23 Dec 1997
From: guillotins amoc@servidor.unam.mx

Cari compagni/e

Sicuramente sapete già del massacro perpetrato ieri in Chenalhó, contro le comunità di sfollati nei paraggi di Acteal, dove sono stati assassinati decine di uomini, donne e bambini, tutti appartenenti a "Las Abejas", organizzazione contadina simpatizzante dell'EZLN. Ci sono dozzine di feriti, e gli aggressori, membri dei gruppi paramilitari, impediscono che la Croce Rossa arrivi da loro per curarli. Questa aggressione era stata organizzata con vari giorni di anticipo e vi hanno partecipato più di sessanta uomini fortemente armati, che hanno circondato la cappella dove si rifugiavano gli sfollati ed hanno sparato con il mitra in tutte le direzioni, senza permettere nessuna via d'uscita. Gli aggressori hanno utilizzato proiettili esplosivi. Di questa aggressione aveva già dato l'allarme il Centro Fray Bartolomé, senza che il governo ci facesse caso, ma al contrario ha incrementato il numero di poliziotti nelle zone dove si trovano i rifugiati con un atteggiamento di minacce e di provocazione.
Noi pensiamo che ci stiamo avvicinando ad una situazione di violenza senza ritorno, questo vuole dire, l'annientamento delle comunità più combattive del zapatismo, che hanno resistito all'accerchiamento di fame imposto dai posti di blocco e dalle attività dei gruppi paramilitari, che li hanno spogliati delle loro case, dei strumenti di lavoro, e dei prodotti del campo, cercando di provocare una risposta zapatista che scatenerebbe la guerra civile, pretesto perfetto per l'intervento dell'esercito, che avrebbe la scusa per sferrare il suo attacco per schiacciare definitivamente le basi d'appoggio zapatiste e per sterminare la sua direzione.
I mezzi hanno denunciato con sufficienti prove il ruolo del governo statale e federale nel finanziamento (4 milioni e 600 mila pesos) di questi gruppi paramilitari e sono stato evidenziati i loro piani per terminare il prima possibile, e a qualsiasi costo, con la sollevazione chiapaneca, dunque l'anno prossimo è un anno politico importante per la riaffermazione della politica del governo di Zedillo, che ha come fine avere la forza sufficiente per imporre la sia riconferma nella presidenza.
Tutto questo si da nel quadro di fine d'anno, dove il nuovo governo della città ha appena annunziato aumenti di imposte, dei trasporti, della luce, ecc. Il governo federale ha decretato aumenti per la benzina, le imposte, ed ha solo annunciato un 4% reale di aumento salariale.
Ciò rappresenta niente di fronte a questi aumenti. Restiamo di sasso e c'è un po' di disillusione nella gente, mentre nella camera dei deputati l'opposizione perredista inizia a togliersi la maschera ed a mostrare con la sua attitudine e il suo modo di parlare il suo autentico volto priista.
Cari compagni/e: Tutta la "pinche" sinistra si sta accomodando nel nuovo governo di Cardenas. Noi sentiamo che ogni giorno che passa in questo riaccomodo, ci stanno isolando di più e di più, cercando di annullare tutto uno spazio di una sinistra indipendente e critica.
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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