Benvenuti/e in Info/Territorio

Info-Territorio è un momento di sintesi e di raccolta di informazioni del gruppo che si interessa a queste tematiche dentro ad L38 Squat il Centro Sociale che sta sul sesto ponte del Laurentino 38.

Anti-speculation Tour

Filed Under (EUR, iniziative, laurentino) by sandrino on 13-11-2010



“Ad un certo punto, dinanzi gli avvenimenti pubblici, sappiamo di dover rifiutare. Il rifiuto è assoluto, categorico (…) . Quello che rifiutiamo non è senza valore, né senza importanza. E’ proprio perciò che il rifiuto è necessario. Esiste una ragione che non accetteremo più, c’è un’apparenza di saggezza che ci fa orrore, c’è un’offerta di accordo e di conciliazione che non ascolteremo.”

Roma è una città invivibile. Quello che accade nella metropoli è quotidianamente sotto gli occhi di tutti. Non c’è territorio che non sia investito dalla speculazione e inesorabilmente saccheggiato: edificazioni selvagge avanzano fino a colpire la campagna romana. Nuovi interventi urbanistici ed architettonici, sfarzosi quanto inutili, vengono annunciati a tamburi battenti e fanno raschiare il fondo delle risorse pubbliche, mentre l’accesso ad una casa rimane un problema  ancora irrisolto. Il presente parla di aree verdi cancellate ed investite da colate di cemento: cubature su cubature minacciano quartieri interi e distruggono gli spazi di socialità ed incontro; al posto di questi, come cattedrali nel deserto, sorgono nuovi centri commerciali e altri se ne progettano.

Roma è sotto scacco delle nocività dell’automobile: i mezzi pubblici vengono messi da parte, non viene investito un centesimo sulla mobilità alternativa e il traffico privato la fa da padrone. Stress, inquinamento ambientale, piattezza di prospettive sensoriali, aggressività, stati di malessere sono solo una parte dei danni causati dall’aumento sempre più clamoroso del traffico cittadino: i tempi di vita, a Roma,  sono scanditi da  questo e inglobati al suo interno. E’ il destino che vogliono imporre i poteri forti di questa città.

La città vetrina mostra le sue contraddizioni: produce e consuma, ma getta gli scarti e riversa i rifiuti al di fuori di essa; fagocita ed ingloba i territori, innalza i suoi templi del consumo, ma esclude e sputa fuori le fasce di popolazione che non possono accedere alla ricchezza.

Con la complicità della classe politica asservita sono i responsabili della devastazione del territorio che continuano ad arricchirsi.

Ma c’è anche chi a tutto questo continua ad opporsi. Le lotte che nascono dal basso rivendicano un altro modo di vivere e concepire la città. Pratiche quotidiane e scelte coscienti sono l’alternativa concreta che si sottrae al dominio del sistema e al controllo delle vite. E’ a partire dai territori che comitati spontanei si sono formati per opporsi ai tentativi di scempio e devastazione diffusi a macchia di leopardo. E’ dai quartieri stessi che si disegnano le trame di resistenza a questo modello di città.

Come attivisti, ciclisti, singoli individui che desiderano un altro modo di vivere gli spazi, con lo spirito di chi non si rassegna, si attiva e continua a sognare e costruire un altro mondo possibile, proponiamo una biciclettata collettiva. L’idea è di percorrere gli stessi territori che viviamo quotidianamente: attraversare parte del quadrante sud di Roma, quella tra l’XI e il XII Municipio di Roma secondo la geografia istituzionale, e “segnare” i luoghi oggetto di speculazione, ma dove si sviluppano anche forme di resistenza. Una modalità gioiosa e determinata,  comunicativa e diretta, di riprendersi le strade e manifestare il dissenso contro le forme di nocività prodotte all’interno della città.

L’appuntamento è previsto per domenica 21 novembre alle ore 14,30 al prato di Parco Schuster,  nelle vicinanze della Basilica di San Paolo.

