RETE Documento di consenso sulla rete di resistenze redatto dai delegati dei sei blocchi di lavoro ed approvato dall'Assemblea Plenaria del II Incontro Intercontinentale per lšumanitā e contro il Neoliberismo nel corso dellšatto conclusivo.
El Indiano, Puerto Serrano, Andalusia, Spagna 2 agosto 1997
1. Noi qui riuniti, siamo giunti in Spagna dai cinque continenti per
aiutare a costruire un mondo pių umano. Milioni di sorelle e fratelli
non sono potuti venire.
2. Oggi, di fronte alla frammentazione e allšisolamento che hanno
sempre presentato e tuttora presentano le lotte sociali, il
capitalismo neoliberale offre un modello globale e coesivo. Sebbene
non centralizzato, tale modello possiede una tale versatilitā,
adattabilitā e capacitā di recupero da indurci a mettere in campo
nuove forme di lotta e di resistenza.
3. La rete č:
A) Una rete di informazione che configura uno spazio di comunicazione
e di riflessione con un flusso continuo di dati, informazioni e
denunce a partire dalla pratica quotidiana di tutte le realtā
coinvolte.
RETE DELLE RETI E CONTATTI CON ALTRE RETI
1. Innanzitutto ci proponiamo di lavorare in favore del progressivo
consolidamento della rete a livello regionale e internazionale
cercando di includere le reti locali e settoriali giā esistenti.
2. Proponiamo di fissare i seguenti obiettivi:
A. Mettere in atto meccanismi di scambio di informazione facendo
funzionare i contatti fin qui realizzati tra compagne e compagni di
tutto il mondo. Non solo circolazione di dati ma stimolo permanente al
dibattito politico, culturale e teorico.
AZIONI E CAMPAGNE
Senza elencare qui tutte le proposte elaborate dai differenti gruppi
di lavoro, (il lettore le troverā nelle conclusioni rispettive), ne
abbiamo scelte alcune di carattere generale. Si propone inoltre la
creazione di un gruppo tecnico livello ecologico di informazione e
formazione.
1. Campagna contro lšOrganizzazione Mondiale del Commercio. Summit
alternativo nel mese di marzo a Ginevra ed azioni coordinate di
denuncia in tutto il mondo del summit ufficiale nel maggio 1998.
Costruire questa rete a livello intercontinentale č parte di un grande
processo di apprendimento e di un dibattito politico su come lottare
per un futuro migliore. Per questo motivo č importante analizzare e
discutere a fondo le conclusioni di questo Incontro allšinterno delle
reti locali, nazionali ed intercontinentali. Per dare continuitā a
questo processo proponiamo la celebrazione di incontri regionali di
valutazione tra adesso e dicembre di questšannno.
Un NO e molti SI!
El Indiano, Puerto Serrano, Andalusia, sabato 2 agosto 1997.
Da tre anni a questa parte, in varie parti del mondo sono sorti
diversi comitati di appoggio alla rivoluzione zapatista. Pių tardi, i
compagni e le compagne dellšEZLN hanno convocato il Primo Incontro per
lšUmanitā e contro il Neoliberismo nel corso del quale si č deciso di
dar vita a una rete intercontinentale di resistenze contro un sistema
che possiede una vocazione mondiale: il neoliberismo le cui brutali
ripercussioni economiche, sociali ed ambientali si ripercuotono sulla
vita dei popoli e su quella del pianeta.
La ricchezza delle nostre discussioni, il colore dei nostri incontri e
lšumanitā delle nostre esperienze dimostrano la dignitā dei nostri
progetti. Tuttavia, ogni giorno, il capitale ci porta via un poco di
questa dignitā.
Tra di noi vi č un disoccupato costretto ad essere competitivo perchč
cosė vogliono le leggi dellšeconomia.
Tra di noi vi č una donna che ogni giorno cammina chilometri perchč
non vi č acqua nel villaggio mentre vi sono campi di golf nei deserti.
Tra di noi vi č uno studente obbligato a studiare giorno e notte dogmi
senza senso.
Tra di noi vi č una madre che ogni giorno va al mercato e compra
sempre di meno perchč le banche divorano i suoi soldi.
Tra di noi vi č chi non lavora e vi č chi lavora troppo perchč domani
potrebbe finire ad ingrossare le fila dellšesercito dei disoccupati.
Tra di noi vi č chi pensa di non aver futuro, di non aver presente e
di non aver passato.
Siamo gli intrappolati, i catalogati, i lacerati. Siamo costretti a
competere affinché la fabbrica globale possa continuare a girare e
girare senza mai fermarsi, in un movimento interminabile e senza
senso.
