COMUNICATO STAMPA DELLA REBOC – RETE BOICOTTAGGIO  COCA-COLA

 

COMMISSIONE D’INCHIESTA SU COCA-COLA IN COLOMBIA, REBOC: ‘A 7 GIORNI DALLA SCADENZA DELL’ACCORDO DA ATLANTA E DAL CAMPIDOGLIO NESSUNA RISPOSTA’

ROMA, 24 MAR 06 - Nei giorni scorsi la REBOC ha partecipato ad una riunione con l’Assessore al Bilancio della Regione Lazio Luigi Nieri e con il Presidente del Municipio Roma XI Massimiliano Smeriglio, in merito all’accordo sottoscritto anche da Coca-Cola Italia e dal Sindaco di Roma Veltroni lo scorso 7 novembre 2005 e nell’approssimarsi della sua scadenza, prevista alla fine di questo mese.

In base ad esso, la Coca-Cola si era impegnata a consentire che, entro Marzo 2006, una commissione d’inchiesta indipendente composta da rappresentanti italiani delle istituzioni, dei sindacati e della società civile, visitasse gli stabilimenti degli imbottigliatori colombiani, per verificare il rispetto dei diritti umani, sindacali, sociali e ambientali, anche a seguito delle gravi denunce del sindacato SINALTRAINAL.

Per citarne solo alcune: 8 sindacalisti e 4 loro familiari assassinati, 48 costretti a fuggire e a vivere sotto falsa identità, 65 minacciati di morte, 6 incarcerati in base a false denunce della multinazionale e poi liberati per non aver commesso il fatto, 179 gravi violazioni dei diritti umani, salari al di sotto del minimo legale per il 94% dei lavoratori assunti con contratti precari.

Dopo le preoccupanti dichiarazioni rese al quotidiano Liberazione da Coca-Cola, in cui il rappresentante della multinazionale rinnegava gli impegni presi, abbiamo chiesto, entro il 15 Marzo, precise garanzie sul rispetto dell’accordo sia al Sindaco Veltroni che a Coca-Cola stessa, garanzie che non sono state in alcun modo fornite a 7 giorni dalla data limite entro cui la Commissione doveva partire.

Al termine della riunione l’Assessore Nieri e il presidente Smeriglio si sono impegnati ad inviare una lettera a Coca-Cola per chiedere il rispetto dell’accordo.

Su richiesta dell’Assessore Nieri e del Presidente Smeriglio, abbiamo acconsentito a posticipare la ripresa delle azioni dirette di boicottaggio al 1 Aprile, data entro cui l’accordo sarà definitivamente o rispettato o violato. La REBOC si comporterà di conseguenza.

In questi giorni la Coca-Cola sta sponsorizzando il tour della Coppa del mondo di calcio in giro per il mondo. Ieri a Londra la sponsorizzazione è stata contestata dalla campagna di boicottaggio inglese, che ha tirato fuori il cartellino rosso per la multinazionale, chiedendole di “iniziare a giocare pulito”.
Nell’ambito delle contestazioni è stato anche presentato un rapporto che documenta come la Coca-Cola, oltre alle ben note vicende colombiane ed indiane, perseveri in atrategie anti-sindacali anche in paesi come Pakistan, Turchia, Russia, Perù, Cile, Guatemala e Nicaragua.

Il 9 e 10 Aprile la Coppa del mondo sponsorizzata da Coca-Cola arriva anche a Roma.
Siamo pronti a mettere in campo azioni di boicottaggio, come abbiamo fatto in questi anni nei principali eventi pubblicitari della multinazionale, dai concerti musicali Coca-Cola@MTV ai tornei di calcio per le scuole, per finire con il viaggio della fiaccola olimpica degli scorsi mesi, quando abbiamo messo in campo ben 61 mobilitazioni su 61 tappe della fiaccola.

Nel caso, purtroppo ormai improbabile, che l’accordo sia rispettato e che la Commissione abbia le caratteristiche per fare un lavoro serio ed indipendente di inchiesta, siamo altresì pronti a prendervi parte, come principali rappresentanti di quella larga parte della società civile italiana, che in questi anni ha lavorato in modo volontario, gratuito e disinteressato al fianco dei lavoratori della Coca-Cola in Colombia, per portare a conoscenza dei consumatori i crimini della multinazionale di Atlanta e per indurla a modificare i suoi comportamenti.

Per info:

SITO WEB www.nococacola.info

E-MAIL no_cocacola_it@yahoo.itstampa_reboc@yahoo.it

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