Cicloattivati contro le speculazioni

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EUR Red Light District

Filed Under (EUR) by luca on 10-11-2010

A cosa hanno portato le sparate sulla legalità e le emergenze di Alemanno?

A rendere l’EUR un quartiere a luci rosse, ciò che prima si svolgeva sulle strade periferiche ad alta percorrenza oggi con le ordinanze restrittive del sindaco  si è spostato davanti alle palazzine signorili dell’EUR. L’imbecillità e l’incapacità al governo.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/11/09/news/all_eur_debutta_il_sexy_shop_elettronico_siamo_diventati_un_quartiere_a_luci_rosse-8939031/

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Articoli sulla F1 all’EUR

Filed Under (EUR) by luca on 27-10-2010

Oggi su Repubblica un paio di articoli sulla devastante ipotesi di fare il Gran Premio Automobilistico di Formula 1 nell’area dei parchi dell’EUR

IL GRAN PREMIO ALL’EUR

“Colata di cemento con la scusa della F1”

Roma, mega progetto intorno al circuito dell’Eur: grattacieli al posto delle aree verdi.  Italia Nostra: i terreni ceduti ai privati in cambio delle infrastrutture del Gran Premio
di PAOLO BOCCACCI Read the rest of this entry »

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Nuvola di Fuksas 2 anni dopo

Filed Under (architettura, EUR) by luca on 18-05-2010

Già eravamo stati a visitare il cantiere della “Nuvola di Fuksas” (Viale Europa ang. Via Cristoforo Colombo) nell’aprile 2008 http://www.tmcrew.org/laurentinokkupato/info/?p=75 Nel vuoto pneumatico della giunta Alemanno e di quello ancora più spinto della giunta Calzetta alla guida del XII municipio il sindaco con la celtica al collo che faceva proclami di spazzare via l’urbanistica marxista, sovietica ecc. da questa città… lo abbiamo ritrovato invece a brindare con l’architetto (senza dubbio marxista) Massimiliano Fuksas per l’evento del sollevamento della copertura della teca della “nuvola”

nota celebrativa tratta da http://www.romaeur.it/index.php?id=852

Roma 14 maggio 2010 – Si è iniziato a lavorare dalle prime ore di questa mattina per la copertura della Teca del Nuovo Centro Congressi in costruzione all’Eur, progettato dall’architetto Massimiliano Fuksas.
Si tratta di un’opera dall’eccezionale valore artistico, caratterizzata da soluzioni innovative e realizzata con materiali tecnologicamente avanzati di produzione italiana.
La copertura della Teca sarà spettacolare perché verrà montata utilizzando il sistema del sollevamento dal basso e, viste le notevoli dimensioni della copertura, (12mila metri quadrati), si è deciso di assemblare e sollevare la struttura in tre fasi successive.
Il primo modulo dal peso di 1.200 tonnellate inizia la sua salita fino a quota 34 metri VENERDI 14 maggio e, per l’occasione, il Presidente di EUR SpA Pierluigi Borghini e l’Amministratore delegato Riccardo Mancini, alle ore 12 aprono il cantiere ai cittadini e ai giornalisti per assistere al montaggio, che terminerà in serata.
All’iniziativa, insieme ai vertici di EUR SpA e all’architetto Massimiliano Fuksas, interviene il Sindaco di Roma Gianni Alemanno.
Per seguire lo stato dei lavori ci sono delle webcam  http://www.romaeur.it/webcam/
Cipiaceva soprattutto sottolineare che dopo due anni il Sindaco Alemanno non trova altro da fare che correre appresso alle cose fatte dalla precedente giunta che per quanto criticabile qualche minimo segno di vita lo dava… questi invece si sono distinti solo per i guai giudiziari seguiti ai Mondiali di Nuoto o a quelli legati all’avere nominato un nazista come Andrini con la sua storia di aggressioni violentissime a fare l’amministratore dell’AMA per poi doverlo rimuovere qualche mese dopo per l’emergere di nuovi scandali.
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MA LE OPERE PER LA VIABILITÀ DELL’EUR SI FARANNO?

