DIETRO QUEGLI SCUDI C'ERAVAMO ANCHE NOI


arresti7.jpg - 4166,0 K Lo scorso 20 Febbraio eravamo in Piazza della Repubblica a Roma. Eravamo, contemporaneamente, nelle piazze di Bari, Venezia, Milano, Pisa, Torino, Napoli, Catanzaro Eravamo nelle piazze dItalia insieme ad un popolo, quello Kurdo, che l'Europa intera ha condannato allinvisibilit. Abbiamo marciato insieme a quei milioni di donne e uomini a cui si apposto il marchio di infamia di " terroristi ". Perch per la " democrazia " che governa gli stati dEuropa la lotta di un popolo per la libert, la vita, la dignit va arrestata, colpita, condannata. Per questo al portavoce della Resistenza di questo popolo, Abdullah Ocalan, giunto in Italia a proporre una soluzione politica di pace, si risposto con linganno, il sequestro, la tortura.

Servi dei servi vi siete piegati al dettame U.S.A. ed al ricatto turco, divenendone larma pi potente nella sporca guerra contro i Kurdi. Ma contro questa vergogna della Storia un intero popolo si sollevato: dalle montagne del Kurdistan arrivato fin dentro le citt di Turchia ed Europa. Al dolore si aggiunta la rabbia.

E questa rabbia che ha manifestato sabato 20 Febbraio a Roma. E questa rabbia che abbiamo portato in tutte le piazze dItalia: Noi popolo di un'altra Italia, di unaltra Europa, che crede che la Vita e la Libert di un popolo non si possano vendere agli interessi di mercanti ed eserciti. Abbiamo visto in questi anni a Diyarbakir, a Van, Batman, ad Istambul e Ankara lintervento " umanitario " italiano ed Europeo: nelle decine di elicotteri che bombardano i villaggi kurdi e nelle autoblindo che sparano sulle folle del Newroz In queste settimane lo abbiamo rivisto nelle cariche selvagge delle polizie, negli arresti di massa, nelle centinaia di feriti dalle bastonate o dalle pallottole di gomma. Abbiamo rivisto la stessa ferocia criminale della repressione turca a Berlino: a sparare questa volta i soldati dIsraele. Si pu mitragliare una manifestazione ,farne strage e rimanere impuniti in questa Europa sempre pi vicina alla Turchia.

Questa mattina anche lItalia ha fatto la sua parte: Sei militanti del movimento dellautorganizzazione romano sono stati arrestati e decine sono le perquisizioni ancora in corso. Arrestati per aver portato la rabbia, lindignazione, lo schifo provato da migliaia di democratici italiani davanti alla sede delle linee aeree turche. Per aver voluto con queste colpire un simbolo nel nostro paese di quel governo genocida . Per aver voluto difendersi dalla violenza della polizia di un governo di centro-sinistra che ha sparato ad altezza duomo contro la manifestazione. Quella manifestazione stata un piccolo risarcimento morale ( compiuto solo contro cose e simboli ) nei confronti del popolo kurdo e di quei milioni di donne e uomini dItalia a cui stata imposta la scelta di vigliaccheria e sudditanza del Governo D'Alema.

Per questo gli scudi di plastica in piazza a Roma erano a protezione non solo delle violenze poliziesche ma anche simbolicamente di quella stessa dignità della democrazia che si voluta calpestare nel nostro paese.

DIETRO QUEGLI SCUDI C'ERAVAMO TUTTI/E NOI: A RAPPRESENTARE QUELLA SOLIDARIETA' CONCRETA CON LA LOTTA DEL POPOLO KURDO CHE E LA STESSA DI CHI SI BATTE PER UNEUROPA DEI DIRITTI E DELLE LIBERTA'.

CHIEDIAMO DUNQUE CON FORZA LIMMEDIATA SCARCERAZIONE DI TUTTI I COMPAGNI ARRESTATI E FACCIAMO APPELLO ALLE FORZE POLITICHE,SOCIALI, SINDACALI CHE HANNO MANIFESTATO CON NOI A FIANCO DEL POPOLO KURDO AD UNIMMEDIATA MOBILITAZIONE NAZIONALE PER FERMARE OGNI TENTATIVO DI CRIMINALIZZAZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALISTA E, TRAMITE ESSA, DEL MOVIMENTO DI RESISTENZA KURDO.

Bari 03 Marzo 1999

Associazione AZAD per la libertà del popolo Kurdo Puglia
Centro Sociale " Coppola Rossa " Adelfia Bari
Coordinamento Antagonista Pugliese

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