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Info-Territorio è un momento di sintesi e di raccolta di informazioni del gruppo che si interessa a queste tematiche dentro ad L38 Squat il Centro Sociale che sta sul sesto ponte del Laurentino 38.

Laurentino 38: non “oltre i ponti”, ma dentro il quartiere

Filed Under (laurentino) by luca on 02-10-2010

Durante questa estate Alemanno ha esternato pubblicamente le sue idee rispetto alle periferie di Roma: demolizioni senza soluzione di continuità. Un ritornello che ha riguardato Corviale prima, i ponti del Laurentino poi e in un crescendo trionfale la demolizione di tutta Tor Bella Monaca, che,  finalmente, gli ha fatto guadagnare le tanto agognate prime pagine dei giornali nazionali.

Nel particolare del Laurentino 38 il duo Alemanno-Calzetta (l’invisibile presidente del XII Municipio) si sta rendendo protagonista di un’operazione speculativa e meramente d’immagine. Sentiamo parlare del progetto “Laurentino oltre i ponti”, tanto “oltre i ponti” che infatti prevede la realizzazione di una piazza (reclamizzata come “grande quanto Piazza del Popolo” ) non al Laurentino 38, ma a Tor Pagnotta, parecchio lontano dal Laurentino se la vogliamo pensare come “piazza del quartiere” (dal sesto ponte sono 3km… più che per arrivare alla stazione Metro della Laurentina di Piazzale Douhet).

Insomma, a parole viene presentato dai vari rappresentanti istituzionali come un progetto di cui beneficerà il quartiere, la realtà è un altra: i principali interventi verranno realizzati al di fuori dell’anello stradale che congiunge i ponti (via Ignazio Silone, gestita dall’ATER/Ex IACP) con quella delle case acquisite attraverso le cooperative (Via Sapori- Via Marinetti) e, di fatto,  il quartiere continuerà a rimanere ancora più isolato.
Al Laurentino 38 già ci sono pochi servizi, alcuni di questi, come la sede del municipio e gli uffici tecnici, li vogliono addirittura spostare a Tor Pagnotta, creando così ulteriore isolamento e disagio a chi finora ne ha usufruito.
Pensiamo quindi che, dietro i tanti bei discorsi ed i dépliant patinati, si celi la solita classe politica asservita alle lobby dei palazzinari e del cemento.

I progetti già realizzati, come l’abbattimento degli ultimi tre ponti e l’inaugurazione del sottopasso di Via Levi annunciati come “la rottura dell’isolamento” in cui versa il quartiere, hanno in realtà determinato solamente un incremento del traffico di attraversamento dalla pontina/colombo verso laurentina/ardeatina con automobili che sfrecciano ad alta velocità e che hanno creato pericolo e inquinamento non certo la rottura dall’isolamento!

Per favorire gli interessi speculativi dei costruttori si realizza una città che non prevede assolutamente la costruzione di case popolari e mentre si fanno progetti lontani da questo quartiere, non si affrontano minimamente i problemi che riguardano gli abitanti come la decennale mancanza dell’ufficio postale o della biblioteca, solo per dirne un paio.

A migliaia di coloro che hanno preso casa nel quartiere attraverso le cooperative vengono imposti esosi impegni finanziari per la questione del diritto di superficie, senza avere la certezza che gli importi indicati siano realmente dovuti e senza avere trasparenza nella determinazione degli stessi. Sebbene Alemanno  durante la campagna elettorale, per ottenere semplicemente consenso, si era dichiarato contrario al pagamento e ne aveva promesso l’azzeramento, ora ne esige il pagamento con addirittura una maggiorazione.

A livello più ampio la pianificazione della città da parte di chi la governa prevede il riassetto dei Municipi: nei prossimi due anni il XII sarà in parte accorpato all’XI, mentre la zona dell’EUR sarà compresa nel XIII. Quindi si sta progettando una sede di un municipio che in realtà entro il 2013 secondo la legge su Roma Capitale, che li ridisegna da 19 a 15, non esisterà più.

