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Strategie del controllo e dinamiche di sottrazione |
L'INDISCIPLINATO E LA PUNIZIONE:
Resistenza on line al complesso industriale carcerario negli USA
by DeeDee Halleck
Negli ultimi anni una lista vivace ha sviluppato un lavoro sulla
carcerazione e la giustizia negli stati uniti. Ogni notte annotavo messaggi
che andavano dalla difesa disperata della vita di qualcuno a discussioni
prudenti su quale slogan dovesse essere pubblicato sul manifesto della
prossima manifestazione per Mumia.
Ci sono descrizioni tecniche
sull'architettura delle prigioni e richieste di cure con le erbe per
bloccare epidemie di bronchite. E' il non-detto di quella che è una delle
nostre industrie leader: chiudere a chiave le persone.
Qui le prigioni sono un enorme business: costruzione di celle, attrezzature, addestramento e dotazione delle guardie sono alcune spese di un'industria che sta togliendo fondi locali e statali destinati invece all'educazione e allo stato sociale. Negli ultimi 7 anni la California ha aumentato le spese per le prigioni del 500%, togliendo il 25% all'educazione superiore. Nella capitale, Sacramento, il sindacato delle guardie carcerarie è la lobby più forte, più importante del tabacco e dell'agricoltura. Gli appaltatori delle prigioni, i fornitori delle forze dell'ordine (fucili da stordimento, filo spinato, uniformi carcerarie, etc) e il sindacato delle guardie sono stati capaci di far passare il Three Strike Law, per assicurarsi lunghi termini (di detenzione) e celle sempre piene.
Gli USA sono il paese che ha nel mondo la più alta percentuale di persone
detenute a fronte della popolazione totale. Adesso oltre 2 milioni di
persone stanno dietro le sbarre; ma se includi le persone che aspettano
sentenze o scarcerazioni, il sistema carcerario ne comprende 5 milioni. Il
settore che sta crescendo più rapidamente è quello delle donne. In
particolar modo donne di colore.
Le prigioni sono diventate una chiave di ricerca per il lavoro manuale, con
molte corporazioni transnazionali che fanno contratti con gli stati per
manufatturare buoni prodotti e mettere su stazioni di televendita. La TWA e
l'Eddie Bauer Sporting Groups usano i prigionieri facendoli lavorare ai
telefoni, ricevere prenotazioni e ordini. Microsoft Windows 95 e' stato
impacchettato, avvolto nel cellofan e spedito da lavoratori incarcerati.
Lo stato della California, in un video che istiga molte società commerciali
a sposare il "Programma di Joint Venture" per costruire fabbriche nelle
prigioni, la mette così: "Perchè andare lontano, quando puoi avere una
forza lavoro disciplinata a casa tua ?".
E dato che una quantità sempre maggiore di business si avvicina a questa
industria che sta attraversando un vero boom, sembra sempre più difficile
invertire questa tendenza.
Comunque, in risposta a queste condizioni esiste una varietà di attività resistenziali che va dalle manifestazioni per il verde ai richiami a piena pagina del New York Times per salvare Mumia Abu Jamal. Mumia Abu Jamal è il primo prigioniero del braccio della morte internazionalmente conosciuto dai tempi in cui i Rosenberg vennero uccisi durante la guerra fredda. Per molti, Mumia è la voce dei senza voce (il titolo di un programma radiofonico che egli conduceva prima del suo arresto), è il simbolo di queste masse dietro le sbarre, è una figura di spicco per l'ampio movimento di coloro che stanno resistendo al complesso industriale carcerario.
Il movimento anti-prigione è forse l'attivismo più focalizzato e vitale degli USA in questo momento. Le persone coinvolte sono ex-prigionieri, famiglie dei detenuti, Quaccheri e altri attivisti religiosi pacifisti, vittime della riconciliazione, lavoratori per i diritti umani, veterani del Vietnam, il Bruderhof (un network di comunità Cristiano-Comuniste che può contare su diverse migliaia di adepti), personalità accademiche (sociologia, geografia, studi culturali), filosofi, avvocati e guardie. Per questa variegata crew internet è diventato lo strumento di maggiore importanza.
Ci sono innumerevoli websites per ogni singolo detenuto e pagine dedicate alla coalizione e all'organizzazione. Un'organizzazione a Berkley, il Prison Activist Resource Center, è stato un nodo centrale (http://www.prisonactivist.org) per moltissime azioni, mantenendo sia una lista aperta che un website con numerosi links. Il Center era uno dei principali organizzatori della Critical Resistance Conference, tenutasi con successo a Berkley nel settembre 1998, un gathering di oltre 4000 attivisti anti-prigione e portavoce vari.
