Campagna di boicottaggio Coca-Cola

LIVE OLYMPIC - DON'T KILL COLOMBIAN UNIONISTS


CUNEO
BOICOTTA COCA-COLA

SPONSOR DELLA FIACCOLA OLIMPICA...
E DEGLI SQUADRONI DELLA MORTE COLOMBIANI


CUNEO, 2 FEBBRAIO 2006

PRESIDIO CONTRO LA TORCIA OLIMPICA TARGATA COCA-COLA  (PRC, GIOVANI COMUNISTI)
Le Olimpiadi rappresentano “da sempre un simbolo di pace, fratellanza, giustizia,” intanto la fiaccola olimpica è male accompagnata, sponsorizzata dalla Coca Cola, accusata, da varie associazioni per i diritti umani, di fare strage quotidiana di sindacalisti e di non rispettare i più basilari diritti dei lavoratori in paesi come la Colombia e l’India; o peggio ancora dalla General Electric, finanziatrice della guerra in Iraq.
Eppure il vero spirito olimpico è quello di interrompere i conflitti bellici, legato a un’antica aspirazione di fratellanza e di valori non commerciali.
Siamo sicuri che questo carrozzone pubblicitario incarni quei valori?
In questi giorni il sindaco di Torino, Governo e Toroc hanno assunto posizioni autoritarie nei confronti di tutte le forme di dissenso e di critica sul giocattolo olimpico. 
Infatti la fiaccola olimpica è stata accompagnata per 11.000 km da contestazioni pacifiche di migliaia di persone al simbolo di un’Olimpiade che ha contribuito alla devastazione delle valli Susa e Chisone, che ha visto Torino, capitale italiana della cassa integrazione, al centro di una speculazione edilizia, che è già costata quattro morti sul lavoro nei cantieri olimpici, sperpero di denaro pubblico e scusa per approvare la repressiva legge Fini sulle droghe.
Al peggio non c’è limite, se pensiamo che il nostro governo per alimentare quel pozzo senza fine del finanziamento olimpico di ben 6.000 miliardi di vecchie lire deve ricorrere al gioco d’azzardo con una serie di “gratta e vinci”, gestendo operativamente la competizione con una folta schiera di volontari.
Per questo anche a Cuneo è ora di partecipare alla staffetta contro la “torcia-cola”: invitiamo tutti i cittadini democratici, i veri amanti dello sport, i gruppi e le associazioni equo e solidali a partecipare al presidio di giovedì 2 febbraio, giorno di arrivo della fiaccola olimpica a Cuneo, dalle 17 alle 19 in piazza Galimberti, sotto la casa che fu di Duccio Galimberti, medaglia d’oro alla Resistenza, simbolo di coerenza (e buon senso!) contro ogni sopruso.

PARTITO della RIFONDAZIONE COMUNISTA
GIOVANI COMUNISTI

BOICOTTATA TORCIA-COLA ANCHE A CUNEO (BOTTEGHE DEL MONDO, PRC, GIOVANI COMUNISTI)
Stasera la fiaccola olimpica è arrivata a Cuneo.
Come botteghe di Cuneo e dintorni abbiamo organizzato un presidio informativo con cartelloni, la raccolta firme e il volantino preso dal vostro sito.
Non eravamo proprio sulla strada della fiaccola, (non ci è stato concesso) ma molto vicini.
Quando poi è arrivata ci siamo spostati con i cartelloni sulla strada su cui passava la fiaccola.
Anche alcune persone di Rifondazione Comunista hanno manifestato con uno striscione, cartelloni e volantinaggio nel punto di arrivo della fiaccola.

BLOCCATA LA FIACCOLA A CUNEO (ASS. REBELDIES)
Nel tardo pomeriggio il previsto ingresso della fiaccola olimpica ha subito, da parte di un gruppo di compagni, un blocco durato circa quaranta minuti.
Compagni di Cuneo, Pinerolo e Carmagnola hanno attuato un blocco stradale con un cavo d'acciaio sul ponte d'ingresso sulla città.
Purtroppo la sfiga ha voluto che undici compagni siano stati tratti in arresto e portati per l'identificazione presso la questura di Cuneo.
Dopo l'identificazione, durata oltre tre ore, i compagni hanno trovato ad aspettarli un piccolo presidio di altri dieci compagni andati a portare solidarietà al loro gesto nei confronti di una manifestazione di violenza sul territorio e di mistificazione totale dei valori che lo sport dovrebbe avere.
Come accaduto in altre città, ma sempre taciuto dai media, anche nella grigia Cuneo c'è stato un momento di contestazione a questo obbrobrio di olimpiade dell'assurdo, fatta di spot pubblicitari e pupazzi alienati.
Nella centrale via Roma un gruppo di persone ha dimostrato con stiscioni la propria vergogna, mentre tutt' attorno la cittadinanza era in estasi per il passaggio della fiaccola. Ennesima dimostrazione che nella mentalità comune queste vetrinette per i vip sono poi in fin dei conti un buon paraocchi per i crimini che i soliti noti commettono ai danni del popolo.
Così mentre nei paesi che vedranno ospitate le gare piovono cemento e sorrisi, più a sud gente passa l'inverno nei container perchè per ricostruire case degne non si è ancora stati capaci.
Valle Susa e Chisone ringraziano gli amministratori che hanno reso possibile tutto questo fiorire di cemento, per delle utili piste di sport sconosciuti, Torino poi è militarizzata come non mai.
Ma da parte nostra tutta la solidarietà a chi con ogni mezzo ostacola certe dimostrazioni di arroganza, siano blocchi stradali presidi o scippi dell'ultimo minuto, basta che non sia appoggio a chi si spetta solo odio e vendetta.
I compagni stanno bene e salutano tutto il popolo no tav e no olimpiadi.


 

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