Si parla solo e sempre di degrado e di ghetto quando si parla di Laurentino e perlopiù vengono proposte soluzioni populiste come la demolizione degli edifici ponte e mai cercando di incidere nella questione sociale di chi abita in questo quartiere, della questione dell’enorme abbandono scolastico, del welfare state sostanzialmente affidato alla criminalità, del fatto che il percorso comune a non pochi giovani del quartiere spesso si può sintetizzare in abbandono scolastico / microcriminalità / carcere.
Le soluzioni per migliorare la situazione in questo quadrante della città non sono semplici e non sono adatte ad essere utilizzate in microspot televisivi. Occorre lavorare nel territorio e nel quartiere 365 giorni l’anno, cercando di sostenere le iniziative autogestite che in trent’anni di abbandono da parte dello stato gli abitanti del quartiere sono riusciti a costruire. Tutto questo è già difficile, ma diventa impossibile se dobbiamo seguire il sindaco Alemanno e le sue farneticanti dichiarazioni condite della sua solita retorica fascista, per cui la struttura di molti quartieri di periferia, tra cui il Laurentino 38,  sia l’espressione di un’architettura di ispirazione “sovietica” e “marxista” e quindi, secondo lui, da demolire.
D’altronde cosa ci si può aspettare da un personaggio come lui, capace di affidare  la presidenza di AMA Servizi Ambientali all’ex naziskin Stefano Andrini, responsabile di un tentato omicidio  avvenuto nel 1989 e poi resosi latitante in Svezia? Lo stesso Andrini che si è dovuto poi dimettere qualche mese fa perché coinvolto una grave inchiesta che lo vedeva implicato insieme ad altri vecchi e pericolosi neo-fascisti ed esponenti della ‘ndrangheta. Per non parlare di altri personaggi al governo di Roma e del Lazio, come l’ Assessora alle Politiche Educative del XII Municipio, Gemma Gesualdi del PdL, che come biglietto d’auguri di Natale del XII Municipio ha inviato una macabra cartolina con l’immagine del Duce nell’atto di dichiarare l’entrata in guerra dell’Italia. Oppure di chi ha fatto della guerra fra poveri la chiave della sua attività tipo quel Teodoro Buontempo, anche lui fascista di vecchia data, Assessore alla Casa e alla Tutela dei Consumatori nella giunta regionale del Lazio guidata dalla Polverini, come dimenticarsi la sua presenza allo stadio tra i saluti fascisti durante la campagna elettorale.

Ma sin da quando nel 1980 si sono cominciati ad insediare i primi abitanti, all’interno del quartiere sono state le pratiche di sostegno reciproco tra la gente a costituire una risorsa, oltre la presenza di varie realtà, dal basso e autogestite, che hanno cercato di intervenire andando a modificare gli spazi circostanti e creando concrete opportunità per chi al Laurentino 38 ci vive.
Oggi sentire parlare, ancora una volta, di abbattimento di altri due ponti, il 5° ed il 6° rappresenta l’ennesima buffonata che propongono i politicanti al potere. E’ evidente in queste esternazioni la distanza dei politici dalla realtà e dai bisogni di questo quartiere.
Al quinto e sesto ponte ci sono occupazioni a scopo abitativo di numerosi nuclei familiari. Le famiglie occupanti dei ponti devono passare da 20 anni di emergenza abitativa dell’occupazione all’assegnazione di una casa popolare e non come è avvenuto per i nuclei familiari che risiedevano nei ponti già abbattuti, a soluzioni precarie in residence, istituti religiosi, convitti o simili, situazioni temporanee che hanno spinto queste persone a gesti di disperazione.

Sul sesto ponte, da molti anni, c’è una ricca vita sociale e non il degrado come vorrebbero i soliti luoghi comuni sul Laurentino38.  Al sesto ponte ci siamo anche noi il L38 Squat/Laurentinokkupato (il Centro Sociale del sesto ponte) dove dal 1991 dei giovani del quartiere si sono auto-organizzati, e senza nessun finanziamento da parte dei privati, dei partiti o dello stato hanno riempito di attività, culturali, sociali e politiche uno dei “famosi” ponti di questo quartiere rompendone di fatto l’isolamento. Ci lottiamo, viviamo e lavoriamo al miglioramento da circa 20 anni e vogliamo restare qui. In questi anni quel che è venuto fuori è un ponte del Laurentino, sostanzialmente autogestito, mantenuto e migliorato dalle persone che ci vivono e che lo frequentano quotidianamente.
Purtroppo Municipio e Comune, proprio a causa della loro incapacità di leggere e comprendere fenomeni reali di autogestione dal basso, o piuttosto temendoli fortemente, vogliono ridurre tutto a degrado, che come tale deve solo essere “abbattuto”. Proprio in questo contesto in cui viene proposto l’abbattimento del sesto ponte, quest’esperienza non può essere additata come degrado…è anzi un modello estremamente riproducibile di autorganizzazione, sicuramente più difficile e impegnativo della demolizione/speculazione, ma comunque applicabile anche agli altri ponti.

