2.3. VISITA ALL’AGUASCALIENTES DI OVENTIC 19 E 20 FEBBRAIO 1998.


Alle 20 del giorno 19 febbraio, 32 membri della commissione sono arrivati all’Aguascalientes di Oventic, situato ne Los Altos e sono stati ricevuti da uomini e donne della base d’appoggio zapatista e dalle autorita’ dei Municipi Autonomi di San Andres Saanch’en de los Pobres e San Juan de la Libertad.

Descrizione del luogo.
Oventic e’ uno dei 5 Aguascalientes creati dagli zapatisti durante l’anno 1996. Gli Aguascalientes sono spazi di incontro tra la societa’ civile nazionale ed internazionale e le comunita’.

Fatti denunciati:
I rappresentanti delle basi di appoggio zapatista hanno reso note le seguenti denunce rispetto alla militarizzazione della zona:
Dal 1994 la zona e’ militarizzata. La presenza militare e’ aumentata dopo il massacro di Acteal, questo ha portato una recrudescenza della persecuzione della popolazione civile. La conseguenza diretta di cio’ e’ la mancanza di liberta’ di movimenti nel proprio territorio, l’impossibilita’ di dedicarsi ai propri lavori quotidiani (seminare, cercare la legna, lavare e commercializzare prodotti). Precisano la situazione di poverta’ ed emarginazione in cui si trovano e il degrado delle risorse naturali, di cui i popoli indigeni hanno bisogno per la loro sopravvivenza.
Le donne, in special modo, temono per la loro integrita’ fisica e per quella dei loro figli. Il timore di violazioni le porta rimanere chiuse in casa. Hanno paura e soffrono di una enorme pressione psicologica. D’altra parte segnalano l’introduzione di alcool e droghe nelle comunita’ indigene, come l’incremento della prostituzione.
Informano di casi di giovani madri nubili che vendono i loro corpi ai militari in cambio di denaro per sopravvivere e per la famiglia.

Situazione attuale:
La situazione attuale si caratterizza per la forte pressione e la persecuzione militare. La commissione ha raccolto testimonianze su detenzioni e costanti controlli e registrazioni di uomini e donne, come di voli frequenti di aerei militari.
Si denuncia anche la presenza di gruppi paramilitari, che sono formati, armati, pagati e protetti dalla PGR e attuano al riparo dei loro vincoli con il PRI.
Al termine dell’intervista le autorita’ autonome hanno esposto il loro punto di vista sul tema dell’autonomia. Rivendicano il diritto ad organizzarsi e governarsi in accordo con la loro cultura e la loro forma di pensare. Non riconoscono l’attuale Governo Federale, che si avvale di autorita’ statali e federali, per imporre le sue idee con la forza e la violenza.
Per tanto lo dichiarano ingiusto ed illegittimo.
In contrapposizione affermano che in territorio zapatista le autorita’ autonome sono nominate dall’intera comunita’.
Constatano che il Governo non accetta questo modo di vivere e cerca di impedire il propagarsi di quest’esperienza; uno dei metodi utilizzati a questo proposito e’ quello di perseguire le autorita’ autonome, in modo da spaventarle e obbligarle ad abbandonare le loro funzioni. Aggiungono che una delle tattiche utilizzate dal governo per indebolirli e’ sovvenzionare in modo selettivo solo le autorita’ che appartengono al partito ufficiale, abbandonando le altre comunita’. Per questa ragione si trovano di fronte alla crescente difficolta’ di soddisfare le necessita’ di base come l’alimentazione. I membri della commissione hanno potuto osservare segni di denutrizione negli abitanti della comunita’.
Un gruppo di donne ha aggiunto la sua visione riguardo l’analfabetismo che colpisce principalmente la popolazione femminile e limita quindi la loro partecipazione nelle decisioni della comunita’.
Rispondendo ad alcune domande degli osservatori, le donne dichiarano che la loro situazione non e’ cambiata fondamentalmente, dalla promulgazione della legge della donna. Questa dichiarazione e’ stata mitigata dall’ intervento di un rappresentato della base di appoggio, che pensa che oggi le donne abbiano delle opportunita’ maggiori di prima di esprimersi.
E’ necessario segnalare, che , dato che non parlano il castigliano, le donna hanno bisogno di un traduttore per esprimersi, non possono neppure presentare denunce scritte, perche’ non sanno scrivere.

Richieste alla Commissione:
Solidarieta’ internazionale e nazionale, in modo da trovare una soluzione pacifica e democratica ai loro problemi.
Le autorita’ autonome hanno chiarito che hanno perso il timore e si rivendicano pubblicamente come autorita’ nel loro territorio.
Riferendosi ai fatti di Acteal, hanno riferito che non risponderanno ad un massacro con un altro massacro, dato che le comunita’ indigene devono mantenere relazioni fraterne e devono riuscire a costituire un governo giusto e legittimo con la ragione e non con l’uso delle armi.

2.3.1. INCIDENZE NEL VIAGGIO DELLA COMMISSIONE A OVENTIC


Nel terminare la visita all'Aguascalientes, una parte della delegazione si diresse verso il posto di blocco militare vicino e chiese di potersi incontrare con l'autorità militare. I soldati si rifiutarono di accogliere la richiesta, dicendo che non avevano l'autorizzazione dei comandi per fare dichiarazioni.
Rifiutarono di contattare l'autorità responsabile con la scusa che il comandante era assente e aveva portato via l' unico telefono disponibile nell'accampamento.

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