Campagna di boicottaggio Coca-Cola

La vera storia della Coca-Cola


LA STORIA NERA DELL'ACQUA NERA

Autori: Gustavo Castro Soto
Testata: CIEPAC (MEX)
Parte I: ITA - ESP - DEU - FRA
Parte II: ITA - ESP - ENG
Parte III: ESP - ENG
Parte IV: ESP - ENG
Parte V: ESP - ENG
Traduzione in italiano: Bianca Chiappino

PARTE I

La compagnia Coca-Cola e alcuni dei suoi dirigenti, a partire da molti anni fa, sono stati accusati di essere immischiati in evasione fiscale, frodi, assassini, torture, minacce e ricatti a lavoratori, sindacalisti, governie imprese. Sono stati accusati anche di allearsi con eserci e gruppi paramilitari in America latina. Amnesty internacional e altre organizzazioni per i diritti umani a livello mondiale hanno seguito da vicino questi casi. Da più di cento anni la compagnia Coca-cola incide sulla realtà dei contadini e indigeni coltivatori di canna comprando o smettendo di comprare lo zucchero di canna per sostituirlo con il fruttosio proveniente dal mais
transgenico degli Stati Uniti. Si, le bibite della marca Coca-Cola sono transgenici, così come i prdotti di qualsiasi industria che usa fruttosio. Hai mai fatto attenzione agli ingredienti scritti sulle confezioni dei prodotti indistrializzati?

La Coca-Cola ha anche inciso sulla vita dei produttori di coca; è anche responsabile della mancanza d'acqua in alcuni luoghi o dei cambiamenti nella politica pubblica per privatizzare questo licquido vitale. La Coca-Cola incide sull'economia di molti paesi, sull'industria del vetro e della plastica e sulla produzione di altri componenti della formula. Inoltre, dopo la politica e l'economia, ha agito direttamente nel trasformare le culture tradizionali, da Chamula in Chiapas fino in Giappone o in Cina, passando per la Russia. La Coca-Cola è la bibita più conosciuta del mondo, il prodotto più ampiamente distribuito nel mondo e acquistabile in 232 paesi, molti più di quelli che formano l'Onu. I suoi profitti possono superare il bilancio di molti paesi poveri.

L'impresa pressiona, estorce e minaccia i piccoli commercianti con contratti di esclusiva. Minaccia la signora del negozietto all'angolo se vuole vendere altri tipi di bibite oltre alla Coca. Succhia grandi quantità di acqua di fonte e si arricchisce a scapito delle terre ejidali, comunali, municipali, federali e quelle dei contadini e degli indigeni. In Chiapas si appropria delle acque dello stato e regala scuole e dipinge campi da basket per mantenersi in buoni rapporti con la popolazione. Ciò nonostante gli indigeni, gli zapatisti e i più "sinistroidi" del mondo bevono moltissima Coca-cola, mentre altri settori della popolazione mondiale stanno portando avanti una resistenza e forme di boicottaggi contro i prodotti delle industrie Coca-Cola. In alcune delle comunità indigene del Chiapas, alcune anche zapatiste, si sono dichiarate zone libere dalla Coca-cola o hanno vietato di consumare i prodotti dei questa industria. Però c'è un problema: qual'è l'alternativa se in molte aree rurali non esistono acquedotti e non si trova l'acqua purificata? Arriveremo alle problematiche locali e alle possibili alternative, però prima vediamo qual è la storia di questa impresa transnazionale che è allo stesso tempo la più controversa e la più consumata al mondo.

PRIMA DELLA COCA-COLA

La pianta Erythroxylon coca, da dove attualmente si estrae la cocaina, sostanza che produce effetti psicoattivi, si coltivò principalmente nella cordigliera andina (in Sudamerica). Per più di mille anni la foglia di coca è stata usata dalla popolazione indigena della regione, anche se, comparata con la sostanza pura chiamata cocaina, la foglia di coca masticata dagli indigeni produce gli stessi effetti però nell'ordine dell'1%. Per gli Incas del Perù le foglie della pianta avevano una grande importanza rituale e religiosa. Inoltre gli permettevano di sopportare gli estenuanti lavori.

Venti anni prima che si inventi la Coca-Cola, nel 1860, in Germania, un chimico riuscì ad estrarre dalla foglia di coca peruviana, la cocaina pura. Si chiamava Albert Niemman. E così si dimostrò che gli effetti della foglia provenivano dalla cocaina. Sigmund Freud, nato in Austria allora aveva solo quattro anni. Anni dopo, compiendo studi di medicina, cominciò ad analizzare gli effetti que produceva la cocaina che in seguito venne usata molto come medicina per aleviare l'ansia, la depressione e la dipendenza da morfina. Un medico amico di Freud, Ernst Fleisch, cominciò a prenderla per diminuire il dolore causato dall'amputazione del suo dito pollice e piano piano la sua dipendenza da cocaina crebbe costringendolo ad assumere dosi ogni volta maggiori. Questo fu uno dei primi casi di psicosi causata dallac ocaina. Più tardi, nel 1905, si scoprì la procaina, utilizzata come anestetico locale simile alla cocaina.

Gli effetti medicinali della foglia di coca causarono un aumento enorme della sua domanda nel contesto della guerra e della depressione sociale. Durante la seconda metà del secolo XIX si consumò di più in Europa, grazie alle sue relazioni coloniali con il Sudamerica, e in seguito sempre di più anche negli Stati Uniti. Tredici anni prima dell'invenzione della Coca-Cola, nel 1863, il chimico e impresario Angelo Mariani, inventò il "Vino Mariani". Subito brevettò la sua formula che consisteva nell'estratto della foglia di coca diluita con il vino e immediatamente si trasformò nella bevanda più popolare d'Europa.Curava dolori, dispepsia e altri malanni comuni. Anni dopo, nel 1876, un cuacchero di Philadelphia lanciò sul mercato la sua Hires Root Beer, una miscela di bacche e radici selvatiche. Nel frattempo in America Latiba e nel Caribe si spargeva molto sangue, e i popoli indigeni si dibattevano nel loro processo di indipendenza dalla colonizzazione europea.

L'ORIGINE DELLA COCA-COLA

Correva l'anno 1831 quando nacque a Knoxville, nello stato della Georgia (USA). A diciassette anni già studiava alla Scuola di Medicina Botanica, dello stesso stato. Più tardi, John Pemberton vendeva diversi prodotti medicinali brevettati, tra i quali si trovavano il "Gran Rinvigorizante del dott. Sandrof" o "Eureka Oil". Come inventore, impresario, chimico e farmaceutico, Pemberton aveva accesso diretto al mondo delle droghe come la cocaina importata dal Perù, la morfina e la marihuana. Alcune biografie lo
descrivono come un medico dell'esercito del sud degli USA "drogato forte" di morfina.