Filed Under (EUR, strade) by luca on 18-03-2009

tratto da: http://www.urloweb.com/municipi/municipio-xii/1033-ma-le-opere-per-la-viabilita-delleur-si-faranno-.html

E mentre si dà il via alla Scatola di Piano, ci si interroga sulla sospensione degli interventi per la mobilità.
La Scatola di Piano prende il via, dopo mille incertezze e modifiche più o meno opinabili, sotto un cielo di polemiche. A quanto pare tutte le opere infrastrutturali, realizzabili anche grazie agli oneri concessori derivanti dalla realizzazione della stessa, a sostegno del quartiere, e soprattutto del Nuovo Centro Congressi, sono sfumate dal bilancio comunale. “Dopo un anno di tira e molla si è deciso che le Torri dell’ex Ministero delle Finanze possono essere demolite per realizzare il progetto di Renzo Piano – dichiara Andrea Santoro, consigliere PD ed ex Assessore all’Urbanistica del Municipio XII – Quel progetto sviluppava 18 milioni di euro di oneri concessori da utilizzare per la viabilità dell’EUR, iscritti nel bilancio del Municipio XII dello scorso anno. Oggi veniamo a scoprire che nè Alemanno, né Calzetta dicono nulla su queste infrastrutture e la cosa più grave è che sono state tolte dallo stesso bilancio comunale. Erano previsti i sottopassi della Colombo con via dell’Umanesimo e viale Europa, che dovevano essere finanziati dagli oneri concessori (8 milioni) derivanti dall’Albergo dei Congressi. Inoltre l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune, Fabrizio Ghera, ha detto che il Ponte dei Congressi (che avrebbe dovuto collegare la Magliana all’Eur, e quindi la Roma Fiumicino e l’aeroporto al Centro Congressi), non si farà più, ed era un’opera che aspettavamo da vent’anni. Ci saranno quindi trasformazioni urbanistiche impattanti sull’Eur (ricordiamo anche l’Acquario e la Formula Uno, oltre al Centro Congressi) senza alcun intervento sulla mobilità. Se a questo ci aggiungiamo la scelta di cancellare il corridoio della mobilità Eur- Tor de’ Cenci sull’asse pontino, i cittadini devono sapere che da qui a cinque anni non vivranno più all’interno del quartiere. Il Municipio XII – continua Santoro – non ha detto nulla e non dirà nulla. Nel giro di poche settimane sono stati cancellati 76 milioni di euro nel Municipio XII che sono stati messi nel bilancio del Comune di Roma, XII dipartimento, Assessorato ai Lavori Pubblici alla voce “manutenzione viabilità intermunicipale”, cioè verranno “spalmati” per opere su tutta la città. Un vero e proprio scippo. Va bene utilizzare risorse per tutta la città ma così l’Eur rischia di scoppiare”.

Su questi punti la maggioranza replica. Maurizio Cuoci, Vicepresidente del Municipio XII afferma che “le opere non sono state cancellate completamente. Non sono iscritte nel bilancio di quest’anno, ma potrebbero essere prese in considerazione nei prossimi. Non si può dire che gli oneri concessori provenienti dalla Scatola di Renzo Piano verranno “spalmati” per tutta Roma. È ancora tutto in atto, ma il Municipio XII, se si stesse verificando una cosa del genere, se ne lamenterebbe perché vogliamo che vengano create delle infrastrutture con gli oneri concessori. Su quali investire, poi, è un discorso ancora aperto”.

