Alessandro (Pelo) libero subito!

Carcere medioevale Regina Coeli 11/05/2001

Siamo entrati nel terzo millennio e veniamo descritti come uno dei paesi
all'avanguardia nella difesa dei diritti civili, uno dei paesi piu'
democratici al mondo, eppure nel 2001 di carcere si muore!

Il 24/02/2001 Carlo Cantasale tossicodipendente di anni 34 viene portato a
Regina Coeli per detenzione di una dose personale di eroina e condannato a 16
mesi di detenzione e trasferito alla I sezione (isolamento), girone dantesco
nell'inferno di questo stato che non si occupa degli ultimi ma sempre delle
classi piu' agiate.
Sin dal primo giorno di detenzione Carlo ha dato subito segni di malessere
fisico con difficolta' respiratorie e l'impossibilita' di nutrirsi.
Per circa 15 volte (grazie soltanto alla dura reazione dei compagni di cella)
e' stato portato in infermeria, nonostante le numerose "visite" del dottore
della sezione non e' mai stata richiesta alcuna visita specialistica
risolvendo il tutto con la solita pasticchetta di antibiotico, il metadone gli
veniva portato in cella poiche' troppo debole per scendere 3 piani di scale.
Dopo un mese e mezzo di sofferenze, indebolito dalla malnutrizione e
dall'assoluta mancanza di cure adatte alla sua condizione, e' stato trasferito
presso il "centro medico" del carcere in fin di vita.
Carlo e' morto tra queste schifose quattro mura solo come un cane senza
neanche l'affetto dei propri cari.
Come Carlo altri sono morti in passato ed altri ne moriranno se questo stato
infame continuera' con le sue politiche repressive, che come al solito
colpiscono i piu' deboli, si parla tanto di costruire decine di altre carceri
... ma sara' questa la strada giusta?
Per noi sicuramente no!

Lo scrivano folle - i compagni di Carlo

P.S. Qui sono detenuti decine e decine di sieropositivi e di malati di Aids
conclamati con cancrene et altre sintomatologie.
Tra circa 20gg sara' finito il restauro della II sezione dove verranno
"deportati" tutti i malati e sieropositivi di Aids ed anche i
tossicodipendenti che hanno la "fortuna" di non essere ancora "infetti"
insomma un lager dentro un altro lager.

Per telegrammi di solidarieta' ai familiari scrivere a:

Famiglia Cantasale
Via Matteo Tondi
sc. 22-B
00158 Roma