Milano: cariche contro gli studenti autorganizzati
E' veramente difficile perdere le abitudini

Questa mattina, sotto al Provveditorato agli studi di Milano, la polizia ha caricato (per tre volte) una parte (di gran lunga maggioritaria) degli studenti ivi convenuta sui temi agitati dal movimento che ha in questi mesi autogestito e occupato le scuole milanesi.

Nessuna adunata o atto sedizioso da parte studentesca, solo problemi di rappresentanza. Gli stessi che attanagliano le organizzazioni giovanili (UDS) dei partiti di governo (PDS). A risolverli (per questa mattina) la polizia del ministro (Napolitano) del partito di governo (PDS) di cui l'organizzazione giovanile (UDS).

Non sappiamo se ciò abbia avuto il voto favorevole del 68% del Consiglio dei Ministri, dei funzionari di polizia presenti, o semplicemente degli studenti ammessi al Provveditorato, certo che chiarisce di che natura sia il tempo e il governo che attraversiamo.

Fortuna vuole che non lo chiarisca a noi, Leoncavallo pregiudicato, pluridenunciato e processato, ma alle migliaia di studenti che in quella piazza e in questi mesi hanno manifestato. La tecnica è antica, ma, forse, vecchia. Ovvero l'idea che una carica ben assestata e ben gestita (dalla stampa amica) valga a sciogliere i movimenti, a sgomberare le scuole e chissà a cosa altro, forse appartiene ad un tempo ormai definitivamente trascorso.

Forse il ministro un giorno si convincerà a sciogliere quell'organizzazione giovanile che non potendo ottenere il consenso degli studenti preferisce farli caricare, certo che, di fronte a chi parla di regime, non troverà nessuno pronto a dargli torto, e, sempre forse, invece può reperire una piccola ragione del perchè sulla piazza milanese il 68% tende ineluttabilmente, elezione dopo elezione, a zero.

Centro Sociale Leoncavallo