Quindi ci sarà bisogno di uno studio migliore sulle opere da realizzare a sostegno della mobilità, e che potrebbero anche non essere quelle precedentemente indicate. È ancora tutto da vedere, come ci spiega Massimiliano De Iuliis, Capogruppo PdL del Municipio XII: “La valutazione che stiamo facendo è quella di un’analisi complessiva su tutto il quadrante (Eur, Castellaccio e Laurentino in particolare), vedere a quanto ammontano gli oneri concessori e capire bene quali sono le priorità relative alla mobilità. Ragionando per singoli comparti, invece, si rischia di spostare il traffico semplicemente al semaforo successivo. Per quanto riguarda gli oneri concessori, stiamo cercando di “intercettarli” per investirli sul territorio. Vogliamo cambiare rotta su una prassi che vedeva  nel XII Municipio una sorta di fabbrica di oneri che il Comune poi spendeva”.
Insomma, queste opere si potranno fare solo dopo un’attenta valutazione, anche economica, come aggiunge Marco Di Cosimo, Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Roma: “Non siamo sicuri della realizzazione di queste infrastrutture, perché venivano inserite senza una verifica delle possibilità economiche del Comune”. E se il PD ha lanciato il sasso sulla questione, c’è chi, tra i cittadini, afferma che una rivisitazione delle opere da fare non è sbagliata. “Queste opere non sono idonee a risolvere il problema della mobilità dell’Eur – afferma l’Ing. Paolo Ercolani – perché agevolano l’ingresso nel quartiere di maggior traffico veicolare.  Esistono soluzioni alternative come il prolungamento della linea B della Metropolitana fino al G.R.A., il potenziamento della linea ferroviaria Roma – Lido e la Metropolitana leggera (o, quanto meno, un sistema di trasporto veloce che connetta il Business District al suo interno e lo stesso Business District con l’Aeroporto e con la città).

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Velodromo: ecco le prove dell’amianto killer

Filed Under (EUR) by admin on 06-02-2009

In una lettera la ditta che l´ha demolito rivela di averne trovato una gran quantità. È la conferma della denuncia dell´accademico dei Lincei, Annibale Mottana
di Carlo Alberto Bucci (Repubblica)

Il 24 luglio, alle ore17.50, 1800 cariche di tritolo hanno mandato in polvere il Velodromo dell´Eur, sprigionando una nube che ha invaso i palazzi circostanti per alcuni giorni. Ma gli artificieri, gli abitanti del quartiere, i vigili urbani del XII gruppo che presidiarono la zona, i bambini del nido di viale Egeo che in quei giorni andavano a scuola e in giardino per il campo estivo, non sapevano che stava per esplodere una bomba ecologica. Perché l´impianto costruito per le Olimpiadi del 1960 conteneva al momento dell´esplosione molto amianto: il materiale che può provocare il cancro ai polmoni, e non importa – ha sentenziato la Cassazione il 28 novembre 2008 – quanto se ne sia inalato o quanto è stata lunga l´esposizione alla polvere killer.

La conferma dell´allarme lanciato ieri dall´accademico dei Lincei Annibale Mottana, viene dal carteggio intercorso tra la ditta incaricata dello smaltimento del rudere, la Eur spa (proprietaria dell´edificio) e la Asl RMC. È stato proprio chiedendo all´azienda sanitaria di accedere agli atti, che il consigliere del XII Municipio, Matilde Spataro, dei Verdi, si è vista consegnare la lettera datata 22 settembre 2008 nella quale la ditta rivela di aver trovato due tubi di «cemento-amianto» della lunghezza di 25 metri l´uno. È veleno puro, che viene portato via con tutte le cautele. E sono 2000 i litri smaltiti negli impianti autorizzati alla data 29 novembre 2009, come testimonia la lettera attraverso cui l´azienda incaricata produce una mappa con segnati i 7 punti dove è stato trovato l´amianto. Ma nella stessa informativa all´Asl i tecnici ammettono: c´è ancora da cercare nella parte orientale del rudere. «Sono andati avanti a tentoni, capite?», commenta Matilde Spadaro. «Ma quando facevano saltare in aria l´edificio avevano una relazione degli anni Sessanta? Sapevano cosa e dove è stato costruito con l´amianto?».

