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Dopo le ultime minacce


SINDACATO AMERICANO CHIEDE AD URIBE DI PROTEGGERE IL SINALTRAINAL


Autore: Caracol Radio
Data: 6 Ottobre 2007
Traduzione: REBOC
Originale in spagnolo: http://www.caracol.com.co/noticias/489687.asp


L'organizzazione ha informato che il presidente del sindacato United Steelworkers (USW) degli USA, Leo Gerard, ha chiesto al presidente della Colombia, Álvaro Uribe, di proteggere, dopo che questi avevano ricevuto minacce di morte, i membri del sindacato Sinaltrainal ed i suoi leader.

Gerard, in una missiva diretta al governante colombiano, ha segnalato che "gli si è fatta pressione affinché adotti le misure necessarie al fine di proteggere le vite degli affiliati al Sinaltrainal, dei suoi leader e delle loro famiglie, e che si portino davanti alla giustizia coloro che hanno proferito minacce contro la loro vita".

Il presidente dell’USW, il maggiore sindacato del settore industriale nel Nord America, ha espresso la sua "grave preoccupazione" per le vite e la salute dei membri dell'organizzazione colombiana Sinaltrainal (Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell'Industria Alimentare) ed in particolare dei suoi dirigenti Javier Correa, Luis Eduardo García e José Domingo Florez.

I tre dirigenti sindacali di Bucaramanga hanno ricevuto recentemente minacce, ha ricordato Gerard nella sua missiva ad Uribe, di cui ha anche inviato copie ai congressisti USA.
Gerard ha spiegato che il 25 settembre un gruppo denominato " Black Eagles" ha inviato un messaggio scritto ai membri del sindacato colombiano ed in modo particolare a Correa e a García, con la minaccia di "seppellire gli affiliati e le loro famiglie in una fossa comune il Giorno di Natale se non avessero cessato la loro attività sindacale e se non avessero abbandonato la zona".

Ha anche raccontato che il figlio di Florez è stato sequestrato il 27 settembre probabilmente da paramilitari armati, che lo misero su un furgoncino, lo colpirono e gli dissero che non si sarebbero fermati fino a che suo padre non avesse abbandonato il sindacato.

Gerard ha sollecitato il governo colombiano a fare i passi necessari per "mettere un freno all'ondata di rimobilitazione dei paramilitari" in questo paese.

Nella sua lettera, il leader dell'USW ha indicato che la Colombia è in testa nell’uccisione di sindacalisti, con 72 morti di questo tipo nel anno passato, che rappresenta il 54 percento di tutti quelli avvenuti a livello mondiale.

Secondo Gerard, i dati ufficiali del governo colombiano valutano in 23 i sindacalisti assassinati quest’anno, benché la cifra reale possa essere maggiore.

"Siamo molto preoccupati per questa situazione, specialmente perché in Colombia l'impunità per l’uccisione di sindacalisti rimane al di sopra del 98 percento", ha assicurato il sindacalista ed ha concluso che seguiranno questa situazione molto da vicino.

In un comunicato il sindacato ha dichiarato che mantiene la sua opposizione al trattato di libero commercio, recentemente negoziato tra USA e Colombia.

Holly Hart, direttrice degli affari legislativi nel sindacato, ha dichiarato che "come lavoratori e come sindacato, con fermezza reagiamo agli assassini impuniti, ciò rende del tutto inappropriato appoggiare un accordo commerciale fino a che il Governo della Colombia non raggiunga e stabilisca parametri dei diritti umani".

 

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