Le prigioni sono di solito localizzate in aree rurali, lontane dai centri
urbani da cui peraltro proviene la maggiore parte della loro popolazione.
Una tendenza crescente nell'incarcerazione è rappresentata dai contratti
tra corporazioni private, stati e città per sistemare i detenuti. Uno dei
risultati dell'aumento della privatizzazione delle carceri è il fatto che
molti stati concedono appalti per l'alloggiamento dei detenuti lungo i
confini tra gli stati.
Per cui, una persona arrestata nel Missouri potrebbe ritrovarsi nel Texas,
dove i costi di mantenimento sono inferiori, e l'accesso agli aiuti legali
e ai diritti umani diventa difficile da ottenere. Uno dei modi in cui le
famiglie dei detenuti utilizzano la rete è la creazione di pagine personali
per ogni detenuto con le storie personali, lavori artistici, poesie e
contatti. Di solito viene gestito dai genitori, dai coniugi o dagli amici,
questi siti diventano una presenza virtuale della persona amata che spesso
si trova lontanissimo da casa.
Sebbene molte famiglie non abbiano un computer, possono utilizzarlo nella
biblioteca locale, a scuola o in un cybercafe. C'è un aneddoto di una donna
delle pulizie di New York che lavorava in un grande studio legale, e la
sera si occupava non solo dei siti attivisti, ma teneva contatti per
lavorare sulle strategie legali per il caso di suo marito
(http://www.findlaw.com).
Il sito di una madre sta su http://www.geocities.com/CapitolHill/1526/
Lacresha Murray Watch out, ha crashato il mio computer con tutti i suoi
video e arpeggi grafici. E' una storia affascinante di un bambino di dieci
anni che è stato condannato a 25 anni.
La rete può essere anche un modo per essere aggiornati sugli ultimi
strumenti di repressione. Ci sono molti siti di industrie dove puoi
ordinare manette o spray antiuomo. (www.counterterrorism.com/copex.html).
Ci sono siti anti-guardie come http://www.prisonactivist.org/copwatch/,
centinaia di organizzazioni di servizio stanno mettendo su siti: attivisti
contro le sentenze ingiuste (http://www.sentencing.org), i radicali del
Bruderhof Cristian
(http://www.bruderhof.org/hold/issues/deathpen/inmates/index.htm).
Ci sono molti siti di webartists che seguono queste cose. Il collettivo di
grafici, Third World War, ha pubblicato una serie di fumetti e testi. David
Thorne e altri hanno creato una serie di posters visibili on line
(http://www.igc.org/prisons/resistant-strains/).
Molti prigionieri politici hanno spedito disegni delle proprie celle.
Molti siti contengono disegni o quadri di detenuti.
Ci sono molti disegni e poesie sul sito Deep Dish
(http://www.igc.org/deepdish).
Una pagina del Critical Resistance Conference è qui archiviata.
Ho lavorato con Gina Todus, Chris Burnett e i membri del Paper Tiger di San
Francisco per fare audio streaming della conferenza, raccogliere materiale
e statistiche. Il sito è stato visitato da migliaia di utenti e viene
ancora aggiornato.
Una rassegna è disponibile su
http://members.tripod.com/~gmoses/prison/plinks.htm, e un altro sito sulle
unità di massima sicurezza sta su http://www.igc.org/prisons/cpf/CPFshu.html
Molti nazionalisti neri vedono il sistema carcerario americano come un genocidio, e lo paragonano al Sud Africa durante l'apartheid: http://www.amandla.org/.
Una lista che pubblica molti messaggi ogni giorno è gestita dal Prison Activist Resource Center. L'idea è fornire newsalerts e indici. Per alcuni, la lista è letteralmente materia di vita e morte. I messaggi più disperati sono richieste che vengono dalle madri o dalle mogli o dai bambini che cercano di ottenere aiuto per chiedere la grazia ogni giorno che la data dell'esecuzione si avvicina.
Attualmente ci sono almeno 4000 persone nei bracci della morte in attesa di
esecuzione. Le campagne via email sono state utilizzate con successo per
ottenere cure mediche per i prigionieri malati, o per ottenere occhiali da
vista, e c'è sempre la speranza che un flood di messaggi possa toccare la
sensibilità di un governatore o di un membro della corte suprema,
annullando così la pena capitale.
[...]
La lista serve soprattutto come linea vitale per le migliaia di attivisti e famiglie di detenuti per intraprendere battaglie contro il potere dello stato e delle corporazioni, e contro la forma peculiare dello stato di schiavitù che si è sviluppato in questa post guerra fredda mondiale. Il movimento delle prigioni per molti di noi è la battaglia finale: una battaglia che sembra quella decisiva per il capitale del "libero mercato". Stiamo cercando la faccia del fascismo in America. Noi siamo il nemico.
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