L´amianto è il pericolo «che noi cittadini temevamo e per questo abbiamo fatto esposti il 13 e il 20 agosto, senza avere risposte, o quasi» spiega Manlio Pasqualini. È l´amianto che l´Eur spa (società per il 90% del ministero delle Finanze, per il restante del Comune) ha sempre detto di aver tolto prima che la dinamite distruggesse il capolavoro progettato da Cesare Ligini: «Al momento della demolizione, il Velodromo – si legge nel sito della società – era privo di ogni traccia di amianto. Due anni fa, infatti, la proprietà aveva proceduto ad eliminarne ogni traccia presente all´interno dell´impianto provvedendo ad un collaudo finale della bonifica effettuata». La società Eur «si riferisce alla bonifica, nel 2006, della centrale termica dell´impianto. Ma evidentemente di amianto ce ne era ancora. Un po´ ovunque» spiega l´avvocato Giuseppe Dante, il cui studio, in viale del Ciclismo, si affaccia proprio sulla montagna di detriti che ogni giorno le ruspe (mercoledì ce ne erano quattro) portano via. Gli operai lavorano senza protezione. Ma l´amianto è stato tolto del tutto?

Il 9 gennaio 2009 la ditta di smaltimento scrive alla Asl e all´Eur spa che «durante tali attività di bonifica sono state rinvenute alcune tubazioni in cemento-amianto murate all´interno della soletta del camminamento del tunnel con entrata lato via della Tecnica». Rimosso l´amianto, la bocca del tunnel è stata interrata. «Mi vengono i brividi – dice Cristina Lattanzi, del comitato Salute e ambiente Eur – se penso che quel tunnel portava agli spogliatoi demoliti nel 2006. Ma quelli, li avevano bonificati?».
(06 febbraio 2009)

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Velodromo dell’EUR per ora solo macerie

Filed Under (architettura, EUR, velodromo) by luca on 10-12-2008

Per ora hanno realizzato una vergognosa demolizione illegale minando tutto e poi facendolo saltare per motivi di sicurezza dato che era ormai pieno di esplosivo… demolendo un’opera gemella dello Stadio Olimpico (vergognosamente deturpato anche quello per Italia ’90), malgrado ricorsi, proteste ecc. il partito della demolizione ha ottenuto un altro sacrificio.

Ora arriva qualche notizia, anche del Velodromino del Laurentino presentato un’anno fa da Foschi (PD) al XII Municipio ma di cui non si è più saputo nulla… forza sono solo 30 anni che avete costruito il Laurentino 38 potete anche spendere qualche euro per un centro sportivo decente.

tratto da: http://www.06blog.it/post/4355/ex-velodromo-tempi

Entro il 2009 sarà indetta la gara per realizzare la Città dell’Acqua al posto dell’ex velodromo dell’Eur. Nello stesso anno, con un po’ di fortuna, potrebbero anche iniziare i lavori. Novità in arrivo per l’ex velodromo di Roma, abbattuto mesi fa con il tritolo. La Città dell’Acqua che sorgerà al suo posto, infatti, potrebbe concretizzarsi prima di quanto sperato.

“Per l’inizio dei lavori aspettiamo il Tar – ha spiegato il presidente di Eur Spa Paolo Cuccia – Siamo in attesa di un pronunciamento sul contrasto tra le due sovrintendenze in merito alla competenza dell’area. Spero che la questione si sblocchi a inizio anno ma entro il 2009 andremo sicuramente alla gara”.

Il progetto della Città dell’acqua, ve lo ricordiamo: “Al posto del vecchio velodromo – ha spiegato lo stesso Cuccia – sorgerà un complesso polifunzionale di terme moderne, il cui progetto riprende le linee del velodromo abbattuto. Sulla stessa area, però, verranno costruiti anche un asilo nido, una scuola media, oggi assente all’Eur, un centro di riabilitazione motoria visto che a Roma non esiste, un centro anziani e la pista ciclabile che si collegherà a quella della Magliana. Al Laurentino, invece, nascerà il nuovo velodromino”.

