"A rigà c’è da fa l’articolo su info#8... chi siamo? Che vogliamo? Cose così scrivemo..." Frasi sfatte dalla malattia instabile da una manciata di menti bacato-sovversive (sedicenni) Essere qui nel nulla e nel tutto di questo squat ci piace ci fa essere tutto e nulla. Menti perverse e rabbia, la rabbia di voler distruggere i volti riflessi in quelle vetrine da vigliacchi di commercianti e macellerie e macellai in divisa contro i lampi blu che squarciano i nostri volti colmi di rancore. ("Allora com’è la prima volta che si fa l’amore?") Il mio corpo libero tra l’asfalto in fiamme e la sensualità dei movimenti quando insegui di corsa il sogno (di un cassonetto bruciato) di un mondo cambiato i sorrisi, le finte lacrime dei lacrimogeni le lacrime vere dei morti (e i nostri morti pesano più dei sampietrini) la tenerezza della tua mano con cui sfati i miti luccicanti delle insegne luminose. (7000000 di danni, 150000 di multa, 10000 di tessera R.I.O.T.) Bacarozzi siamo noi, quando spiaccicato urli gli ultimi scricchiolii sotto un lucido mocassino (pelliciaio assassino) bacarozzi siamo noi, quando l’ultima speranza sono le tue 6 zampette che ti riportano in un buco buio e sporco. E la parola distruggere perseguita il tuo cervello cerchi con razione\la motivazione\e torni all’emozione. Se avessimo ancora i nostri vecchi amici di piombo. Se ci fossero ancora quelli che non ci sono più. (Sorridi, se tu ci sei loro ci sono ancora) La noia della vostra ragione. La gioia della vostra distruzione. Al sole risplendono le chiavi inglesi. Siamo piccoli, ma cresceremo