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Strategie del controllo e dinamiche di sottrazione

[ I n t e r v e n t i ]

ctrl03.jpg - 42485,0 K I° INTERVENTO
Il controllo non arriva sempre al carcere ed alla essenza di libertà.
E' importante sapersi attrezzarre e reagire alle manifestazioni del controllo, quindi è importante capire l'evoluzione delle sue strategie.

* Rapporto carcere e lavoro

Il carcere nasce per fermare il vagabondaggio di quanti non accettavano l'inserimento nelle metropoli e nelle fabbriche.
Il corpo che non veniva disciplinato in fabbrica, veniva addormentato in carcere, con la conseguenza di sottrazione e rivolta che possiamo immaginare.
La stessa detenzionezione sociale ha sviluppato pratiche e tecniche di sottrazione che si configuravano come un sapere in grado di effettuare una rottura rispetto ai meccanismi di controllo interno rispetto all'evasione.
Dallo scontro fra le istanze di autorganizzazione dentro il carcere dentro le strutture verticali e votate alla pacificazione.

*Individuazione del trattamento - controllo attuariale che si basa sulla valutazione degli indici di pericolosità e di re-inseribilità per decidere la durata della pena.
E' un controllo ad ambiente secondo lequazione che valuta la provenienza da un certo ambiente per commutare la pena in base alla possibilità di recupero possibili nell'ambiente stesso.

*Sottrazione

La qualità con l'ambiente di provenienza esterna decide il livello di conflittualità dentro il carcere e.......le decisioni delle gerarchie carcerarie.

Se l'ambiente è considerato poi deteriorato e deteriorante, il carcere punterà all'annientamento della punizione piuttosto che del recupero visto che anche la reintegrazione basata sul sistema lavoro non è più attuabile con la trasformazione del lavoro stesso (cioè la sua assenza).


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