Nel 1880 Pemberton brevettò ufficialmente un vino di coca molto stimolante ispirato all'invenzione di Angelo Mariani. Successivamente fondò la Pemberton Chemical Company. Inizialmente le sue bevande contenevano un succo alcolico che descriveva come "vino francese di coca, il tonico ideale" . Nel 1886 nella città di Atalanta, l'alcol era al suo apogeo e gli ubriachi cadevano da tutti i lati. L'industrializzazione del paese e le trasformazioni vertiginose dell'economia e degli stili di vita, causarono
molti problemi sociali. Si inventarono molti rimedi per aleviare i sintomi della modernità nordamericana. Al dottore quindi conveniva inventare una bevanda non alcolica ma che fosse anche medicinale, con l'estratto di coca importato dal Perù. Aveva 54 anni quando inventò il famoso sciroppo. Secondo alcuni biografi accidentalmente lo scuiroppo fù mescolato con acqua carbonata al posto che acqua pura e così si creò la miscela effervescente.

La bevanda si cominciò a vendere nella città di Atalanta con un buon esito e si pubblicizzò come "un tònico reale per il cervello e per i nervi". Nello stesso anno la farmacia Jacobs di Atalanta mise in vendita il primo bicchiere di Coca-Cola, bevanda preparata con fpglie di coca, noci di cola, caffeina, alcune esenze e alcuni olii. Nel suo primo annuncio uscito sul quotidiano Atalanta Journal il 27 maggio del 1886, la bevanda veniva annunciata come "Delziosa, rinfrescante, stimolante e rinvigorizzante". Tuttavia, Frank Robinson, fu chi inventò il logo e il nome "Coca-Cola" usando la combinazione dei suoi ingredienti e fu così pubblicizzata nel 1887, anno in cui si depositò il brevetto dei suoi ingredienti. Però non fu registrata la marca.

All'inizio, per le sue caratteristiche medicinali, la Coca-Cola si vendette per la prima vola nei bar che non vendevano bevande alcoliche e che nella maggior parte dei casi facevano parte delle farmacie dell'epoca. Il prodotto è descritto come una bibita da bar e come un trattamento per curare la tisi. Però John Pemberton non riuscì a sfruttare molto la sua invenzione perché morì il 16 agosto del 1888 a 57 anni. I giornali lo definirono "il più antico farmacista di Atalanta e uno dei suoi cittadini più stimati". Poco prima della sua morte vendette la sua formula al signor Asa Candler che rapidamente si trasformerà non solo in uno degli uomini più ricchi di Atalanta e degli Stati uniti, ma in uno dei più ricchi del mondo.

IL SECONDO PADRONE, L'UOMO PIU' RICCO

Sembra che pagò 2.300 dollari per l'impresa, però non è chiaro come acquisì i diritti della Coca-Cola. L'avvocato Price Gilbert che lavorò per Asa Candler, raccontò ad un amico "Se io raccontassi quello che so sugli inizi della Coca-Cola, il mio racconto sarebbe molto compromettente". Comunque, già nel 1889 Asa Candler è l'unico proprietario della Coca-Cola. La sua ambizione fu terribile. Alla vedova dell'inventore della Coca-Cola, Cliff Pemberton, negò persino una pensione di 50 dollari mensili, quando nello stesso anno Candler annotava che "La domanda dei prodotti ha superato la nostra capacità di offerta (.) Le vendite raggiungono un quantitativo giornaliero di 7.580 litri, dei quali Atlanta riceve 3.790". Quindi aveva investito in materie prime 22.500 dollari e i guadagni erano molto più considerevoli. Alla fine dell'anno la situazione della compagnia fù così descritta: "poche organizzazioni possono mostrare una situazione così soddisfacente", segnalando che le vendite avevano superato i 1.061.200 litri di sciroppo all'anno. "Questo significa che abbiamo venduto 36 milioni di bottiglie Coca-Cola. Abbiamo così un effettivo di 200 milioni di dollari e
abbiamo messo buone radici per un valore di 50 milioni di dollari. E tutto questo senza contare che abbiamo investito 48 milioni di dollari in pubblicità e 38 milioni in bonifici e 11 milioni in imposte obbligatorie a causa dellla guerra. Speriamo di recuperare queste spese ingiustificate e ricorreremo al tribunale per ottenerlo".

Nel 1891 la pubblicità diventa più aggressiva. Nei calendari e nei cartelloni pubblicitari apparirono le "Coca-Cola Girls". Le ragazze
attraenti e seminude aiutarono a incrementare la vendita della bibita nella popolazione maschile, soprattutto nei periodi di guerra. Nel 1892 Candler intravvide una miniera d'oro e decise di registrare la marca. Però quando arrivò nell'ufficio incontrò una brutta sorpresa: qualcuno, Benjamin A. Kent, del New Jersey, aveva già registrato il nome "Coca-Cola" nove anni prima. La sua bevanda era a base di foglie di coca e cola, un tonico "ricostituente" che conteneva caffeina, cocaina e whisky conosciuto con ilo nome di "spirito di cereali". Candler si alnciò ferocemente contro Kent in un processo che lo vide vincitore. Sarà quindi nel 1893 che si registrerà il marchio Coca-Cola e l'impresa comincerà i suoi incredibili guadagni.

Per Asa Candler parte dell'attrattività della bevanda si doveva in parte al fatto che aiutava la digestione e in parte alla sua pubblicità: "deliziosa, rinfrescante, sensazionale", tonico ideale per il cervello", rende allegro il melanconico e forte il più debole". Quando il consumo aumentò anche nella popolazione infantile la pubblicità autilizzò immagini di bambini con la scritta "Noi beviamo Coca-Cola".
La formula segreta della Coca-Cola si identifica con il codice 7x che ancora si conserva con segretezza negli uffici di Atlanta. Il consumo di Coca-Cola era così alto che si parlava già di dipendenza da questa bibita una volta eliminata la dipendenza dall'alcol. Un collaboratore suggerì: "Non potremmo semplicemente eliminare la cocaina? E' così importante?" e Candler rispose "Come può pensare di cambiare la formula della bevanda più popolare del mondo per le chiacchere di qualche donnetta isterica? Mai! Non c'è nulla di male nella Coca-Cola!" . E la sua ambizione aumentò.

Si utilizzavano i tram di Atlanta per collocare le pubblicità. Nel 1894 si mandavano per posta tagliandi che si potevano utilizzare per una coca-cola gratis nei locali e bar che si adornavano con la pubblicità dell'impresa. I padroni pensavano di rendere più belli i locali adornandoli con le pubblicità coca-cola. In questo anno e nel seguente si spesero più di 7 milioni di dollari equivalenti a 140 mila bevande gratis. E così cominciava con grande furore la coca-cola dipendenza. Nel 1894 Mary Gah Humpreys raccontava che il maggior merito della Coca-cola era il suo carattere democratico: ".un povero beve birra, un milionario champagne, però
sicuramente entrambi bevono Coca-Cola". In quello stesso anno Caleb Bradham inventò la Pepsi, un tonico prodotto con pepsina, un enzima che aiutava la digestione delle proteine. Però non gli andò molto bene e nel 1922 cercherà di vendere l'impresa alla Coca-Cola quando ancora possedeva solo due impianti di imbottigliamento negli Usa. L'impresacoca-Cola commise un grande
errore: rifiutò l'offerta e adesso la Pepsi è il suo più forte concorrente.

