"PGA - Azione Globale dei Popoli - People's Global Action"
Storia

"Il capitalismo aveva vinto; molti avevano dichiarato che fosse la fine della Storia - era il novembre del 1989, il muro di Berlino era appena stato abbattuto. Viaggiate con la mente ad una decina di anni dopo nella storia… E' il novembre del 1999, il WTO, legislatori del capitalismo globale, cercano di incontrarsi in un a città fumante di lacrimogeni e paralizzata da decine di migliaia di dimostranti. Un graffito è dipinto su tutta Seattle : "non ve lo scordate - stiamo vincendo". Era chiaro che la Storia dovesse ancora procedere.

Che quel giorno foste sulle strade di Seattle schivando le pallottole di gomma, o seguendo centinai di carri convergenti a Narmada dam in india, o in marcia con i sindacati a Manila o a Londra intrappolati dall'operazione di polizia da 3 milioni di sterline o schernendo la borsa a Buenos Aires o occupando un McDonalds a Milano… una cosa era chiara a tutti: alla fine del XX secolo era diventata transnazionale quanto il capitalismo.

Come lo stato, corporations transnazionali e i loro pupazzi, il fondo monetario internazionale e il WTO impongono regole per il mercato "libero" su ogni paese del pianeta, mettendo il profitto e la crescita economica sopra ogni cosa, involontariamente stanno creando una situazione dove diversi movimenti sociali sono in grado di riconoscere gli sforzi di ognuno come correlati stanno incominciando a lavorare insieme in nuove maniere. Ma da dove è sorta questa straordinaria dimostrazione di solidarietà internazionale?
Non è nella nebbia acre dei lacrimogeni di Seattle che è nato questo movimento, ma nella foschia umida della giungla del Chiapas, nel sud del Messico nel giorno di capodanno del 1994. Questo era il giorno in cui il Nord America Free Trade Agreement (NAFTA) divenne effettivo, un giorno in cui duemila popolazioni indigene uscirono dalle montagne e dalle foreste. Col volto coperto, armati e chiamandosi zapatisti, il loro grido di battaglia era " Ya Basta" - basta così. Era incominciata una straordinaria rivolta popolare, che aiutò a cambiare il panorama della resistenza globale. Utilizzando un computer portatile ammaccato nella giungla ed intermediari per portare i dischi ad un computer connesso ad internet, gli zapatisti sono stati in grado di superare la censura dello stato messicano e di comunicare in maniera diretta. Presto ovunque si sarebbe sentito parlare della rivolta.

Questi ribelli dal volto coperto, di comunità distrutte dalla povertà non solo pretendevano che le loro terre e le loro vite gli fossero restituite e nemmeno stavano chiedendo solamente solidarietà internazionale; stavano parlando di neoliberismo della sentenza a morte che il NAFTA ed altri accordi sul libero commercio stavano imponendo sulle popolazioni indigene. Pretendevano la dissoluzione del potere mentre incoraggiavano altri in tutto il modo a combattere la prevaricazione del capitalismo sulle nostre vite. "Non vi unite a noi - fate da voi" ("Don't Join Us - Do It Yourself")era il loro messaggio.
Era straordinario il senso di possibilità che questa rivolta dava a milioni di persone in diverse parti della terra.

Nel 1996 gli zapatisti inviarono una e-mail (con trepidazione visto che non credevano venisse qualcuno) di convocazione di un incontro, chiamato "encuentro", di attivisti ed intellettuali internazionali per radunarsi in aree appositamente costruite nella giungla del Chiapas per discutere di tattiche, problemi e soluzioni comuni. Parteciparono sei mila persone che trascorsero giorni parlando e condividendo le loro storie di lotta contro il nemico comune: il capitalismo.

Questo fu seguito un anno dopo da un incontro in Spagna dove l'idea della costruzione di un network più mirato all'azione da chiamarsi Azione Globale dei Popoli (PGA), fu sostenuta da un gruppo composto da attivisti provenienti da dieci dei più grandi e più innovatori movimenti sociali. Questi includevano gli Zapatisti, il Movimento Sem Terre (il Movimento Brasiliano di Contadini Senza Terra che occupano e vivono grandi tratti di terra improduttiva) e il sindacato Karnataka State Farmers Union, (KRRS) rinomati per la loro campagna "bruciate Monsanto" nella quale si bruciavano campi di Coltivazioni Geneticamente Modificate.
Il gruppo (che divenne ospitante per il convegno del PGA, una rotazione che avviene ogni anno) ha redatto una bozza di documento che delinea alcuni degli obiettivi primari dei principi organizzativi del network emergente. Delineava una ferma opposizione ad appelli ai potenti di riforma dell'ordine mondiale, il sostegno all'azione diretta come mezzo delle comunita' per rivendicare il controllo delle proprie vite e una filosofia organizzativa fondata sull'autonomia e la decentralizzazione. Nel febbraio del 1998 era nato il PGA. Per la prima volta da sempre i movimenti di base del mondo iniziavano a parlarsi e a condividere esperienze senza la mediazione dei media o di NGO (Organizzazioni Non Governative).

