Intervista Luisa Morgantini
"Le donne al tavolo delle trattative"


Questa e' una piazza storica: e' Hagar square, oggi. Hagar era una donna israeliana, che e' morta questa estate, una delle fondatrici delle donne in nero. Oggi le donne l'hanno chiamata Hagar Square. Si chiama Paris Square e qui dal 1988, gennaio, le donne in nero hanno cominciato a protestare demo29_6p.jpg - 10792,0 Kcontro l'occupazione militare israeliana della Cisgiordania e di Gaza.
Oggi Siamo qui in tante, tante donne, palestinesi e israeliane, siamo qui per dire insieme, anche alle italiane, basta con l'occupazione, che e' lo slogan storico delle donne in nero.
Ma oggi c'e' molto di piu':
si chiede anche che Gerusalemme sia una capitale condivisa per due popoli e due stati; si chiede che sia trovato un compromesso al ritorno dei profughi;
si chiede che finalmente la palestina possa essere uno stato libero e indipendente che possa coesistere con lo stato israeliano.
Importante quello che le donne stanno facendo qui. Sempre questi gruppi di donne, soprattutto israeliane e palestinesi sono stati quelli che in primo luogo hanno lottato per la pace, per una pace giusta.
Cosi' si chiama la coalizione delle donne che e' qui oggi.


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