Campagna di boicottaggio Coca-Cola

ANCHE LA UITA AVVIA UN BOICOTTAGGIO PARZIALE IN COLOMBIA


LA UITA RIFIUTA LA POLITICA ANTI-SINDACALE DELLA COCA-COLA A CAREPA - URABA'

Intervista a Manuel Márquez, membro del Comitato Esecutivo Nazionale della Central Unitaria de Trabajadores de Colombia (CUT), responsabile del lavoro sui temi agro-pastorali ed indigeni, e membro della Direzione Nazionale del SINTRAINAGRO come segretario dell'Educazione
Data: 9 Maggio 2005
Autore: Luis Alejandro Pedraza

Traduzione: REBOC
Versione originale reperibile su www.rel-uita.org

Nota: La UITA è una confederazione sindacale internazionale molto importante (Unione Internazionale delle Associazioni di lavoratori nei settori alimentazione, agricoltura, alberghi, ristoranti, catering, tabacco ed affini)

- L'Assemblea Nazionale del SINTRAINAGRO ha approvato una risoluzione con la quale rifiuta la politica antisindacale della Coca Cola di Carepa - Urabà; in cosa consiste questa politica?


- La concessionaria Bebidas y Alimentos di Urabá (NdT: la stessa impresa imbottigliatrice sotto processo a Miami per l'omicidio di Isidro Segundo Gil), che trasforma i prodotti della Coca Cola, è impegnata ad annientare il sindacato a partire dal licenziamento dei dirigenti, con argomentazioni fittizie che non sono sostenute da una seria analisi presentate in una riunione che è avvenuta con un rappresentante degli azionisti, del responsabile locale, del SICO e del SINTRAINAGRO. Per questa ragione hanno accettato di desistere dal processo che hanno iniziato in un tribunale del lavoro, per sospendere le prerogative sindacali di alcuni dirigenti e, infine, per licenziarli. L'accordo è stato sottoscritto in un atto che hanno firmato le parti.

- La Coca Cola ha rispettato l'accordo firmato?

- No, tuttora richiedono che il sindacato accetti per iscritto l'incorporazione dei contrattisti e dei temporanei, in sostituzione dei lavoratori a tempo indeterminato, tutto in cambio della sospensione del processo di revoca delle prerogative sindacali. Questo è quello che chiamiamo un volgare ricatto dell'azienda; è inaccettabile, e per questo motivo abbiamo fatto la denuncia e preso misure drastiche.

- Che misure di solidarietà ha deciso di prendere l'Assemblea Nazionale del SINTRAINAGRO?

- È stato ordinato a tutte le sottodirezioni di realizzare, in coordinazione con i comitati dei lavoratori, una campagna in tutte le piantagioni di banane affinché sia evitato il consumo dei prodotti della Coca Cola, e di chiedere agli amministratori delle aziende agricole di astenersi dal comprare i prodotti della Coca Cola per le mense dei lavoratori e delle lavoratrici. Questa misura interessa l'asse bananero dell'Urabá, i.l Magdalena e le sezioni del settore della palma del Santander e del Cesar.

- Quando comincerà ad entrare in vigore la misura?

- Già ci troviamo nella fase di coordinamento e di azione, e così è stato comunicato alla Coca Cola di Carepa, consegnandole la risoluzione che contiene la misura presa dalla nostra assemblea.

- Come esecutivo della CUT, pensate che la politica antisindacale che è applicata nello stabilimento di imbottigliamento di Carepa sia simile a quella di altre regioni del paese?

- Sappiamo che la FEMSA, che ha il monopolio delle franchigie della Coca Cola in Colombia, si comporta nella stessa maniera ma con una metodologia basata sui circoli di qualità e con un lavoro di continua persecuzione delle lavoratrici e dei lavoratori, affinché evitino le relazioni sindacali o li debilitino dove queste esistono, provocando la loro rinuncia al sindacato. Negli impianti dove sono stati eliminati i sindacati non è permessa la sindacalizzazione, ed un lavoratore che è scoperto in questa situazione, ovviamente perde il suo lavoro.

- Nel quotidiano EL TIEMPO recentemente è apparsa la notizia della costituzione di un comitato di rilevanti personalità, tra le quali si trova il presidente della CUT, Carlos Rodriguez, la cui finalità è di rappresentare la Coca Cola International e vigilare sull'investimento delle cospicue risorse nell'area della solidarietà sociale. Come si deve intendere la presenza della CUT lì se la multinazionale, attraverso la FEMSA e le sue filiali, porta avanti una politica antisindacale?

- Istituzionalmente la CUT non ha assunto questa responsabilità con la Coca Cola e il tema sarà trattato in una prossima riunione dell'esecutivo. Quello che la Coca Cola International cerca di ottenere con questo fondo di solidarietà, compromettendo alcune istituzioni o personalità, è di mettere il trucco alla facciata sociale della sua presenza in Colombia, ma con il suo silenzio e la sua omissione sostiene la disintegrazione dei sindacati e l'eliminazione dei contratti collettivi.


 

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