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del campo profughi di Deheishe



Il campo di Deheishe è il più grande dei tre campi dell'area di Betlemme.
Circa 11.000 ora risiedono dentro le loro mura di confine di 1 Km quadrato, 50% di loro sono sotto l'età di 15 anni.

I residenti sono i rifugiati e i discendenti dei rifugiati della prima guerra arabo israeliana del 1948. Israele non ha mai permesso loro di tornare nelle loro case, malgrado le esplicite risoluzioni delle Nazioni Uite che si appellano per il ritorno nelle loro terre.
Come molti altri rifugiati palestinesi, i residenti di Deheishe rappresentano la parte più povera e più priva di tutto della società palestinese.
Oggi ci sono due scuole nel campo, una per i ragazzi e una per le ragazze.
Le scuole funzionano grazie l'UNRWA (Agenzia di assistenza e lavoro delle Nazioni Unite) che fornisce i materiali e le strutture necessarie.
Ci sono 2.400 studenti complessivi e solo 60 insegnanti assegnati.
C'è anche solo una clinica e un solo dottore per l'intera popolazione.
Durante i mesi estivi, manca l'acqua, e l'eletricità frequentemente va via.
Come abbiamo detto prima questo campo e sovraffollato e non lascia spazi verdi e aree di gioco per i bambini.
In ultimo, i bambini di Deheishe sono stati contiunuamente vittime dei vari tipi di punizioni inflitte dall'occupazione israeliana, incluso coprifuochi che spesso duravano per tre o quattro mesi, soldati che irrompono violentemente dentro i campi perquisendo le case, l'alto filo spinato il quale, fino a poco tempo fa circondava tutto il campo di Deheishe, e tutti gli accessi erano chiusi lasciandone solo uno per il passaggio di tutta la popolazione, in modo da controllarli meglio.
La chiusura delle scuole da parte delle autorità israeliane e la chiusura che impedisce tutt'ora di visitare Gerusalemme, ìdistante solo di 10 Km.

Queste erano e in parte sono tutt'ora le condizioni in cui sono cresciuti i bambini, ma oggi IBDA' ha dato l'opportunità di cambiare qualcosa e offrire a loro qualcosa in più.




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