La nostra storia giunge nel 1895 quando Candler annunciava che la Coca-Cola si vendeva in tutto il territorio degli Stati Uniti. Quattro anni più tardi per la prima volta il prodotto viene esportato: in Cuba. Nel 1897 si comincia a venderlo anche nelle Hawai e Canadà. Nel 1898 si distribuirono più di un milione di oggetti e articoli pubblicitari con lo slogan "Bevi Coca-Cola. Deliziosa e rinfrescante." Tra il 1894 e il 1899 Candler aprì cinque nuove succursali e fabbriche di produzione dello scirippo a Dallas, Chicago, Los Angeles, Filadelfia e un ufficio in New York. Le città di Philadelphia e Chicago all'inizio del XX secolo sembravano "città Coca_Cola" o succursali dell'azienda. La sua pubblicità era da tutte le parti. Non solo la cultura, l'ambizione per il guadagno e la pubblicità favorirono lo sviluppo dell'impresa. Anche la religione, i riti, il sentimento della religiosità popolare locale e universale giocarono un ruolo importante. Dalla presenza della Coca-Cola nei riti indigeni Chamula in Chiapas, fino a Babbo Natale diffuso in tutto il mondo. Per questo ebbe un grande alleato: suo fratello, il vescovo della Chiesa Metodista, warren Candler, che lo aiutò a identificare il capitalismo con la religione e il patriottosmo tipico della cultura nordamericana. Partendo da Bush e ripercorrendo la
storia a ritroso, tutti i presidenti nordamericani sono riusciti ad accendere la passinoe unendo il patriottismo con Dio e la religione.

Il 28 dicembre 1899 si riunirono per la prima volta tutti gli impiegati della compagnia. Un totale di venti persone. Il vescovo presiedeva la riunione con il personale per impartire l'indottrinamento: la Coca-Cola era "una bevanda mandata dal cielo"! Come "un missionario che va in terra straniera ad insegnare i rudimenti della fede, così l'uomo Coca-Cola deve essere un individuo pratico e imprenditore". Nel 1904 scrisse un libro dove affermava che gli Stati Uniti erano destinati a comandare il mondo grazie alla loro religione rinnovatrice: "Il cattolicesimo ha fatto dell'America latina e del sud dell'Europa quello che sono; il protestantesimo ha ottenuto qualcosa di diverso in Inghilterra, Germania, Olanda e Nord America. In altre parole Dio è dalla nostra parte, o almeno sorride ai Nordamericani che si stanno arricchendo." Tra le argomentazioni preferite del vescovo Candler c'era che "le discrepanze tra capitale e mano d'opera sono state più frequenti in quelle industrie in cui i lavoratori non erano evangelizzati".
Assicurava che i pastori erano essenziali nell'era industriale: "Quello che (loro) sono riusciti a fare per conciliare l'antagonismo del sistema sociale e far retrocedere, se non evitare, un maggior disordine, difficilmente può essere valutato nella sua giusta misura". Per questo gli impiegati della Coca-Cola di Atlanta non si sono mai afiliati ad un sindacato. Durante il primo ventennio, almeno fino al 1910, i suoi dipendenti non diminuirono mai sotto le trenta persone e non parteciparono mai ad alcun sindacato. Da sempre i sindacati sono acerrimi nemici dalla Compagnia Coca-Cola, che è arrivata anche ad essere accusata di assassinii di leader sindacali, come vedremo più avanti.

Consigliato da suo fratello Warren, Asa donò un milione di dollari all' Università di Emory que più tardi fu trasferita da Oxford ad Atlanta. Prima della sua morte, Candler contribuì con più di otto milioni di dollari a questocentro universitario. Tra il 1900 e il 1910 Candler incrementò i suoi negozi imprenditoriali. La sua ambizione e il suo potere furono smisurati. Creò la compagnia di investimenti Candler e cominciò ad acquistare beni immobili ad Atlanta. Costruì l'Edificio Candler con 17 piani, 6 ascensori, decorazioni artistiche, marmi, legno di caoba, bronzi e grandi candelabri di cristallo. Al primero piano c'era la banca da lui creata: la Central Bank and Trust Corporation. Nella pietra angolare dell'edificio mise una statua con la sua immagine e una bottiglia della Coca-Cola. Si procurò l' immortalità. Impose il suo nome e la sua presenza in tutti gli Stati Uniti costruendo grattacieli a Kansas City, Baltimora e New York, tutti chiamati Edificio Candler. La torre in New York che si affacciava sulla strada 42 aveva 25 piani.

Attraverso i suoi consorzi ferroviari viaggiava gratis su qualsiasi linea e faceva in modo che in tutti i vagoni ristoranti si vendesse Coca-Cola. Quando crollò il prezzo del cotone costruì un enorme deposito e comprò dai produttori le eccedenze a basso prezzo e quando il prezzo tornò a salire lo vendette aumentando i suoi guadagni. Durante la crisi del 1907 comprò quante più proprietà possibili e resistette alla crisi. Nello stesso anno resistette alla campagna capeggiata dall'Associazione delle donne cristiane per l'astinenza che argomentavono che un soldato che beve sei bottiglie di coca-coal al giorno, ingerisce la stessa quantità di alcool. Questa campagnà portò a far si che l'esercito proibisse il consumo di coca-cola. Ma l' impresa si mantenne in piedi e le sue vendite continuarono ad incrementarsi. Candler era considerato un grande impresario visionario e anche un eroe.

Però per i lavoratori e i leader sindacali Candler era un malvivente. Nel 1908 la Commissione nazionale del lavoro minorile si riunì in Atlanta per protestare contra le pessime condizioni dei suoi lavoratori nei laboratori di cotone, dove le donne e i minori lavoravano più di 14 ore guadagnando 50 centesimi di dollaro al giorno. Però Candler era presidente della Camera di Commercio di Atlanta e li pronunciò un cinico discorso: "Il lavoro minorile opportunamento maneggiato, in condizioni e ambienti adeguati possono essere
motivo di successo per qualsiasi nazione (.) Lo spettacolo migliore possiamo vedere è il lavoro dei più giovani. In realtà quanto prima cominci a lavorare un giovane tanto più bella e proficua sarà la sua vita". Terminò dicendo che la missione della Commissione era assicurarsi che il lavoro dei minori permettesse loro di diventare degli adulti onorati e lavorativamente competenti.

Nel 1904 la Coca-Cola vende il suo primero milione di galloni (3785 milioni di litri). Per dare un'idea se una persona consumasse due litri di acqua al giorno questa quantità equvarrebbe al consumo di acqua in un giorno di 1892500000 persone. Da un altro punto di vista equvarrebbe al consumo giornaliero di una persona per 5184931 anni, se li potesse vivere.

Nel 1910 la Compagnia Coca-cola traslocò in uno spazio più grande e Asa candler ordinò che si bruciassero i primi registri della Coca-Cola. Nel 1914 Candler già non sapeva cosa fare con gli altri produttori di bibite che volevano fargli concorrenza e decise di cambiare la bottiglia. Nel 1915 mette sotto contratto l'impresa Root-Glass che per ispirarsi cerca nell' Enciclopedia Britannica illustrazioni degli ingredienti della bibita per disegnare la nova confezione. Però confusero le fogli di coca con quelle del cacao e decisero di copiare la forma di questo grano. Misero nel forno le bottiglie e senza volerlo uscirono quelle che oggi conosciamo. La compagnia accettò il nuovo disegno nel 1916. Secondo altri biografi la storia fu differente e fa riferimento all'uso che la Coca-Cola fece della figura femminile come oggetto sessuale nella pubblicità e sul mercato. Secondo loro una sola cosa doveva essere realizzata attraverso il nuovo disegno: che fosse riconoscibile subito, anche all'oscurità, da un cieco e persino rotta. Doveva essere ispirata al corpo di una donna, e precisamente a quello della famosa attrice del perido Mae West. Le sue curve avrebbero dovuto essere quelle della Coca-Cola. Questa ipotesi diede allabottiglia la fama di "Gran Dama".