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L’ingorgo si sposta, ma il problema resta

Filed Under (EUR, pontina, strade) by admin on 01-10-2008

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Di seguito un articolo del Messaggero dove si glorifica la costruzione di uno svincolo sulla Colombo all’altezza di Via Oceano Atlantico/Pacifico.

In realtà il traffico si fermerà comunque al semaforo successivo Palaeur… ma che importa… meglio non ragionare su una mobilità alternativa più razionale treni, metro, bus, bici… macchè si continuano a costruire mega-parcheggi, mega-svincoli, mega-centricommerciali anche se chi ha ancora un minimo di razionalità sa che non può nenache avvicinarsi al centro in auto o ad un centro commerciale in orari di punta senza prevedere almeno un’ora di ricerche di parcheggio.

Ma si continua così, poi del resto questo dello svincolo degli oceani è anche un progetto della precedente amministrazione… che dire voti uno o voti l’altro sempre qui stiamo non c’è visione si guarda solo ad una spanna dal proprio naso senza minimo coraggio. Il ragionamento è accontentiamo gli automobilisti sono la maggioranza dei nostri elettori e loro vogliono andare ovunque, sempre con la loro macchina, accontentiamoli.

La città però continua così a svilupparsi come una metastasi nutrita da un flusso continuo di veicoli motorizzati privati, morendo ogni giorno di più.

Svincolo degli Oceani, e l’ingorgo non c’è più:
allenterà la pressione del traffico sulla Colombo

L'incrocio come sarà dopo la costruzione dello svincolo

ROMA (28 settembre) – È una piccola grande opera, di quelle che a volte cambiano la vita alla gente senza costare quanto un Ponte di Messina. Si inserirà tra via Cristoforo Colombo, viale dell’Oceano Pacifico, viale dell’Oceano Atlantico. E si chiamerà, appunto, svincolo degli Oceani. Siamo a Roma Sud, zona Eur. Flussi-auto difficili da calcolare. Una delle principali porte per chi entra o esce da Roma in direzione Ostia, Grande Raccordo Anulare, Pontina, Latina e via accelerando.

C’è già il via libera della prima conferenza di servizi alla quale hanno partecipato in tanti: Atac, Acea, i Dipartimenti VI, VII, XII e il XII municipio, Risorse per Roma, Fastweb, Telecom, RomaMetropolitane. «È un’opera necessaria, si sarebbe dovuta fare già da qualche anno – spiega Pasquale Calzetta, (Pdl) da pochi mesi presidente del XII Municipio – ma ora faremo di tutto per rimuovere le ultime difficoltà e accelerare i tempi». Costerà 8 milioni di euro. Servirà ad allentare la pressione in un punto cruciale per la viabilità cittadina e per i pendolari.

Attualmente l’incrocio è regolato da un semaforo a tre fasi con un ciclo massimo di 130 secondi. Quanto basta per attirare una folla di venditori tipo suk: di fiori, giornali, lavavetri, acrobati e mendicanti. Nelle ore di punta al mattino, dalle 7,30 alle 9,30, si formano coda in direzione Roma. La sera la situazione è identica, ma in senso invertito. Inoltre, in base alle interviste raccolte nella fase preliminare si è appurato che il 29% dei veicoli fermi all’attestamento di via Cristoforo Colombo in direzione Roma, sarebbero interessati a effettuare la svolta a sinistra su via dell’Oceano Pacifico oggi non consentita.

Verranno realizzati due sottovia sotto la Colombo con le relative rampe di salita. In questo modo resterà la viabilità di superficie ma si alleggerirà in modo significativo l’incrocio collegando i due settori Est e Ovest oggi separati dal semaforo.

«Per realizzarlo – riprende Calzetta – ci vorranno dai 18 ai 24 mesi. Se a dicembre, come credo e spero, riusciremo a bandire la gara internazionale, i lavori potranno iniziare tra meno di un anno».

