Campagna di boicottaggio Coca-Cola

DAL 22 AL 26 GIUGNO A ROMA


RESOCONTO della VISITA in ITALIA

di JUAN CARLOS GALVIS del SINALTRAINAL

Il 25 ed il 26 Giugno è stato a Roma Juan Carlos Galvis [intervista del 17 luglio 2005 in inghilterra], personaggio di spicco del SINALTRAINAL, il sindacato colombiano che ha lanciato una campagna di boicottaggio internazionale contro Coca-Cola, accusata in Colombia di utilizzare gli squadroni della morte per annientare qualsiasi opposizione sindacale alla sua politica di licenziamenti, precarizzazione e sfruttamento del lavoro.

Vittima di questa strategia repressiva è in particolare proprio il SINALTRAINAL, che, secondo un’inchiesta indipendente condotta da una Commissione statunitense, ha subito almeno 179 gravi violazioni dei diritti umani, tra cui 9 omicidi di leader sindacali e di 4 loro familiari, numerosi sequestri, torture, minacce e montature giudiziarie.
Lo stesso Galvis è scampato ad un attentato da parte dei paramilitari il 21 Agosto 2003.

Nell'ambito di questa due giorni [vai al programma] Juan Carlos Galvis, oltre a partecipare agli incontri della REBOC, ha incontrato esponenti politici di Regione Lazio, Comune di Roma e Municipio Roma XI; ha partecipato alla cerimonia di lancio della Rete dei Ristoratori No Coca-Cola; ha rivolto un appello al boicottaggio a circa 8.000 giovani prima del concerto dei Tiromancino nell'ambito della Festa dell'Altraeconomia a Roma.

Qui sotto un breve resoconto per parole ed immagini.

SABATO 25 GIUGNO

ore 12,30
luogo: Sala Aniene c/o Regione Lazio, via Cristoforo Colombo 202
incontro e conferenza stampa
con: Juan Carlos Galvis (SINALTRAINAL), REBOC, Osservatorio Pubblico Permanente su Imprese e Diritti UMani, Comitato Carlos Fonseca, parlamentari, esponenti della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma
- comunicato di lancio dell'iniziativa
- rassegna stampa
- resoconto dell'incontro
- foto


ore 13,30
luogo: Ristorante 'Bio e Te' c/o Casa Internazionale delle Donne, via della Lungara 19
Brunch colombiano e lancio della rete dei ristoratori no coca-cola
con: Juan Carlos Galvis (SINALTRAINAL), REBOC, ristoratori romani che aderiscono al boicottaggio
- comunicato di lancio dell'iniziativa
- lanciata la Rete dei Ristoratori No Coca-Cola: come aderire
- foto


ore 21
luogo: Festa dell'Altraeconomia, via dei Gladiatori (Foro Italico)
prologo al concerto gratuito dei Tiromancino
con: Juan Carlos Galvis (SINALTRAINAL), Andrea Rivera
- foto 


RASSEGNA STAMPA DEL 26.06.2005

- OMNIROMA: Coca-Cola, Nieri e Carrazza: "creare commissione d'inchiesta"
-
CORRIERE DELLA SERA (cronaca nazionale): Coca-Cola, "indagine" della Regione Lazio
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REPUBBLICA: Nieri alla REBOC: Presto arriverà il regolamento sugli sponsor etici in Regione
- L'UNITA': "Una Commissione d'inchiesta sulla Coca-Cola"
- LIBERAZIONE: Il PRC con lavoratori Coca-Cola colombiani
- LIBERO: Se in Regione si brinda contro la Coca-Cola
- IL GIORNALE: Anche la Regione Lazio boicotta la Coca-Cola
- REGIONE LAZIO: Una commissione d'inchiesta internazionale sulle condizioni di lavoro dei dipendenti della Coca-Cola in Colombia


LE FOTO DEL 25 E DEL 26.06.2005
ROMA, 25 GIUGNO: CONFERENZA STAMPA ALLA REGIONE LAZIO

 
ROMA, 25 GIUGNO: ADESIONE DEL RISTORANTE 'BIO E TE' E LANCIO DELLA RETE DEI RISTORATORI NO COCA-COLA

 
ROMA, 26 GIUGNO: PROLOGO AL CONCERTO DEI TIROMANCINO A ROMA

 


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Omniroma-COCA-COLA, NIERI E CARRAZZA: "CREARE COMMISSIONE D'INCHIESTA"