Arriviamo infine al 1916. La Coca-Cola già era una leggenda. Tuttavia si apre un nuovo episodio quando, dopo diciotto anni, Asa Candler si dimette da presidente della Compagnia. Un anno dopo, nel 1917 prima della fine della Prima Guerra Mondiale, crolla la produzione e il consumo de Coca-Cola per il razionamento dello zucchero. E' quando Ernest Woodruff, presidente del Banco
di deposito della Georgia, e il sindacato di banchieri che includevano i direttivi della Banca Nazionale Chasse e il Banco di deposito di finanze di New York, cominciarono a pianificarer il modo di impadronirsi della Compagnia Coca-Cola con quello che sarà chiamato "il golpe maestro della sua carriera" imprenditoriale ottenendo "la maggior transazione mai riuscita nel Sud" degli Stati Uniti. Nel 1919 la famiglia di Candler vende la Compagnia alla banca e un anno dopo la Coca-Cola vince una causa contro la Compagnia
KOKE perché Coke fu considerato sinonimo di Coca-Cola. E così si liberò il cammino per la crescita dell'impresaq nelle decadi future.

CURIOSITA'.
* Il figlio di Asa Candler aveva nella sua fattoria quattro elefanti i cui nomi erano: Coca, Cola, Refrescante e Deliciosa.
* Dopo l'espressione americana "Okey", Coca-Cola è la parola più conosciuta nel mondo.
* Il primo uomo che vendette un bicchiere di Coca-Cola fu Willy Venable. Comprò il diritto di fabbricarla e una copia della formula originale della bibita.
* Nel 1888 già si era tentato l'imbottigliamento però il licquido non si manteneva stabile e si deteriorava per effetto della luce. Nel 1899 si firmò il primo contratto per l'imbottigliamento.
* Coca-Cola News si editò per la prima volta nell'anno 1890.
* All'inizio del XX secolo già si vendevano chicles, caramelle e sigarette con il marchio Coca-Cola.
* L'Inghilterra fù il primo paese d'Europa e ricevere una spedizione di sciroppo di Coca-Cola (4 litri). Altri dicono che fù la Germania.
* Nel 1901 secondo il "Atlanta Constitution" la Coca-Cola era un tentativo di imbottigliare il piacere.
* Nel 1906 si costruirono i primi impianti di imbottigliamento fuori dagli USA: a Cuba e Panamà.
* Fino al 1908 Sam Dobbs, responsabile delle vendite e nipote di Candler si oppose all'utilizzo dei grandi cartelloni pubblicitari elettrici perché pericolosi; non riteneva neanche necessario collocare cartelloni in lingua yiddish all'interno dei getti ebraici per non incentivare il consumo della bevanda da parte degli stranieri.
* Nel 1914 la Compagnia possedeva più di 2300000 metri quadrati di muri dipinti con il logo della marca. Il più antico fù dipinto a Casterville, Georgia, nel 1894 ed esiste tuttora.
* Nel 1923 muore Frank Robinson, inventore del nome Coca-Cola.
* Tra le molte bibite comparse con nomi simili alla Coca-Cola esistono: Afri-Kola, Cafe-Kola, Candy-Cola, Carbo-Cola, Celery-Cola, CocaBeta, Coke-Ola, Cola-Coke, Cold-Cola, Four-Cola, Cherry-Cola, Hayo-Cola, Jacob's-Cola, King-Cola, Koka-Nola, Koke, Kola-Kola, Loco-Kola, Mexicola, Nerv-Ola, Nifti-Cola, PauPau-Cola, Penn-Cola, Pepsi-Cola, Prince-Cola, QuaKola, Rococola, Roxa-Cola, Sherry-Cola, Silver-Cola, Sola Cola, Star-Cola, Taka-Cola, Toka-Tona, True-Cola, Vani-Cola, Vine-Cola, Wine-Cola, Big Cola, e molti altri.
* Secondo alcune fonti consultate solo due persone, in teoria, conoscono esattamente la formula e la maniera di mescolare in maniera corretta tutti gli ingredienti. Mai viaggiano insieme nè coincidono negli stessi luoghi nè mangiano gli stessi piatti né dormono nello stesso hotel.
La formula originale e segreta 7x della Coca-Cola, suppostamente selezionata dai libri di formule del suo inventore, Jhon s. Pemberton, contiene i seguenti ingredienti fondamentali per ogni gallone (4,546 litri): zucchero 2.400 gr in sufficiente acqua per scioglierlo; caramello: 37 gr; caffeína: 3,1 gr; ácido fosfórico: 11 gr; foglie di coca descocainizzate: 1,1 gr; noci di cola: 0,37 gr. Le istruzioni dicevano di mettere in ammollo le foglie di coca e le noci di cola in 22 gr de alcohol al 20%, dopo di chè filtrare e aggregare il liquido allo sciroppo. Dopo aggiungere succo di lime: 30 gr; glicerina: 19 gr; estracto de vainilla: 1,5 gr; essenza di arancia: 0,47 gr; essenza di limone: 0,88 gr; essenza di noce moscata: 0,07 gr; essenza di casi (canela de la China): 0,20 gr; essenza di coriandolo: una pizca; essenza di nerolí: una pizca; essenza di lime: 0,27 gr. Per fabbricarla mescolare 4,9 gr. di alcohol al 95%, aggiungere 2,7 gr. di acqua e lasciar riposare 24 ore a 60 gradi fahrenheit perchè si separi lo strato torbido.
Successivamente si filtra la parte chiara del licquido e si aggrega allo sciroppo. Aggiungere sufficente acqua per preparare un gallone di sciroppo.
Infine si mescola una oncia di sciroppo con acqua carbonata per preparare 6,5 once di bibita.


PARTE II

La compagnia Coca-Cola prestò alcune sue strutture per torturare gli oppositori politici durante alcune dittature militari o leader sindacali in Guatemala, Argentina, Colombia e molti altri paesi. Alcuni dicono che dopo la parola "okey", Coca-Cola è il termine più conosciuto a livello mondiale. Sulla coca-Cola si sono persino girati dei film. E' il simbolo della società nordamericana e di un impero che, come in Irak e in altre parti del mondo, rovina strade e cammini però non li ripara. Secondo Jack Schofield, ingeniere britannico, una certa quantità di Coca-Cola mescolata alla benzina prolunga di quattro volte la vita di un motore, produce il 20% in più di
potenza e riduce il consumo di olio. In ogni modo la gente la usa come fosse acqua purificata là dove non c'è acqua intubata, o per rinfrescarsi. Inoltre si consiglia per coloro che hanno la pressione bassa, per aleviare il mal di testa, per curare un'indigestione o per qulasiasi problema di stomaco. Alcuni medici la consigliano persino come medicamento, mentre altri affermano che devono passare 72ore prima che lo stomaco smetta di essere nero per la sua ingestione. Però in molte comunità rurali è la principale
causa di gastriti e persino di risse nella comunità indigena di Chamula per la rivalità tra la Coca-Cola e la Pepsi. E questa è la chiave: il punto debole di ogni transnazionale è la volontà dei consumatori. Alcune comunità indigene del Chiapas e dell'Honduras hanno lanciato una campagna di boicottaggio di questa bevanda; questa campagna è tanto cosciente che anche se sta morendo di sete, Josh, un contadino honduregno, non si serve di una bottiglia di Coca-Cola per dissetarsi. Tuttavia si presenta un dilemma: qual
è l'alternativa?

