Irruzione israeliana negli uffici del
Land Research Center (LRC) di Gerusalemme
e del Centro Internazionale Crocevia (CIC)



Mercoledi 6 febbraio 2002, soldati e polizia israeliani hanno fatto irruzione negli uffici condivisi dalla ong palestinese Land Research Center (LRC) di Gerusalemme e da quella italiana Centro Internazionale Crocevia (CIC) di Roma, che da anni portano avanti nei Territori Occupati programmi di sviluppo agricolo, finanziati dal Ministero degli Affari Esteri Italiano, dall'Unione Europea, dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Pisa, dal comune di Quarrata e da vari altri Enti ed Associazioni italiani.
Dopo aver prelevato tutta la documentazione e i computers, caricati su un camion, senza dare nessuna spiegazione del fatto e non permettendo ad alcuno di avvicinarsi, hanno messo i sigilli alle porte e se ne sono andati. Gran parte della documentazione sequestrata e' relativa ai progetti in fase di attuazione dal CIC e dal LRC, finanziati dallčUnione Europea, dal Ministero degli Affari Esteri Italiano, dalla Regione Toscana, dalla provincia di Pisa, dal Comune di Quarrata e da altri enti e associazioni italiani.
Le stesse attrezzature sono state acquistate con i fondi di tali progetti.
Il LRC eč una diramazione dellčArab Studies Society, organizzazione non governativa palestinese fondata da Faisal Husseini, che fa capo allčOrient House, ed ha come obbiettivi quelli di proteggere la terra palestinese dalle confische, sostenere le attivitač agricole in risposta alle violazioni commesse dalle autorita' israeliane, mantenere i legami tra la Gerusalemme araba e il resto dei territori palestinesi. Le sue azioni di cooperazione con il CIC sono avviate da oltre 10 anni e sono basate sul finanziamento di attivitač agricole, sul miglioramento delle tecniche di coltivazione e allevamento e su una vasta azione legale nei confronti delle violazioni israeliane sulla questione della Terra.
E' da pochi mesi avviata in Italia una campagna del CIC a sostegno della lotta legale contro gli espropri. Ormai da molti mesi il personale del LRC non ha possibilitač di operare nella sede centrale di Gerusalemme per il blocco dei permessi e i forti impedimenti alla libera circolazione. Per portare avanti le azioni previste nei vari progetti siamo stati costretti ad aprire varie sedi distaccate in varie parti dei Territori Occupati.
La chiusura degli uffici del LRC e del CIC rappresenta un ennesimo tentativo di bloccare la presenza di associazioni palestinesi nella parte araba di Gerusalemme e al tempo stesso vuole colpire chi porta avanti interventi di "resistenza" contro lčespropriazione delle terre palestinesi da parte dell'autorita' militare israeliana, quasi sempre volta allčespansione degli insediamenti israeliani nei Territori Occupati.
Solo in ottobre eč stato definitivamente raso al suolo il Centro di Sviluppo dellčallevamento bovino allestito a Tulkarm nellčambito di progetto promosso dal CIC in cooperazione con il Ministero dellčAgricoltura Palestinese e con il LRC, cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri Italiano. Ancora non abbiamo definito una linea di azione per questa ennesima violazione, pur avendo tempestivamente avvisato dellčaccaduto il Consolato dčItalia a Gerusalemme. Nel frattempo vogliamo con questo primo comunicato allertare quanti piuč possibile, tra Enti, Associazioni e singoli cittadini che in questi anni hanno avuto modo di conoscere il LRC e le attivitač portate avanti con tale organismo.
Per questo vi chiediamo di intervenire per protestare contro le Autorita' israeliane competenti chiedendo la riapertura degli uffici del LRC e del CIC in Abu Obidah street, 4 East Jerusalem e la restituzione di tutta la documentazione e delle attrezzature sequestrate.

I messaggi di protesta devono essere trasmessi:
al Ministro della Sicurezza Interna Israeliana, Uzi Landau (sar@mops.gov.il),
all'Ambasciata Israeliana a Roma (info-coor@roma.mfa.gov.il),
all'Ambasciata Italiana a Tel Aviv, Ambasciatore G. Gavarai (italemb@netvision.net.il ), fax 00972-3-6095068,
al Consolato Generale dčItalia a Gerusalemme, Console G. Ghisi(congeru@netvision.net.il),
all'ufficio della Cooperazione Italiana, Direttore A. Aloi ( utl@itcoop.jer.org)
Riteniamo il Governo israeliano responsabile per ogni danno e perdita subiti a seguito dell'irruzione.
Comunicheremo tempestivamente le decisioni prese in merito, sperando di avere il sostegno maggiore da parte di voi tutti.
Da Gerusalemme
Per il CIC Stefano Baldini



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