Vuol dire fine lavori entro il 2011. Ma se i risultati saranno gli stessi ottenuti con lo svincolo del Tintoretto, un’opera che ha “stappato” due quartieri limitrofi, sarà meno dura sopportare i disagi per il cantiere (che non saranno pochi, perché la viabilità alternativa dovrà fare i conti con varie interconnessioni).

È un incrocio in servizio permanente 24 ore su 24 viene viene percorso da migliaia di pendolari. senza dire che le criticità coincidono regolarmente con gli eventi in programma al Palalottomatica. Partite di basket, concerti, meeting, tutto fa brodo per trasformarsi in ingorgo. Il nuovo svincolo degli Oceani avrà influssi benefici per il Castellaccio e per il traffico in uscita e in entrata dal centro commerciale “Roma 2”, inaugurato l’estate scorsa.

L’inserimento della galleria avrà effetti a cascata anche per il traffico su via dell’Umanesimo e su viale Europa. in attesa che veda la luce l’altro corridoio, il trasporto pubblico Eur-Tor de’ Cenci, un progetto ancora in via di definizione, come del resto il filobus Eur-Tor de’ Cenci-Laurentino-Tor Pagnotta-Trigoria(e martedì prossimo ci sarà un consiglio straordinario al XII municipio alla presenza dell’assessore Sergio Marchi per illustrare gli ultimi importanti sviluppi). Nei prossimi giorni sono previste altre riunioni per definire le questioni ancora in sospeso e che riguardano il sottopasso: gli espropri di alcune aree limitrofe, lo spostamento dei due distributori di benzina, la ricollocazione di un’area espositiva per macchine d’epoca e per le verifiche dei sondaggi archeologi.
C.Mar.

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Eur, via alla “Casa di vetro” di Renzo Piano

Filed Under (architettura, EUR) by admin on 17-04-2008

Una notizia tratta da www.romauno.tv

15/04/2008 ore 09:40
CRONACA

Torri Finanze EUR Al posto delle torri dell’Eur, di viale Europa, nascerà un edificio di vetro a forma di c con all’interno un giardino grande come un campo da calcio, una serra e un parco botanico. E’ stata approvata la delibera per la realizzazione del progetto di renzo piano per la costruzione di un nuovo gruppo di edifici che nasceranno al posto delle torri che ospitavano il ministero delle finanze. In realtà i lavori che anticipano la demolizione gia’ erano partiti da alcuni mesi, da qui la polemica visto che la delibera che dava l’ok ancora non era stata approvata. E c’è voluto il commissario

Mario Morcone, con i poteri del consiglio, per dare il via ai lavori del nuovo complesso che ospitera’ anche un moderno centro residenziale, ufficio e negozi di pregio e con le parti di cristallo che la sera si illumineranno. L’edificio sarà ecocompatibile e sara’ alto 10 piani anziché i 17 delle torri, sarà riscaldato da pannelli solari e sorgera’ proprio a fianco della “nuvola di Fuksas”, il nuovo centro centro congressi gia’ in costruzione. Il prossimo passo sarà la demolizione, ci pensera’ una gigantesca gru ad abbattere le torri di viale Europa.

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Immagini del cantiere della Nuvola di Fuksas

Filed Under (architettura, EUR, nuvola di Fuksas) by admin on 15-04-2008

Pubblichiamo qualche immagine del cantiere della Nuvola di Fuksas, opera architettonica destinata a diventare l’ ennesima vetrina di questa città dello spettacolo. 200 milioni di euro, milione più milione meno, la cifra stanziata per il futuro centro congressi che verrà ospitato all’ interno della strutttura. Seguiranno approfondimenti e dettagli…

Per vedere tutte le immagini clicca sulla foto qui sotto…

Nuvola di Fuksas cantiere
vedi la galleria

Questa qua sotto è invece un’ immagine della Nuvola una volta realizzata…

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