 

In alcune fonti troviamo che una lattina di Coca-Cola contiene l'equivalente di dieci cucchiaini da te di zucchero, la terza parte di caffeina di una tazza di caffè e la stessa quantità di acido fosforico che un succo di arancia. Fino a poco tempo fa era il principale consumatore di zucchero; attualmente distrugge la produzione perché per dolcificare lo sciroppo utilizza fruttosio proveniente dal mais transgenico degli Stati Uniti. La Compagnia Coca-Cola è anche segnalata come una delle imprese a livello mondiale che consuma la più alta quantità di foglie di coca. Per completare l'elaborazione della famosa formula 7x necessita importare ogni anno più di 500 tonnellate di questo prodotto dal Perù e dalla Bolivia; è uno dei motivi per cui si dice che un consumo eccessivo della bevanda provoca dipendenza. L'espansione mondiale della Coca-Cola è stata possibile grazie al comportamento aggressivo della compagnia che ha imposto il consumo al di sopra di qualsiasi ambito culturale anche sostituendo bevande tradizionali con la coca-Cola, come avviene nelle feste più comuni delle culture occidentali e orientali. Vediamo come avvenne questo processo di espansione all'inizio del secolo ventesimo.

 

LA TERZA EPOCA DELLA COCA-COLA

Ricominiciamo dal 1919. Nel mese di agosto la Banca di depositi della Georgia propone ai suoi soci di comprare un'azione della Coca-Cola per ogni azione posseduta all'interno della banca e così nell'arco di cinque giorni si depositarono 195 dollari per azione con la promessa di devolverne 190 il mese successivo. Le azioni si vendevanoi a 40 dollari l'una e la maggioranza vennero acquistate in Atlanta. Il periodico "Atlanta constitution" annunciò sulla prima pagina: "Coca-Cola comprata da una società di Atlanta. La Banca di depositi della Georgia acquisisce la bevanda nazionale." I Candler all' improvviso divennero ricchissimi, ricevettero 15 milioni di dollari in denaro e 10 milioni in azioni. Tuttavia, Asa Candler non seppe nulla fino a che i suoi figli firmarono l'opzione e si rifiutò di presenziare alle riunioni della giunta dove si approvò la vendita. Era affondato nella tristezza. Sua moglie Lucy era morta di cancro alcuni mesi prima e adesso il magnate, spogliato della Coca-Cola, si sentiva tradito. La storia nera si fa più oscura.

 

L'mpresa continuava a crescere. Una azione originale del 1919 equivale a 152mila azioni nel 1991, e per di più produce un dividendo accumulativo di 10000dollari. Se i dividendi di un'azione originale si fossero reinvestiti nella Coca-Cola o anche solo cinque dollari per i membri del sindacato, avrebbero reso oggi quasi due milioni di dollari. Con una delle azioni da 100 dollari di candler nel 1892, oggi avremmo 2000 milioni di dollari.

 

Arriviamo agli anni '20, momento in cui l'impresa utilizza per la prima volta cartelloni pubblicitari per le strade e la pubblicità via radio. La sua espansione è tale che crea il Dipartimento Esportazioni per coordinare le vendite negli altri paesi. Allora la Coca-Cola già si vendeva in Cina e arrivava per la prima volta in Spagna. Nel 1920 arriva ad Atlanta il più grosso carico di zucchero mai arrivato in georgia: 4100 tonnellate. Nel 1921 la Coca-Cola ebbe una brutta esperienza in Europa perché la bibita provocava intossicazioni infatti non avvisarono gli imbottigliatori che i tappi di sughero andavano sterilizzati e che bisognava utilizzare acqua pura e non
alcalina perché i batteri contenuti nello sciroppo reazionavano rapidamente a contatto con il sughero e producevano una bevanda tossica. Però nel 1923 si commise l'errore imprenditoriale più grave. La Compagnia Pepsi-Cola era in bancarotta e torna ad offrire tutte le sue azioni alla Coca-Cola. Ancora una volta si rifiuta l'offerta. La Pepsi si risollevo dalla crisi e passarono altri dieci anni per la terza ed ultima offerta alla Coca-Cola che ancora una volta venne respinta. In questo stesso anno venne eletto presidente della Compagnia Coca-Cola Robert W. Woodruff. Durante la sua gestione fu criticato per i bassi salri pagati agli impiegati mentre la sua
fortuna continuava a crescere.

 

Nel Natale 1925 la Coca-Cola modifica la sua strategia nelle politiche del lavoro. Per "motivare" i suoi venditori, li licenzia. La marca si vendeva da sola. All'inizio del 1926 li riassume questa volta come "assistenti di servizio". Sempre nel 1926 la Compagnia assume la compagnia di investigazioni Detectives Pinkerton per investigare nei locali e prendere dei campioni del prodotto servito da analizzare per individuare le possibili falsificazioni. Dicono che incontrarono più di sette mila falsi. Quando la Coca-Cola intenta un processo, lo vince.

Nel 1927, dopo cinque anni di sua gestione, Woodruff informava che le vendite erano state notevolmente incrementate, passando da 64 milioni di litri nel 1923, a 87 milioni di litri nel 1927. Con il denaro che entrava in abbondanza ritirò dalla circolazione le azioni preferenziali che ancora circolavano lasciando la Coca-Cola libera dai debiti. Dai 65 dollari del 1923 le azioni erano arrivate nel 1927 a 200 dollari. Nello stesso anno muore Asa Candler, il secondo proprietario della Coca-Cola.

 

Arriviamo all'anno 1928 che segnò un momentospeciale della Compagnia Coca-Cola nel mondo. Nello stesso momento in cui il volume di vendita di bibite in bottiglia si incrementa attraverso distributori automatici, la Coca-Cola si marchia come un tatuaggio sul Movimento Olimpico, con finanziamenti e pubblicità. Nella pubblicità ufficiale della coca Cola "Red Barrel" (la lattina rossa), annunciava che già era presente in 78 paesi anche se si imbottigliava solo in 28 di essi. Nella sua edizione speciale si leggeva: "Pochi americani sanno che si può incontraree Coca-Cola nelle arene di Spagna e Messico; in Olanda, la terra dei canali, in cima alla Torre Eiffel, dietro al tempio buddista di Ranghin, nella remota Birmania e vicino al Colosseo nella storica Roma". Coca-Cola si trovava nel momento di massiam espansuione con lo slogan "La pausa che rinfresca" e si installò il primo cartellone elettrico in Times Square, in New York. Nel 1929 Woodruff possedeva una fattoria di 12 mila ettari nel sud est della Georgia e frequentemente viaggiava dalla sua casa ad Atlanta, al suo attico in new York o al suo rancho nel Wyoming.