(OMNIROMA) Roma, 25 giu - Creare una commissione internazionale d'inchiesta che valuti le condizioni di lavoro dei dipendenti Coca-Cola in Colombia. Lo chiedono Luigi Nieri assessore regionale al bilancio e Paolo
Carrazza assessore capitolino al lavoro, incontrando nella sede della giunta regionale di via C.
Colombo la rete di boicottaggio alla Coca-Cola (Reboc) e il sindacalista Colombiano Juan Carlos Galvis. "Importantissimo"
per Nieri un coinvolgimento dei consigli regionali e comunali.
"Il primo atto di questo percorso - ha detto - sarà presentare una mozione per la costituzione della commissione. Poi, sull'esempio del comune di Roma, stiamo lavorando ad un comitato etico regionale. Non vogliamo demonizzare la Coca-Cola ma solo sapere cosa si nasconde dietro a questa bevanda. Siamo avanti rispetto a questo strumento - ha risposto a chi gli chiedeva di una possibile l'adesione della Regione alla campagna di boicottaggio - si può fare anche più del boicottaggio". "Comunque l'unica cosa che escludiamo -ha concluso - e' che il 96% dei dipendenti degli stabilimenti Coca-Cola viva nel precariato senza che vengano rispettati i loro diritti sindacali, civili e umani". (SEGUE).
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Omniroma-COCA-COLA, NIERI E CARRAZZA: "CREARE COMMISSIONE D'INCHIESTA" -


- (OMNIROMA) Roma, 25 giu - (SEGUE). L'assessore
Carrazza ipotizza la partecipazione di Amnesty International alla commissione di inchiesta. "Ne facciano parte anche i sindacati dei lavoratori - ha detto - e rappresentanti della Coca-Cola che fino ad ora si e' sempre sottratta a controlli all'interno degli stabilimenti.
Il comune da parte sua - ha aggiunto- ha già creato un comitato etico per la valutazione degli sponsor e l'anno prossimo, primo esempio forse nel mondo, nascerà a Roma la città dell'Altra-economia". Sono circa 10 mila i dipendenti della multinazionale che lavorano in Colombia. "Solo il 4% di questi - ha spiegato il sindacalista Galvis- ha un contratto a tempo indeterminato che gli consente di avere diritti sindacali".
Galvis ha poi denunciato "attentati, omicidi e rapimenti subiti in questi anni da sindacalisti o semplici oppositori alla politica della Coca-Cola".
"Questa campagna internazionale - ha aggiunto- rappresenta anche una lotta all'imperialismo degli Stati Uniti, che ha dirette responsabilità nella situazione che oggi vivono molti colombiani". La Re.Bo.C ha raccolto più di 15 mila firme a sostegno della campagna di boicottaggio. Questa sera, nella casa internazionale delle donne, fresca di adesione, verranno presentati gli 8 esercizi romani che hanno messo al bando la Coca-Cola. Presenti all'incontro Alberto Castagnola, responsabile del comitato etico del Comune di Roma e Gianluca Peciola, assessore alle politiche giovanili e interculturali dell'XI municipio, l'amministrazione da cui è partita la campagna di boicottaggio alla bevanda americana.
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RESOCONTO DELL'INCONTRO ALLA REGIONE LAZIO

Il 25 Giugno presso la sede della Regione Lazio, si e’ tenuto l’incontro indetto dalla REBOC (Rete Boicottaggio Coca-Cola) con la partecipazione di Juan Carlos Galvis, rappresentante del SINALTRAINAL, il sindacato colombiano che ha lanciato una campagna di boicottaggio internazionale contro Coca-Cola, accusata in Colombia di utilizzare gli squadroni della morte per annientare qualsiasi opposizione sindacale alla sua politica di licenziamenti, precarizzazione e sfruttamento del lavoro.

Erano presenti:

Ass. Nieri (Regione Lazio), Ass. Carazza (Comune di Roma), Ass. Peciola (Municipio Roma XI), rappresentanti della Reboc e rappresentanti di OPPIDUM.

Galvis ha presentato la situazione attuale dei lavoratori colombiani facendo anche riferimento alla tragica situazione sindacale di tutti i lavoratori colombiani.

Galvis ha manifestato tutto il suo entusiasmo per come la Campagna di boigottaggio finora condotta con ottimi risultati anche in Italia si sia rivelato strumento efficace e incisivo. A tal proposito e’ stato chiesto al Consiglio Regionale, Provinciale e Comunale della citta’ di Roma di garantire un maggiore sostegno alla Campagna.

Grazie all’intervento dell’Universita’ del Mitchigan il Sinaltrainal ha ottenuto che una Commissione d’inchiesta realizzi un’indagine sul comportamento tenuto dalla Coca-Cola in Colombia.

Ad oggi pero' non si ha la certezza che questa Commissione possa lavorare libera da eventuali pressioni/minacce del Governo colombiano e della dirigenza Coca-Cola Colombia.

Nei prossimi giorni si vuole lanciare un appello affinche’ venga garantito che questa Commissione sia libera e indipendente in modo che possa lavorare in piena autonomia garantendo dei risultati obiettivi e reali.


Durante la conferenza stampa, che ha seguito l’incontro, Alberto Castagnola ha presentato il dossier Coca-Cola di cui si e’ occupato l’Oppidum e ha confermato al piu' presto la costituzione ufficiale dell'Osservatorio come strumento di appoggio al Comitato Etico.


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