Rapporti tra CENTRO DI INIZIATIVA POPOLARE ALESSANDRINO e SISDE

Dentro questa forma violenta di mutamento a destra di tutto l'asse politico-economico, all'interno delle contraddizioni del passaggio di potere, alta, deve essere la guardia di chi si oppone all'egemonia capitalista sulla società, alla reazione, contro le possibili, e probabili, provocazioni politico, ''poliziesche di cui un movimento antagonista eterogeneo e frammentato come l'attuale, può essere fatto oggetto.

In questo contesto, la difesa del nostro patrimonio politico è importante, come importante è chiarezza ed onestà tra le componenti del movimento antagonista, chiarezza che non lascia spazio ad ambiguità, ovunque si manifestino.

In riferimento alle vicende del CENTRO DI INIZIATIVA POPOLARE ALESSANDRINO (ora C.I.P. ROMA SUD), considerando la visibile escalation della tensione nella città, di Roma, diventa improcrastinabile l'assunzione di una posizione chiara, che non lasci spazio ad interpretazioni ambigue o di comodo. Non saremo noi ad indagare sulle responsabilità di Alberto Luzzi (fondatore e dirigente del CIP., socio della cooperativa "Il geranio", redattore della rivista "Assalto al cielo"), sulle vicende che hanno visto lui e l'intera direzione politica del CIP pericolosamente vicini a personaggi del SISDE, ma riteniamo necessario ragionare su alcuni dati inconfutabili: Alberto Luzzi ha preso soldi dai fondi neri del SISDE tramite sua madre Matilde Martucci (la famosa "zarina"), funzionaria del SISDE e segretaria di Malpica, utilizzati per l'acquisto di case e per rilevare la proprietà dell'agenzia di viaggi "Miura Travel" dopo il fallimento della stessa, utilizzata (come documentato da numerosi articoli di quotidiani) dal SISDE per viaggi di servizio, agenzia in cui Luzzi già era impiegato. In questa nuova agenzia, la "Scilla Travel", ora posta sotto inchiesta, lavoravano altri esponenti del CIP.

Il movimento romano è venuto a conoscenza di questi "strani" fatti solo a seguito della pubblicazione sui giornali delle notizie inerenti all'inchiesta sull'utilizzo dei fondi neri del SISDE e, con grande disponibilità, ha chiesto spiegazioni sia agli individui direttamente coinvolti, che al CIP tutto, ed e così cominciato un balletto di bugie e contraddizioni.

In un primo tempo è stato negato qualsiasi rapporto tra Alberto Luzzi e la madre. All'indomani, in un successivo incontro, alle strette davanti alll'evidenza dei fatti, la dirigenza del CIP ha dichiarato di essere a conoscenza da alcuni mesi di tutto, anche della provenienza dei soldi del Luzzi, ed insieme a tutta la struttura ha sostenuto di non dover dare spiegazioni in merito a nessuno e di non sentirsi messa in discussione da altri se non dal "giudizio del proletariato".

Queste posizioni, ambigue ed arroganti, hanno determinato fino ad oggi il congelamento dei rapporti fra quasi tutte le strutture romane ed il CIP. Nei mesi seguenti, però, si sono ripetuti atti palesemente provocatori da parte del CIP o di strutture ad esso contigue, fino all’imposizione di una presenza di massa alla convenzione nazionale della sinistra anticapitalista del 26-27 giugno a Roma.

Estromessi fisicamente dall’assemblea, a seguito del loro comportamento provocatorio ed arrogante, questi figuri, unitamente al Comitato Anticapitalista Studenti Universitari, al comitato "Casamatta" di Corviale, al "Comitato per la pace e la solidarietà fra i popoli" e ad alcuni militanti del Movimento Proletario Anticapitalista aggredivano alcuni compagni isolati, colpendone successivamente due alla testa con un estintore causando loro gravi ferite. L'arroganza, l'insolenza, l'ambiguità non possono ormai più prevaricare la realtà: la dirigenza del CIP-Roma Sud si comporta, oggettivamente, come un gruppo di provocatori. La condotta politica di costoro va condannata senza mezzi termini e questa ambiguità di fatto non dovrà trovare ossigeno per riproporsi sotto altre forme e sigle.

La consapevolezza della gravità della situazione è tale da indurci a ritenere improcrastinabile una presa di posizione chiara, che non lasci spazio a posizioni ambigue e di comodo, invitando tutti i compagni/e a confrontarsi con essa.

Invitiamo il CIP Roma Sud e tutte le strutture facenti parte della stessa organizzazione nazionale, i1 Movimento Proletario Anticapitalista, ad evitare di partecipare alle scadenze del movimento antagonista, siano esse assemblee, cortei o manifestazioni, ricordando che provocazioni, insolenze, minacce, non saranno più tollerate, vedranno una risposta chiara e di massa, precisa e puntuale.

Roma 19 giugno 1994

RADIO ONDA ROSSA, COMITATO "CARLOS FONSECA", I CENTRI SOCIALI: RICOMINCIO DAL FARO, HAI VISTO QUINTO, BLITZ, LAURENTINOKKUPATO; COMITATO DI LOTTA DEL QUADRARO, COLLETTIVO COMUNISTA UNIVERSITARIO, REDAZIONE DI INCOMPATIBILI, MOV. DI LOTTA DEI CASTELLI, AK47, LABORATORIO SOCIALE VIA DEI PAMPINI.


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