 

Nel 1929, 74 anni anni fa, arrivò la grande depressione mondiale. Nel crollo della borsa valori il 29 ottobre di quell'anno la Coca-Cola resistette bene e le sua azioni variarono di molto poco, tra i 134 e i 137 dollari, e da li il suo valore continuò ad aumentare poco a poco arrivando a 200 dollari per azione nel 1935, affermandosi come le azioni industriali più alte. Intanto i governi non sapevano da dove tirare fuori il denaro, come i nostri governi attuali, e il governatore della Georgia propose di resucitare una vecchia imposta sui profitti. Woodruff minacciò di trasferire l'indutria in un altro stato prima di pagere queste imposte. E così fece, si trasferì nel Dalewere per una decina di anni, fino a che non si modificò la legislazione della Georgia. Una bibita della compagnia ricorda questo momento: il "Delawere Punch". E in tutto quel periodo pagò una giornalista affinchè scrivesse due colonne settimanali contro questa imposta. Articoli che venivano pubblicati in quasi ciento periodici rurali. E ovviamente si inviavano copie dei periodici a influenti uomini d'affari e a membri dell'Assemblea Generale.

 

La pressione politica della Compagnia si faceva più forte. Per la sua espansione l'impresa necessitava importare più foglie di coca ma il congresso degli Stati uniti permetteva solo l'ingresso di 90 tonnellate l' anno. Nel 1931 Woodruff si dedica a pressionare il congresso e con l'aiuto del senatore della Georgia, Walter George, ottiene l'approvazione di un progetto che permetteva l'importazione addizionale di foglie di coca se la compagnia si incaricava di distruggere l'alcaloide. Per questo Woodruff viaggiava sovente in perù cercando di installare li una fabbrica e con la sua pressione e i disccreti aiuti alle organizzazzioni antinarcotici e del
congresso, raggiunse il suo obiettivo.

 

Più profitti, pagaree meno imposte, permettere più consumo di coca, pagare poco gli operai e legarsi per sempre con i giochi olimpici non era sufficiente. Sempre nel 1931 riuscì ad entrare nel cuore religioso di tutto il mondo occidentale e la commercializzazione si radicava fino nelle culture più lontane. Ci riferiamo alla figura di Santa Claus o Papa Noel o Babbo Natale. Già nessuno se lo ricorda però un tempo questo personaggio si raffigurava con colori quali il verde, il blu, il nero e il giallo. La
reinvenzione di Babbo Natale si deve a Haddom Sundblom, di origine svedese, che per molti anni fu disegnatore della Coca-Cola, anche se non gli piaceva la bibita. Sundblom rappresentò il personaggio come un vecchio gioviale e simpatico, con uuna gran barba, bonaccione, grasso e felice, vestito con un cinturone, berretto e stivali neri. Ma soprattutto con i colori del marchio Coca-Cola. Qualsiasi bambino aspetta che Babbo Natale scenda nel camino della casa, se ce l'hanno, se no se la immaginano, perché gli lasci qualche regalo. Da molti decenni è stato difficle per molti settori della società concepire il Natale senza questo personaggio e senza Coca-Cola. Bambini ricchi o poveri, dal nord al sud, cattolici o evangelisti se possono si fanno fotografare seduti sulle ginocchia del Babbo Natale che circola per le strade di New York o davanti all'albero di natale Coca-Cola che l'impresa installa davanti alla Cattedrale di San Cristobal de Las Casas, in Chiapas, dove l'impresa installa anche una natività del bambin Gesù con la sua stella rossa Coca-Cola, senza che il vescovo possa fare nulla.

 

Torniamo adesso agli anni '30. La giunta direttiva della Coca-Cola non era soddisfatta della presidenza di Howard Candler, figlio di Asa Candler, il secondo proprietario della marca. Così la offrirono a Robert Woodruff, figlio di Ernest Woodruff, padrone in quel momento dell'industria, anche se quest'ultimo non era d'accordo. Però Robert, come vicepresidente della compagnia White Motor guadagnava 75 mila dollari all'anno più commissioni, mentre la coca-Cola offriva uno stipendio di 39 mila dollari annuali e Walter Teagle gli stava offrendo la presidenza di Standard Oil con uno stipendio di 250 mila dollari annuali. Robert, che in quel momento aveva 33 anni ma non era per niente stupido, decise di quotare bene i suoi servizi e fece una contro offerta alla Coca-Cola: avrebbe accettato la presidenza sulla base di uno stipendio più il 5% di tutto l'incremento annuale delle vendite dell'impresa e che gli fosse lasciato pieno potere senza l' opposizione di suo padre. Ovviamente il padre rifutò la sua offerta ma la compagnia la accettò e Robert Woodruff assunse la presidenza della Coca-Cola nel 1932 e la mantenne per decenni. Durante la sua gestione trasformò l'impresa in una delle multinazionali più grandi del mondo. Nel 1933 Pepsi-Cola, per la terza e ultima volta prova a vendere l'impresa alla Coca-Cola ma ancora una volta la risposta fu un no. Se ne pentono ancora adesso.

 

Robert Woodruff inizia l'espansione della multinazionale. Fece in modo che la Coca-Cola penetrasse nel settore educativo, in tutte le scuole. Un imbottigliatore del texas diceva con orgoglio che "i bambini giocano a basket nell'intervallo con palloni Coca-Cola, utilizzano gomme da cancellare Coca-Cola, consultano il termometro Coca-Cola e prendono appunti su quaderni Coca-Cola". Tuttavia alcuni presidi non erano tanto disposti ad accettare pubblicità gratuita. Woodruff in una cena speciale per i suoi dirigenti
disse che il successo ddella Coca-Cola era teso a raggiungere "l' indipendenza finanziaria" (caratteristica delle multinazionali). Uno di loro pronunciò un breve discorso intitolato "Domani": "Ci saranno afflizioni, gli uomini si sentiranno profondamente irritati e i loro sentimenti saranno messi alla prova (.) potranno nascere delle guerre. Ma noi potremmo sopravvivere ad esse. Potranno avvenire rivoluzioni. E noi continueremo ad esistere. I quattro cavalieri dell'apocalisse potranno cavalcare sulla Terra e Coca-Cola continuerà ad esistere. Il motto di perdurare, concluse, era che la Coca-Cola non era il passato, era il futuro". Coca-Cola arrivò a radicarsi tanto profondamente nella cultura americana che nel 1939 venive ddefinita "la bibita americana per eccellenza".

