Campagna di boicottaggio Coca-Cola

LIVE OLYMPIC - DON'T KILL COLOMBIAN UNIONISTS


MILANO
BOICOTTA COCA-COLA

SPONSOR DELLA FIACCOLA OLIMPICA...
E DEGLI SQUADRONI DELLA MORTE COLOMBIANI


MILANO, 29 GENNAIO 2006

COMUNICATO STAMPA PRIMA DELL'INIZIATIVA (COORDINAMENTO LOMBARDO NORD-SUD DEL MONDO)

Che cosa c'è veramente dietro la megamacchina delle Olimpiadi?
Sfruttamento dei lavoratori e violazioni dei diritti umani e sindacali, sponsor che si occupano di produzione e commercio d'armi, costruzione di impianti sportivi senza attente valutazioni dell'impatto ambientale, pesanti passivi per gli enti pubblici.
Per cambiare questa situazione, per trasformare le Olimpiadi in una reale opportunità di pace, solidarietà e giustizia, cittadini e associazioni hanno dato vita a varie iniziative: dalla campagna internazionale Play Fair at the Olympics, che si concentra soprattutto sulle responsabilità sociali e ambientali dei produttori di abbigliamento sportivo; Il Coordinamento Controlimpiadi Torino 2006, che dal 1999 riunisce quasi tutte le principali associazioni ambientaliste italiane; la campagna Biancaneve (animata da Rete Lilliput, Centro nuovo modello di sviluppo, Legambiente, Wwf, Pronatura Torino), che ha l'obiettivo di far sì che gli sponsor vengano selezionati sulla base di criteri legati al rispetto dell'ambiente e dei diritti dei lavoratori.

Il Coordinamento lombardo nord sud del mondo, in occasione del passaggio della fiaccola olimpica a Milano il 29 gennaio, intende mettere in atto volantinaggi per informare la cittadinanza sugli aspetti più controversi e oscuri delle Olimpiadi. In particolare sulla feroce repressione sindacale in Colombia e sullo sfruttamento e inquinamento dell'acqua in India di cui è accusata Coca Cola, multinazionale che da sempre sponsorizza le Olimpiadi e in questo caso in particolare il percorso della fiaccola olimpica (rituale introdotto dal regime nazista in occasione di Berlino 1936), sullo sfruttamento senza freni degli operai asiatici e centramericani che producono le nostre tute e scarpe sportive, sui sistemi d'arma prodotti da Finmeccanica.

Al volantino, allegato al comunicato, aderiscono il nodo di Milano di Rete Lilliput, l'associazione Nazca, Arciragazzi, Sincobas, Mani Tese, Casa per la pace, Gruppo azione diretta nonviolenta, Associazione Puntorosso-Forum Mondiale delle alternative.

Per il Coordinamento Lombardo Nord Sud del Mondo:
Amalia Navoni, tel. 0238002691
Sandra Cangemi, tel. 3381907412
Roberto Cuda, tel. 3402284686

- scarica il volantino da distribuire in formato PDF


RESOCONTO DELL'INIZIATIVA (COORDINAMENTO LOMBARDO NORD-SUD DEL MONDO)

Abbiamo fatto un presidio dalle 17 alle 18,15 in una dozzina di persone in piazzale Lodi all'angolo con viale Umbria, zona di partenza della fiaccola olimpica, con volantinaggi, esibizione di cartelli sandwich sugli sponsor olimpici, esposizione di uno striscione con la scritta: "Olimpiadi, ottimo affare solo per le grandi imprese" e della scritta "no cocacola" con le lettere formate da cartelli ognuno dei quali sul retro riportava nome e circostanze della morte di un sindacalista colombiano assassinato. 
Siamo stati ripresi e intervistati dal tg di La7 (il servizio è andato in onda alle 20), ripresi dal tg3, fotografati da un sacco di persone. 
Il secondo presidio (con volantinaggi ed esibizione dello striscione, della scritta - molto visibile anche per gli automobilisti che passavano dalla piazza - e dei cartelli sandwich) ha avuto luogo in piazza Oberdan dalle 19 alle 21,15; al momento del passaggio della fiaccola, in ritardo di oltre un'ora, tutte le persone che esibivano i cartelli con il nome dei sindacalisti uccisi hanno indossato una maschera bianca.
In piazza Duomo la polizia non ci ha permesso di tenere il presidio che avevamo progettato; in cambio ci hanno offerto di farlo in piazza Cordusio (lì vicino, ma non c'era un'anima!); abbiamo contrattato la possibilità di volantinare in piazza, dove parecchia gente ascoltava il "concerto" in attesa della fiaccola, e verso le 22 ce ne siamo andati.
Abbiamo distribuito quasi 2mila volantini e le azioni ha coinvolto una ventina di attivisti/e.