Siamo gli isolati, gli atomizzati, i suddivisi in razze, sesso,
occupazioni, status, nazionalitā, colore, preferenze sessuali. Ci
hanno fatto credere che non cšč pių speranza, che il crimine deve
continuare, la fame deve continuare, la tortura deve continuare, che
il silenzio deve continuare, che la censura deve continuare.
Perō noi abbiamo detto basta ed abbiamo cominciato a fare le cose a
modo nostro. Ci vorrā del tempo, perō abbiamo cominciato.
La Prima Dichiarazione de La Realidad propose di costruire tra di noi
dei ponti, ponti che sono anche arcobaleno. La Seconda Dichiarazione
de La Realidad propose una rete di comunicazione e resistenze per
cominciare a materializzare questi ponti.
Abbiamo fatto dei passi.
La rete ci sembra il paradigma di una nuova maniera di lottare contro
questo stato di cose. Una rete č per definizione versatile ed aperta
e comporta inoltre bassi costi di mantenimento.
Per rete, intendiamo un movimento in costruzione permanente di persone
ed organizzazioni che comunicano e coordinano lotte, resistenze ed
azioni.
La rete č formata da nodi organizzati, individuali o collettivi,
collegati fra di loro con una struttura orizzontale e senza un centro
specifico. I nodi inviano e ricevono informazione e sono capaci di
organizzare azioni comuni utilizzando tutti i mezzi a disposizione e
tutte le forme possibili di rapporti umani e sociali. Come dice la
Seconda Dichiarazione de La Realidad: ŗLa rete č formata da tutti noi
che ci parliamo ed ascoltiamo... La rete siamo tutti noi che
resistiamo˛.
La rete si articola in dinamiche locali, regionali, nazionali ed
internazionali, fino a costruire la rete planetaria per lšumanitā e
contro il neoliberismo in cui gli obiettivi, le informazioni, i gruppi
e le persone si arricchiscono mutuamente attraverso lšinterazione, una
rete in cui si propone e non si impone, una rete infine in cui il
tutto sta nelle parti e le parti nel tutto.
Proponiamo una rete aperta, intessuta di informazioni, connessioni ed
appoggio mutuo. Una rete che possieda lšorganicitā di un essere vivo e
che sia in grado di agire al momento opportuno.
Allo stesso tempo, pensiamo ad una rete plurale che si costruisca e si
ordini a partire da tutti noi, dalla molteplicitā delle nostre lotte,
delle nostre coscienze e conoscenze, differenti perō convergenti.
La rete deve promuovere la partecipazione di organizzazioni,
collettivi ed individui che lottano contro il neoliberismo,
lšalienazione e le sofferenze dellšumanitā su basi di assoluta
uguaglianza, senza nuclei di potere centrale, rinforzando lšautonomia
di ogni esperienza creativa ed organizzativa. La rete si propone di
potenziare i contatti umani ed affettivi tra le persone coinvolte allo
scopo di permettere la crescita del tessuto sociale delle lotte e
delle resistenze in maniera viva e continua.
Obiettivo principale della rete č combattere tutte le forme di
oppressione, degrado e distruzione delle persone e dei popoli e
costruire simultaneamente un mondo nuovo che possa contenere molti
mondi: quelli di oggi e anche quelli del futuro.
B) Una rete di prevenzione ed azione che possa anticipare e risolvere
i problemi prima che sia troppo tardi e, contemporaneamente,
moltiplicare e combinare tra loro di forze tra loro diverse.
C) Una rete di esperienze, concezioni, metodi, capacitā e relazioni
personali che permetta lšincontro e lšarricchimento di popoli,
culture, collettivi ed individui cosė come la scoperta di alternative
sociali ed economiche che portino a scelte in armonia con le persone e
con il pianeta che abitiamo.
La realizzazione di questo Secondo Incontro significa un passo avanti
giacché, sebbene č vero che esistono tuttora dei grandi vuoti nella
trama della rete, tutto indica che tali vuoti si possano colmare a
poco. La rete per lšumanitā e contro il neoliberismo comincia a
esistere in primo luogo nello spazio europeo e americano. Allo stesso
tempo, vediamo una crescente partecipazione di persone e
rappresentanti di movimenti sociali di altre parti del mondo: Asia,
Africa, i paesi dellšest europeo e lšOceania. Sappiamo che questo č
solo lšinizio e che il cammino da percorrere č ancora molto lungo. Una
maniera di stimolare questa dinamica č impiegare le strutture di
coordinazione regionale giā esistenti create per organizzare questo
Incontro.