 

Però l'abilità di Robert Woodruff arrivava anche più in là. Burlava con facilità i governi e le imprese concorrenti. Poco a poco acquistò le compagnie imbottigliatrici una ad una. Tuttavia si scontrò con il suo storico errore. Dovranno passare più di quarant'anni perché la Compagnia Pepsi-Cola, dopo essere stata offerta per la prima volta alla Coca-Cola, riuscirà ad affermarsi sul mercato. Negli anni '30 si consolidò e da quel momento si trovò in questioni legali con Coca-Cola. Nel 1939 si trovava in questioni legali in 24 paesi. Pepsi iniziò una causa presso l'ufficio brevetti adducendo che "Coca" e "Cola" erano termini descrittivi e non potevano essere registrati con esclusività. Walter Marck, presidente della Pepsi, ricevette la telefonata della vedova di un imitatore della Coca-Cola, gli disse: "Coca-Cola lo eliminerà dall'industria. Mio marito aveva ragione ma lo eliminarono lo stesso. Però ho la fotocopia dell'assegno che gli diedero". Mack le chiese in prestito la fotocopia la quale rivelava che Coca-Cola attraverso la corruzione aveva ottenuto una vittoria da 35 mila dollari. Davanti a questa prova gli avvocati della Coca-Cola sollecitarono una sospensione di tre giorni e Robert Woodruff invitò a colazione Walter Mack. Il magnate della Coca-Cola gli disse "Ho pensato molto e penso che queste cause tra di noi non giovini a nessuno (.) Non pensa che dovremmo arrivare ad un accordo?" E così fù. Woodruff firmò un accordo dove Coca-Cola riconosceva la marca Pepsi negli Stati Uniti, dal momento che la Compagnia era già prprietaria di tutti i nomi che contenevano la parola "cola".

 

Nel 1939 inzia la Seconda Guerra Mondiale e mentre l'Europa si dibatteva nella guerra, la Comapgnai Coca-Cola si rafforzava determinando l'economia, la politica e persino la cultura di altri paesi. In questa data gli uomini Coca-Cola in Germaniza vendevano quasi 4,5 milioni di bottiglie all'anno. Erano in funzionamento 43 fabbriche e altre 9 erano in fase di costruzione. Il generale Goering permetteva l'importazione dell'ingrediente segreto 7x per l'elaborazione della bibita, anche se in fondo in fondo voleva nazionalizzare l'impresa e appropriarsi della formula. In quel periodo il pubblicitario William C.D'Arcy (1942) suggerì: "La Coca-Cola non è una necessità fondamentale, come ci piacerebbe che fosse. E' un'idea, è un simbolo, è la marca che distingue un talento inspirato". La guerra univa la politica e il commercio. Al principio del 1940 il governatore della Georgia sollecita un accordo speciale con le compagnie di bibite che si approva con voto unanime: "Ciò che è buono per Coca-Cola, diceva il governo, è buono per la Georgia". Così la Coca-Cola ritornò dal Delawere alla sua città natale dopo essere stata esentata dalle imposte che la fecero fuggire; nello stesso anno l'impresa contava in un investimento per la pubblicità pari a 10 milioni di dollari. Tuttavia, ci furono altri problemi. Il Congresso degli Stati Uniti aveva approvato un progetto per proibire l'importazione della foglia di coca il cui utilizzo non fosse medicinale. Però la guerra risolse tutti i problemi di Coca-Cola.

 

QUARTA TAPPA: COCA-COLA SUL FRONTE DI GUERRA

I paesi alleati erano disperati e volevano gli amerciani dalla loro parte, con il loro denaro e il loro aiuto per sconfiggere Hitler e le truppe tedesche. Il bombardamento giapponese sull'isola americana di Pearl Harbor nel 1941, non solo fece sì che gli Stati Uniti entrassere nella seconda Guerra Mondiale e con questo atto uscissero dalla depressione cominiciata nel 1929 mediante l ariattivazioen dell'economia basata sulla crescita dell' industria militare ma quel momento fù anche un momento chiave per la
diffusione della transnazionale Coca-Cola che raggiunse persino il soldato più ritirato nel più sperduto fronte di guerra. Il presidente della compagnia Robert Woodruff, "Il Capo", decise quindi di lanciare una campagna patriottica e commerciale per la marca: "Facciamo in modo ceh tutti gli umoni in uniforme ricevano una bottiglia di Coca-Cola ovunque siano e qualsiasi sia il costo per la nostra compagnia". In questo modo Coca-Cola cominciò il piano più ambizioso con il fine di costruire fabbriche di imbottigliamento che rifornissero l'esercito degli Stati Uniti. Tra i militari, il personale dell'impresa era conosciuto come i "colonnelli della Coca-Cola", dal momento che si vestivano con la divisa militare e avevano un rango militare pari al loro ruolo nell'impresa.

 

Così, Coca-Cola distribuì il suo personale in tutti i fronti di guerra. Dalla Nuova Guinea al Mediterraneo, la Comapgnia seguiva i militari nordamericani attraverso tutti i continenti, eccetto l'Antartide, somministrando loro più di 10.000.000 bottiglie e installando 64 fabbriche. Le spese del montaggio erano a carico del governo. Coca-Cola dispiegò un contingente di 248 uomini in tutto il mondo. I tecnici che insatllavano le fabbriche a ridosso delle linee di fronte erano considerati tanto indispensabili come i meccanici che riparavo i carriarmati e gli aerei. Nel 1941 un ispettore della Sanità dell'Esercito sollecitava i suoi superiori a inviare più Coca-Cola per i suoi soldati, dal momento che la mancanza di questa bibita era considerata la calamità più grave che potesse soffrire la
truppa. Sembra esagerato e invece no. Anche un francese non può vivere lontano dal paese senza il suo vino, un messicano senza la sua tequila e un indigeno chiapaneco senza il suo posh, un uruguayano senza il suo mate, un boliviano senza la sua chicha, un ruso senza la sua vodka o uno scozzese senza il suo whisky. Così un soldato americano non poteva vivere senza la
Coca-Cola. Di fatto, nelle lettere dei soldati nordamericani al fronte, si leggono cose incredibili. Per esempio: ".Oggi è un giorno speciale. Tutti nella compagnia abbiamo ricevuto una bottiglia di Coca-Cola. Questo può sembrare di poca importanza però se aveste visto tutti questi individui che hanno passato più di venti mesi navigando stringere contro il loro petto la bottiglia, correre verso la loro tenda.e fermarsi a rimirarla.non sapevano cosa fare. Nessuno beveva la sua bottiglia di Coca-Cola perché dopo tutto
sarebbe finito, tutto sarebbe già passato (.)" (Soldato Dave Edwards, in una lettera a suo fratello dall'Italia 1944).

 

Un altro scriveva: ".Se qualcuno ci domanda per che cosa combattiamo, credo che la metà di noi risponderebbe: per il diritto di comprare Coca-Cola in pace". (Soldato Tim Dorsey, in una lettera indirizzata alla Compagnia. Francia, Luglio 1944). Nello stesso anno, un'altra lettera diceva: ".penseranno che vostro figlio avrà tenuto per troppo tempo la testa al sole, però due giorni fa camminammo per 16 km per comprare una cassa di Coca-Cola e dopo la trasportammo per altri 16 km per ritornare alla compagnia. Mai avremmo pensato che fosse tanto buona." (soldato Allan Davidson ai suoi genitori. Normandia 1944). Tuttavia per alcuni storici
della compagnia, il vero drogato di Coca-Cola era Ike Eisenhower, che prima di essere presidente degli Usa fù presidente di un impianto di imbottigliamento Coca-Cola. Una strada simile a quella percorsa dall'attuale presidente messicano, Vicente Fox.