MILANO, BLOCCATO IL CORTEO OLIMPICO: MANGANELLATE E CARICHE PER FAR PASSARE LA FIACCOLA (GLOBAL PROJECT)

I motivi di questa mobilitAzione
La contest-Azione è stata organizzata in occasione dell’arrivo a Milano della fiaccola olimpica. "Olimpiadi di Pace o Giochi di Guerra, Stop Global war". Lo striscione di 10 mt aperto dagli attivisti che hanno sbarrato il passaggio al tedoforo e al suo seguito. Ed ancora bandiere e pettorine "No TAV", "No Ponte", "No Killer Cola". Volantinaggi per spiegare le malefatte, ad esempio in america latina, della multinazionale sponsor, la Coca Cola rinominata come gia’ era accaduta in altre citta’ la KillerCola. I manifestanti apparsi all’improvviso tra slogan e decine di fiaccole alternative, fumogeni che hanno creato una fitta nebbia rossa che ha avvolto l intero corteo olimpico. 

Accendi la pace, Spegni la Fiaccola. Tra le ragioni dei manifestanti, oltre quello della denuncia delle malefatte delle Coca Cola (leggi il testo del volantino distribuito nel corso dell’azione), anzitutto la domanda sul significato di questi giochi olimpici. La denuncia degli attivisti e’ infatti nell’ipocrisia che accompagna questi giochi in tempo della guerra globale. La retorica della pace che viene usata per creare un megaevento funzionale a sponsor e fare dimenticare il dramma di una guerra che in Iraq e in molti altri paesi non si arresta, anzi ogni giorno diventa piu’ diffusa e drammatica. La stessa retorica che accompagna il tedoforo e la fiaccola/fiamma olimpica, definita simbolo di pace e’ stata inventata e per la prima volta adottata in occasione dei giochi olimpici svolti nella Germania di Hitler. Tra l’altro le prime fiaccole portavano il marchio di una fabbrica tedesca di armi da guerra e distruzione di massa. 

news in primo piano : 
Milano ore 19, un centinaio di senza volto appaiono in via Bezzi angolo via Trivulzio. Una breve corsa incontro al corteo olimpico e il blocco con uno striscione di 10 mt aperto dai manifestanti nel mezzo di questo, proprio davanti ai camper-sponsor della coca cola e subito prima del tedoforo. Dopo una decina di minuti della circonvallazione, fumogeni, volantini e speakeraggio all’improvviso i manifestanti sono stati caricati dalle forze celere accorse. Diversi squadroni di poliziotti, casco, manganello e tenuta anti sommossa hanno iniziato a manganellare i manifestanti per circa 10 minuti. Poi accerchiati e circondati i manifestanti con decine e decine di poliziotti il tedoforo è infine passato a gran velocità, scortato da vigilantes e camionette di polizia. I manifestanti sono stati poi tenuti praticamente in stato di fermo per oltre 45 minuti.Continua

aggiornamento, negata l’assistenza medica : 
Per oltre 45 minuti e’ stata negata l’assistenza medica a due manifestanti feriti. Nel tempo in cui i manifestanti sono stati per quasi un’ora accerchiati e fermati piu’ volte e’ stata fatta richiesta ai dirigenti di piazza di fare accorrere delle ambulanze per due manifestanti feriti dalle manganellate. Il rifiuto dei dirigenti e’ stato aggravato da un equivalente rifiuto dallo stesso 118.

Altre foto, video e interviste audio su globalproject.info


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