Campagna di boicottaggio Coca-Cola

I paramilitari ufficializzano minacce contro il Sinaltrainal



Lo sciopero della fame va avanti con successo. Nuovi uomini e nuove donne si sommano a questa grande lotta per la vita.

Sono trascorse 170 ore di sciopero e ci manteniamo fermi e rafforzati nella giustezza della nostra lotta.

Coca cola mantiene in silenzio sepolcrale, non parla, non vede, non sente; non gli importa niente né della salute né della vita dei nostri compagni. Gli scioperanti presentano segni di disidratazione e continuano a perdere peso, però il loro morale si rinforza nella loro ansia di vita e di libert,con la massiccia solidarietà e l'appoggio che continuano a ricevere da tutte le parti del mondo.

Continuiamo ad andare avanti in quest'importante lotta contro la multinazionale più aggressiva del settore alimentare; controllo delle più importanti rappresentanti dell'invasione e della -neo colonizzazione imperialista.

Lottando contro la politica criminale di queste multinazionali, stiamo facendo fronte alla macabra offensiva delle forze d'invasione statunitensi.

Non solo con eserciti armati invadono popoli che massacrano le comunità, come succede in Iraq e in altri territori; allo stesso modo si invade e si uccide di fame e di miseria attraverso le multinazionali.

I lavoratori della Coca Cola in Colombia continuano a resistere all'oppressione di questa multinazionale.

Sette giorni di sciopero della fame e la lotta continua.

Ci preoccupano profondamente gli ultimi fatti avvenuti:

1. Il 19 di marzo è circolato nel Dipartimento del Valle del Cauca un comunicato in carta intestata delle Autodefensas Unidas de Colombia (paramilitari ) che ufficializzano le minacce che contro la nostra organizzazione. Trascriviamo parte del testo:

"La nostra lotta come difensori della democrazia e nemici degli autoritarismi incarnati da questi falsi mecenati "comunistoidi" è denunciare i falsi personaggi dai discorsi democratici, che in fondo vogliono solo farla finita con tutte le istituzioni produttrici di lavoro del paese.

I suddetti artisti del mascherarsi appartengono all'organizzazione sindacale Sinaltrainal riconosciuta come collaboratrice della guerriglia nella Valle del Cauca.

Sviando dai loro veri interessi sindacali e rivendicativi, questi pastori si fanno scudo dietro temi come difesa del lavoro e dei lavoratori.

Il Blocco Congiunto Calima-Pacifico e altri collaboratori urbani della città di Palmira dichiarano guerra ai soggetti già identificati come direttivo di questa organizzazione, affinché abbandonino in un tempo non più lungo di tre mesi la zona, al contrario saranno dichiarati obiettivo militare da parte della nostra organizzazione e la faremo finita con tutti. La Giustizia Anti Sovversiva Farà Giustizia!".

2. Queste minacce di morte si presentano nella congiuntura dello sciopero della fame dei lavoratori della multinazionale, affiliati al Sinaltrainal. Riterremo responsabile la Coca Cola di qualsiasi attentato contro la salute e la vita dei nostri compagni e delle nostre compagne e di chi sta partecipando in questa degna giornata. Facciamo appello urgentemente a tutte le organizzazioni sociali e ai difensori dei diritti umani del mondo di rifiutare questo nuovo attacco che attenta contro lo sviluppo del conflitto in beneficio della multinazionale Coca Cola.



 

 

 

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