 

Nel 1941 la Coca-Cola crea la sua bibita Sprite. Un anno dopo, quando la guerra si intesifica, la Coca-Cola abbandona l'importazione in Germania. Gli impresari tedeschi, proprietari degli stabilimenti, tra loro Max Schmeling, campinone mondiale di box, dovettero trovare un altro modo di mantenere in attività le prprie fabbriche. Dopo mille tentativi inventarono una nuova bibita che oggi conosciamo come Fanta, nata sotto il regime nazista. Sul territorio controllato dai nazisti, in pieno combattimento ed essendo
Coca-Cola una marca non grata, le industrie di imbottigliamento si azzardarono a inserire la frase "E' un prodotto di Coca-Cola Gmbh" sulle etichette, in modo da avere una certa garanzia di qualità di fronte al consumatore nazionale.

 

Però Coca-Cola non smette di aumentare i suoi guadagni. Nel 1943 si vendettero più di tre milioni di casse, anche se la maggior parte delle volte si utilizzava per dolcificare il the visto che lo zucchero era rigorosamente razionato. Dall'altro lato, per mantenere l'equilibrio con il governo nazista, gli industriali si sentivano in dovere di prestare i propri camion per il trasporto e la distribuzione dell'acqua. Per evitare che le bottiglie di Fanta fossero distrutte nei continui raid aerei erano immagazzinate piene d'acqua per evitare le vibrazioni in grotte e pozzi delle miniere. Però nonostante gli sforzi per salvare le bottiglie, nulla poterono fare per salvare le fabbriche. Le 43 fabbriche di imbottigliamento furono distrutte. Alla fine della guerra il governo nazista obbliga la compagnia, sotto la minaccia della deportazione nei campi di concentramento, a cambiare il suo nome in due giorni al massimo. Curiosamente Hitler si suicida il giorno dopo.

 

CURIOSITA'.

 

* Nel 1923 Coca-Cola si vendeva in tutti i bar che non potevano vendere alcool e secondo le norme imposte dalla Compagnia, si doveva servire a 0 gradil, con ghiaccio triturato, in bicchieri dalla forma particolare e con la marca che indicava il livello della bibita.

* Nel 1924 si procede alla "standarizzazione" del prodotto e della sua immagine esteriore. Gli impiegati vestivano con l'uniforme, camicia bianca con strisce verde bottiglia e pantaloni verdi; e i camion erano rossi e gialli con le rifiniture nere.

* Durante gli anni '30 apparivanoi negli annunci Coca-Cola gli attori più famosi: Claudet Corbert, Greta Garbo, Jean Harlow, Clark Gable, Cary Grant, Carol Lombart, Loretta Young, il Tarzan dei film e nuotatore olimpico Johnny Weismuller, Maureen O'Sullivan, Spencer Tracy e Jhoan Crawford che anni dopo si sposerà con il presidente di Pepsi-cola.

* Negli anni '30 la compagnia aerea Delta Airlines fù la prima a servire la bibita ai suoi passeggeri. I suoi aerei Fokker avevano dipinto sulle ali il marchio Coca-Cola.

* Tra i criteri per usare la marca nelle pubblicità negli anni '30: mai dividere la marca Coca-Cola su due righe, la dicitura "marchio resgistrato" deve sempre apparire nella prime C; mai mostrare o insinuare che Coca-Cola possa essere bevuta da bambini piccoli.

* Il generale McArthur autografò la prima bottiglia prodotta negli stabilimenti delle Filippine.

* L'eroe di Battan, il generale Wainwright, si fece fotografare in piena campagna con i tre simboli più americani: una mazza da baisebool, una hamburger e una Coca-Cola.

* Nel 1930 la Compagnia crea la Coca-Cola Export Corporation. Appare il primo frigorifero Coca-Cola.

* Nel 1935 si fabbrica il primo distributore automatico di bottiglie per uffici e fabbriche.

* Nel 1937 si presenta, alla Fiera mondiale di Chicago, la prima spillatrice di Coca-Cola.

* Nel 1942 l'Islanda fù il primo paese europeo in cui si installò un impianto in tempo di guerra e si aggiudicò il record di consumo pro-capite. Oggi gli Usa e il messico sono i maggiori consumatori di Coca-Cola al mondo.

* Nel 1942 Otto Dietrich, capo della stampa nazista, dichiarò che "Gli americani non hanno apportato nulla alla civilizzazione all'infuori della gomma da masticare e della Coca-Cola".

* I soldati sovietici dicevano della Coca-Cola: "ETO ZDOROVO" (E' grandiosa!).

* Durante la guerra una bottiglia di Coca-Cola valeva 5 centesimi; però arrivava a costare anche tra i 5 e i 40 dollari.

* Dicono che Mary Churchill, figlia del primo ministro britannico, battezzo una corazzata della Marina Reale con una bottiglia di Coca-Cola e dicono anche che nella battaglia di Bulge un sacerdote, vista la mancanz adi vino, consacrò con la Coca-Cola.

* Nei primi mesi del 1945 un gruppo di prigionieri di guerra tedeschi, arrivando a New York si sorpresero vedendo i cartelloni pubblicitari della marca perché pensavano fosse tedesca.

* Le trasmissioni radiofoniche dell'Impero Giapponese proclamavano che "con la Coca-Cola abbiamo importato i germi del male della società americana". Non molti anni più tardi il giappone divenne il maggior consumatore della bevanda nel continente asiatico.

* Nel 1949, la Cina di Mao Tze-Tung, si isola dietro la "cortina di bambù". Questo provocò panico nella Compagnia perché uno degli ingrdienti fondamentali della formula segreta 7x è la casia o cannella cinese. Tuttavia la Coca-Cola continua i suoi affari con la Cina attraverso Londra.



Gustavo Castro Soto
CIEPAC, A.C.
E' membro di: la Red Mexicana de Acción Frente al Libre Comercio (RMALC; < http://www.rmalc.org.mx/ >); de la Convergencia de Movimientos de los Pueblos de las Américas (COMPA; http://www.sitiocompa.org/ ); de la Red por la Paz en Chiapas; de la Semana por la Diversidad Biológica y Cultural <http://www.laneta.apc.org/biodiversidad>; del Foro Internacional "Ante la Globalización, el Pueblo es Primero", Alternativas contra el PPP, somos parte del Consejo Directivo del Centro de Justicia Económica (CEJ) <http://www.econjustice.net/>; del Programa Ecuménico para Centro América y El Caribe (EPICA)< http://www.epica.org/ >; miembro de la Alianza Mexicana por la Autodeterminación de los Pueblos (AMAP) que es la red mexicana contra el PPP <http://www.mesoamericaresiste.org/index.html>; Red por la Paz de Chiapas.

Traduzione e foto: Bianca Chiappino
(la foto sarà visibile a pubblicazione articolo sulla pagina web www.ipsnet.it/chiapas)

Fonti: Luis Capilla, "Las Multinacionales, Voraces Pulpos Planetarios"; Coca-Cola Company; Joan Bonet; Tanga Word; CokeWatch; Polaris Institute; Mark Pendergrast, "Dios, Patria y Coca-Cola"; Alison Gregor, "Coca-Cola: La religión global "Coca Cola, una historia empresarial de terror y crimen", Sinaltrainal/Rebelión", 3 de septiembre del 2002; Grupo de Apoyo Suiza, "Colombia Nunca Más"; SINALTRAINAL; Boletín Informativo Comercio y Desarrollo, No.10, Abril 2002, Guatemala.

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