Accanto al lavoro di rinforzamento della rete a livello planetario, č
importante rinforzare i contatti con tutte le reti di carattere
settoriale. Di che reti parliamo? Reti, per esempio, che operano nel
campo della salute, della lotta antinucleare, dellšecologia (ed in
concreto il petrolio), lšinformazione, le donne femministe e lesbiche,
la libera circolazione e la cittadinanza globale.
Le pratiche di resistenza e di trasformazione, cosė come quelle di
elaborazione e di riflessione non si esauriscono nellšambito delle
reti che siamo riusciti a creare o con le quali siamo giā in rapporto.
Esistono moltissime altre reti, gruppi, dinamiche mondiali, regionali
e locali che si oppongono con differenti modalitā, in maniera
implicita o esplicita, in misura maggiore o minore, alla logica
neoliberale.
É nostro obiettivo entrare in rapporto con tali reti, promuovere una
specie di promiscuitā creativa conservando allo stesso tempo
lšautonomia di ognuno. Questa č una maniera di mettere in pratica la
pluralitā e la diversitā che raccomandano le compagne e i compagni
zapatisti per inventare un mondo che contenga molti mondi.
Tutti gli sforzi di coordinazione, trasmissione di informazioni ed
elaborazione teorica devono porsi lšobiettivo di andare oltre lšambito
informatico per convertirsi in altrettanti meccanismi di diffusione
delle lotte e di arricchimento di esperienze umane concrete. Ma vi č
di pių: attraverso la rete possiamo conoscere e conoscerci, possiamo
entrare in rapporto con individui e con collettivi, possiamo infine
trasmettere agli altri la nostra umanitā.
Crediamo di poterci congratulare con noi stessi perchč, malgrado le
enormi difficoltā, questo processo, imperfetto senza dubbio, perō vivo
e reale, č giā in marcia.
B. Ognuno di noi stimolerā nel proprio ambito il dibattito allšinterno
di organizzazioni, collettivi o spazi sociali sulla Rete di Lotte e
Resistenze e sulle conclusioni di questo incontro.
C. Ognuno di noi cercherā di propagare lšidea e la pratica delle reti
locali.
2. Appoggio alle campagne contro il NAFTA, Mercosur, APEC, ecc.
3. Appoggio alle azioni di denuncia delle politiche neoliberali di
Maastricht e della moneta unica che si realizzeranno su scala europea
durante la prima settimana di dicembre, in forma decentralizzata e nei
differenti paesi, secondo quanto proposto dal Foro Alternativo di
Amsterdam.
4. Manifestazioni dallš8 al 12 ottobre per denunciare lšimperialismo
del Nord che opprime e sfrutta i diversi popoli del mondo ed in
coordinazione con la catena umana spalla a spalla che partendo
dallšAmerica Centrale si concluderā a New York il 12 ottobre dellšanno
in corso.
4. Boicottaggio a compagnie multinazionali che si distinguono per
pratiche antisindacali, inquinamento o sfruttamento dei popoli
indigeni. In particolare: la Shell (ricordiamo la situazione degli
Ogoni), la Nestlé, la Nike e la Siemens
5. Appoggio alla riunione parallela al Summit sul Clima di Tokyo, a
dicembre dellšanno in corso.
6. Denuncia della situazione dei prigionieri politici il 9 febbraio
1998.
7. Azioni contro il patriarcato il 25 novembre.
8. Azioni in favore delle donne il primo gennaio 1998, anniversario
dellšinsurrezione zapatista (legge sulla partecipazione della donna).
9. lotta per unšalimentazione sana il 14 dicembre.
10. Denuncia del Trattato di Schengen come proposto dalle associazioni
di emigranti. Denuncia dei centri di internamento e delle zone
internazionali di segregazione per gli emigranti.
In quanto al prossimo Intergalattico, vi sono le candidature
dellšAustralia, del Brasile e del Marocco. Uno dei gruppi propone di
rifarlo in Messico. Suggeriamo di ampliare la periodicitā degli
incontri: ad esempio ogni due anni. La coscienza generata grazie alla
rete ed alla comunicazione creata tara di noi deve ora alimentare le
differenti prospettive locali e da lė retroalimentare gli Incontri
Intercontinentali. Abbiamo creato un importante quantitā di contatti:
il compito che ci aspetta adesso impegnarci nel rafforzamento delle
lotte locali. A partire dal criterio di pensare globalmente e di agire
localmente, cercheremo anche di pensare localmente ed agire
globalmente