PROPOSTA DI TESTO
PER RACCOGLIERE FIRME CON RIFERIMENTO
ALL'ACCORDO PREFERENZIALE TRA L'UNIONE EUROPEA E IL GOVERNO MESSICANO


Esistono nuove informazioni riguardanti il tema dell'Accordo, che crediamo sia importante condividere e che portano alcuni cambiamenti nel documento. La firma che si realizza e' solo quella del trattato commerciale, mancando la ratifica di tre parlamenti: Italia, Luxemburgo e Dinamarca, inoltre sembra che si stabilisca una nota favorevole al governo messicano dove si afferma che ha migliorato la sua politica sui diritti umani. Risulta un appoggio totale e assoluto in quest'epoca prelettorale e va contro tutte le osservazini esterne che sono state realizzate, comprese quelle dell'ONU.
E' gia' molto tardi ma si puo' fare qualcosa. Questo lunedi' si riunisce il Comitato delle Relazioni Estere a Bruxelles e lunedi' il Parlamento Europeo e dobbiamo trovare il modo di fare arrivare la nostra protesta, quindi arrivera' in rete una proposta urgente su questo e deve essere coordinata con la gente in Messico e per la giornata del 23 sembra molto importante, non solo far arrivare le iniziative ma far si' che siano piu' ampie possibile. Ci troviamo quindi in questa situazione, il ruolo speciale tocca alla gente di Italia e Danimarca perche' mettano in atto uno sforzo speciale denunciando la situazione dato che vengono saltati i loro propri meccanismi. Coraggio, e' ancora possibile fare qualcosa di utile.A presto, molta salud y suerte.
Restiamo in contatto.

PROPOSTA DI TESTO PER RACCOGLIERE FIRME CON RIFERIMENTO ALL'ACCORDO PREFERENZIALE TRA L'UNIONE EUROPEA E IL GOVERNO MESSICANO

Alla societa' civile messicana ed europea
Ai mezzi di comunicazione
Ai governi ed alle istituzioni messicane ed europee

Nel vertice dei capi di stato dell'Unione Europea che si celebrera' a Lisbona, dal 23 al 26 marzo del presente anno, si procedera' alla firma del trattato preferenziale tra la UE e il governo messicano. Questo trattato possiede, come condizione indispensabile alla sua applicazione e vigenza, una clausola su democrazia e diritti umani. La firma si riferisce alla parte commerciale dell'Accordo Globale e avverra' mancando la ratifica dei parlamenti d'Italia, Danimarca e Lussemburgo.
Da diversi forum, sia messicani, sia internazionali (Commissione Interamericana dei Diritti Umani, Relatrice Speciale sulla Tortura, Sparizioni Extragiudiziarie dell'ONU, Alto Commissariato sui Diritti Umani dell'ONU)e della societa' civile Commissione Civile Internazionale di Osservazione dei Diritti Umani (CCIODH), ONG, ecc), sia messicane sia internazionali, piu' volte sono state permanentemente segnalate le costanti violazioni ai diritti umani fondamentali, prodotte sotto l'assoluta responsabilita' del governo messicano il quale e' sempre passato sopra alle diverse raccomandazioni effettuate nei diversi rapporti sulla situazione dei diritti umani, specialmente nello stato del Chiapas. Dalla strage di Acteal del 22 dicembre del 1997, in cui furono assassinati 45 indigeni per mano di paramilitari e, nonostante che non sia più attenzione da prima pagina nei mezzi di comunicazione, si sta sviluppando in questo Stato, una strategia di guerra di bassa intensita' che ha aumentato la pressione sulle comunita' indigene, aggravando le loro di per se' difficili condizioni di vita e, parallelamente, chiudendo le strade per una soluzione pacifica e giusta al conflitto.

Nel luglio di quest'anno, in Messico si terranno le elezioni presidenziali che, porteranno in primo piano la logica elettorale passando sopra alle richieste e alla soluzione dei conflitti sociali e politici che sta vivendo il paese. In questo senso, il partito al potere cerchera' avalli internazionali che legittimino le sue politiche, in molti casi messe in questione negli stessi forum internazionali cosi' come dall'opinione pubblica di diversi paesi. Consideriamo responsabilita' delle istituzioni europee lo stabilire e rendere effettivi i meccanismi reali necessari che permettano di valutare, in modo regolare, la situazione dei diritti umani.
In caso contrario, si starebbe concedendo un assegno in bianco che avallerebbe le gravi violazioni che si stanno producendo.

L'impunita' con cui si realizzano le violazioni; la presenza di paramilitari (gruppi di civili armati) in connivenza con l'Esercito Federale e le forze di polizia dello Stato; l'interminabile lista dei rifugiati interni (desplazados); l'estesa militarizzazione del paese con maggior popolazione indigena (solo nello stato del Chiapas ci sono circa 70.000 soldati); le difficolta' per il libero transito delle persone; gli ostacoli d'ogni genere alla presenza di osservatori stranieri (negli ultimi due anni ascendono a 400 le espulsioni effettuate) cosi' come il mancato riconoscimento dei diritti e cultura indigeni sottoscritti negli Accordi di San Andrés e pendenti dalla loro applicazione in forma giuridica, stabiliscono un panorama che indica segnali che non ci sia sufficiente interesse da parte governativa di cercare una via di soluzione attraverso il dialogo.

Le persone sotto firmanti, membri della societa' civile e cittadini, cittadine di diversi paesi membri dell'UE, manifestiamo la nostra preoccupazione per contribuire alla ricerca di una pace giusta e degna al conflitto messicano; sommandoci allo stesso tempo alle voci che dal Messico e dal resto del mondo interpellano le istituzioni perche' si assumano le proprie responsabilita' al di la' di dichiarazioni formali e che situino, al di sopra degli interessi del denaro, gli interessi delle persone.

Inviare le firme raccolte all'email: ellokal@pangea.org

Col.lectiu de Solidaritat amb la Rebel.lio Zapatista
C/ de la Cera, 1 bis, 08001 Barcelona
tel: 34-93-4422101 y 3290643 fax: 34-93-3290858
email: ellokal@pangea.org
http://www.pangea.org/ellokal/chiapas
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