Il primo incontro del PGA si tenne a Ginevra - quartier generale dell'odiatissimo WTO. Piu' di trecento delegati/e da 71 paesi arrivarono per condividere la loro rabbia verso la fase attuale del progetto capitalista. Dai lavoratori delle posta canadesi, a Earth First!, agli attivisti anti nucleari, ai contadini francesi, agli indegeni Maori, ai popoli U'wa e Ogoni, ai sindacati del commercio coreani, a Reclaim The Streets, al network di donne indiane del Nord America, agli ecologisti radicali dell'Ucraina... tutti erano li per formare "uno strumento globale di comunicazione e coordinamento per coloro che combattono la distruzione del'umanita' e del pianeta da parte del mercato globale, costituendo contemporaneamente alternative locali e potere popolare". Uno dei partecipanti disse di questo evento: "E' difficile difficile descrivere il calore e la profondita' degli incontri che abbiamo avuto qui. Il nemico globale e' relativamente abbastanza conosciuto, ma la resistenza globale che incontra raramente supera il filtro dei media. E qui incontriamo persone che hanno chiuso citta' intere del Canada con scioperi generali, che hanno rischiato la vita per difendere le terre che abitano in Latino America, che hanno distrutto la posizione della Cargill in India o il mais transgenico della Novartis in Francia. Le discussioni, la pianificazione concreta di azioni, le storie di lotte, le personalita', l'entusiasmo e l'ospitalita' degli squatter ginevrini, gli acenti appassionati delle donne e degli uomini che fronteggiavano la polizia fuori del palazzo del WTO, tutto questo sigillo' una stretta alleanza tra di noi. Sparpagliati nuovamente per il mondo non dimenticheremo. Rimarremo insieme. Questa e' la nostra comune lotta". Una delle mire concrete di questo incontro era di cooordinare azioi conro due eventi di importanza globale che sarebbero avvenuti nel maggio di quell'anno, il G8 (un'evento annuale) dei leader delle otto nazioni piu' industrializzate del mondo, che si sarebbe tenuto a Birmingham, ed il secondo incontro ministeriale del Wto che si sarebbe tenuto il giorno dopo a Ginevra. Il risultato dell'incontro e' stato che tre mesi dopo nel maggio del 1998 azioni di resistenza echeggiarono per quattro giorni in tutto il pianeta.

A Hyderbad, India, 200.000 contadini poveri gridavano chiedendo la morte del WTO, a Brasilia i contadini senza terra ed i disoccupati unirono le forze e 50.000 di loro si riversarono sulle strade, si tennero piu' di 30 eventi Reclaim The Streets in molti paesi, dalla Finlandia, a Sydney, a San Francisco, a Toronto, a Lione e Berlino. A Praga si tenne la piu' grande mobilitazione dalla Rivoluzione di Velluto del 1989 che porto' migliaia di persone per uno street party che fini' con il "rimodellamento" di alcuni Mc Donald's e continue battaglie con la polizia. Nel frattempo in Inghilterra 6.000 partecipanti a Reclaim The Streets hanno bloccato il centro di Birmingham mentre i leader del G8 scappavano in una tenuta poco distante per continuare la loro riunione in maniera piu' tranquilla. A Ginevra le strade esplosero, i leader mondiali si erano riuniti per l'incontro ministeriale del WTO e per celebrare il cinquantesimo anniversario del GATT (Accordo generale sulle tariffe e sul commercio), il precursore del WTO. Piu' di 15.000 persone di tutta Europa e di altri continenti dimostrarono contro la tirannia del WTO, le banche ebbero le loro vetrine sfondate, la Mercedes del direttore generale WTO fu rovesciata. Seguirono tre giorni di rivolte tra le piu' pesanti viste a Ginevra.

Era chiaro che stava succedendo qualcosa, qualcosa di grande ed il momentum incominciava a diventare irrefrenabile. Un anno dopo una carovana intercontinentale di 500 persone del sud del globo giro' l'Europa confrontandosi direttamente con i governi, corporation e banche. Il 18 giugno J18 la carovana fini' a Colonia dove il G8 stava tenendo l'incontro annuale. Quel giorno si tennero Carnevali contro il capitalismo in tutti i centri finanziari in ogni continente. Il termine "anticapitalisti" divenne un termine comunemente usato nei servizi giornalistici. Cinque mesi dopo il 30 novembre il WTO e' messo in ginocchio... il resto e' storia...

 

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