Scarica il volantino in PDF

Laurentino

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Mostra fotografica L38 di Luca Ferrari

Filed Under (laurentino) by luca on 01-10-2010

La mostra non l’ho ancora vista ma le foto sembrano belle

Foto Laurentino 38 di Luca Ferrari

L38

A cura di Tiziana Faraoni e Daniele Zendroni

Ho iniziato il racconto del Laurentino 38, un quartiere periferico a Sud di Roma, nell’Agosto del 2009 grazie ad Armando un uomo anziano ex “puggile , campione der monno delle forze armate” e padrone di una baracca su un prato di fronte al complesso delle case popolari.
Ho passato settimane alla baracca fino ad incontrare Massimo detto “er pantera”. Massimo gestisce un bar che tutti chiamano “bisca”, abusivo, frequentato da ciurmaglia umana in cerca di sballo, compagnia e affetto. Si parla di carcere, di famiglie distrutte, racconti veri ed immaginari, pettegolezzi di quartiere, “damme na grappa”, “mi fijo è carcerato” “a me me l’hanno ammazzato”, “quello s’è suicidato” e “tizzio, caio e mbroio”. C’è chi barcolla e chi ha gli occhi rossi e bagnati dalla droga, chi urla, chi ride e chi gioca a stecca, ogni tanto una rissa, “Aoh! te spanzo”, e le prese per il culo… e la cocaina (“namo a pija ‘n pezzo”), ossessivamente presente… sempre, nella tasca, nella mente e nel sangue. C’è anche l’eroina, ma “quella è da sfigati”. E poi le storie di mala, il mito “der canaro” , la Banda della Magliana , “er Sicilia”, Claudio Sicilia, “er pentito quello morto ammazzato” che controllava la zona, c’è chi lo ha conosciuto e chi millanta improbabili associazioni a delinquere. Passano i mesi e prendo confidenza con il loro linguaggio che non è semplicemente un dialetto volgarizzato ma un universo logico e dissociato di cio che è bene e di cio che è male. Accolto nella loro intima solitudine ascolto gli sfoghi repressi, urlati e strozzati, unici, irripetibili, sorprendenti e tragici, a volte grotteschi, gli sfoghi e i silenzi di residui di anime schiacciate da una densa e costante claustrofobica ansia.

La mostra è prodotta dall’agenzia Prospekt

articolo tratto da: http://www.fotoleggendo.it/ita/mostra_ferrari.htm dove si trovano anche altre foto

mostra presso:

ISA – ISTITUTO SUPERIORE ANTINCENDI

Via del Commercio, 13 – 00154 Roma
Centralino: 06.570641-2-3
FAX 06.57064269

Inaugurazione Mostre: 8 ottobre 2010  ore 18:00 (fino al 23)

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Inaugurata Piazza Elsa Morante… anzi NO

Filed Under (architettura, laurentino) by luca on 24-09-2010

piazza elsa morante laurentino 38 RomaLunedì 20 settembre 2010 avrebbe dovuto essere inaugurata la struttura (emeroteca, teatro ecc.) di Piazza Elsa Morante e in occasione dei 140 anni dell’anniversario di Roma capitale d’Italia sarebbe dovuto passare anche il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e quindi il sindaco e tutta la corte. Invece erano impegnati nei fumerali di stato di un soldato morto in Afghanistan e non sono venuti.

Era stata comunque invitata la popolazione giunta a vedere l’inaugurazione in grande stile di Alemanno.

In realtà si tratta del compimento di un opera progettata e realizzata anche con la partecipazione degli abitanti attraverso il Laboratorio Territoriale di Quartiere, finanziata dalla precedente amministrazione e terminata sotto la giunta Alemanno (grazie sempre alle dimissioni di Veltroni da Sindaco di Roma nel febbraio 2008 per andare a perdere le elezioni nazionali col neonato PD ed iniziare una serie di sconfitte che coadiuvato dai casini fatti da Marrazzo hanno consegnato Roma ai fascisti in doppiopetto).

La popolazione del Laurentino ha comunque risposto partecipando alla inaugurazione, anche perchè da queste parti non c’è nulla e questo centro culturale era indispensabile anche se arriva a 30 anni dall’insediamento degli abitanti nel quartiere.

Gli amministratori rappresentati dal presidente del Municipio XII Calzetta hanno fatto i soliti discorsi di rito e poi dato spazio a quello che per loro è l’unico intrattenimanto che si può dare al popolo… panini con la porchetta e stornelli romani.

