solidali Per mezzo del presente documento rendiamo pubblica la denuncia del caso seguente: Alle ore 11 del giorno 1 gennaio 1998 l’Esercito Federale e’ entrato nel villaggio di Nueva Esperanza. Sono entrati 8 veicoli e 4 carri armati e si sono fermati per 3 giorni nel villaggio. Nei giorni della loro permanenza hanno violato fortemente l’articolo 16 della nostra Costituzione messicana. Hanno saccheggiato 7 case svuotandole di tutto quanto c’era al loro interno, come: asce, "machetes", coperte, stuoie, selle e briglie, galline, tacchini. In alcune case hanno lasciato i loro escrementi. Sono entrati poi nelle due cooperative (quella degli uomini e quella delle donne). Hanno mangiato tutto quello che c’era, hanno sparso veleno e benzina sul nostro mais e si sono portati via 800 pesos. L’esercito minacciava con le armi tutti i bambini, le bambine, le donne e gli uomini. Ci minacciavano di volerci sparare. Infliggendo cosi’ terrore psicologico a noi abitanti del villaggio. Sappiamo che stanno violando i nostri diritti come messicani. E’ per questo che come abitanti delle 10 comunita’ vicine esigiamo che l’esercito vada via. Per tutto quanto chiediamo alla societa’ civile, ai centri dei diritti umani, al popolo del Messico in generale di esigere insieme a noi il ritiro dei militari che stanno entrando alle comunita’ zapatiste a provocarci.

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