Ora quello che si gioca su Piazza Elsa Morante è la questione della gestione di questo centro culturale. Se viene lasciato amministrare in modo clientelare avremo il solito magna magna e poi il decadimento e la struttura della chiusura, oppure iniziative “culturali” che non vanno oltre gli stornelli, i neomeolidici, la porchetta, le miss, i ragazzini di amici, i tronisti e qualche figurante vestito da gladiatore (questo sostanzialmente è quello che Alemanno e la Polverini stanno offrendo alla città).

Occorre vigilare a che ciò non accada e che questa struttura costruita con i soldi degli abitanti (non di Almenno e nemmeno di Veltroni) sia gestita comunque in modo partecipato dagli abitanti o da qualche struttura autorevole e insospettabile di essere clientelare o lottizata, se in questo paese ne esiste qualcuna.

Comunque indietro tutta non era una inaugurazione è ancora tutto da finire e da gestire Calzetta dice che forse se ne riparla a novembre, fine novembre… forse.

Alla sera si sono chiusi i cancelli e tutti fuori, il quartiere ci ha guadagnato qualche potatura e un po di asfalto nuovo per le strade che avrebbe dovuto percorrere il Presidente. Questo malcostume italiano di ripulire tutto per le visite ufficiali è incredibile da proprio la misura di quanto poi della popolazione residente non gliene freghi davvero niente a nessuno.

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Alemanno hai ridotto il Laurentino a una discarica

Filed Under (laurentino) by admin on 22-09-2010

volantino su AMA

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Corridoio Eur Laurentina-Tor Pagnotta-Trigoria

Filed Under (ciclabili, laurentino, strade) by luca on 23-06-2010

Inizio lavori lunedì 7 giugno 2010

Ne uscirà fuori a quanto pare anche una ciclabile che collegherà la Metro Laurentina e Viale dell’Umanesimo (ang. Via Laurentina).

VOLANTINO via Laurentina PDF

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Cartelloni pubblicitari ovunque

Filed Under (XII Municipio) by admin on 03-06-2010

Roma è una città il cui orizzonte è funestato da migliaia di cartelloni pubblicitari (abusivi e non) che degradano il paesaggio. In compenso ad esempio al Laurentino 38 non c’è nemmeno una bacheca pubblica dove poter affigere locandine o manifesti e così si attacchina sui muri.

Il grosso del degrado è dato però dai cartelloni che sorgono ovunque e che ormai diventano sempre piu’ colossali come quelli a Via Marinetti.

In questo sito c’è una rassegna di cartelloni del XII Municipio http://www.cartellopoli.com/search/label/XII%20Municipio

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Nuvola di Fuksas 2 anni dopo

Filed Under (architettura, EUR) by luca on 18-05-2010

Già eravamo stati a visitare il cantiere della “Nuvola di Fuksas” (Viale Europa ang. Via Cristoforo Colombo) nell’aprile 2008 http://www.tmcrew.org/laurentinokkupato/info/?p=75 Nel vuoto pneumatico della giunta Alemanno e di quello ancora più spinto della giunta Calzetta alla guida del XII municipio il sindaco con la celtica al collo che faceva proclami di spazzare via l’urbanistica marxista, sovietica ecc. da questa città… lo abbiamo ritrovato invece a brindare con l’architetto (senza dubbio marxista) Massimiliano Fuksas per l’evento del sollevamento della copertura della teca della “nuvola”

nota celebrativa tratta da http://www.romaeur.it/index.php?id=852

Roma 14 maggio 2010 – Si è iniziato a lavorare dalle prime ore di questa mattina per la copertura della Teca del Nuovo Centro Congressi in costruzione all’Eur, progettato dall’architetto Massimiliano Fuksas.
Si tratta di un’opera dall’eccezionale valore artistico, caratterizzata da soluzioni innovative e realizzata con materiali tecnologicamente avanzati di produzione italiana.
La copertura della Teca sarà spettacolare perché verrà montata utilizzando il sistema del sollevamento dal basso e, viste le notevoli dimensioni della copertura, (12mila metri quadrati), si è deciso di assemblare e sollevare la struttura in tre fasi successive.
Il primo modulo dal peso di 1.200 tonnellate inizia la sua salita fino a quota 34 metri VENERDI 14 maggio e, per l’occasione, il Presidente di EUR SpA Pierluigi Borghini e l’Amministratore delegato Riccardo Mancini, alle ore 12 aprono il cantiere ai cittadini e ai giornalisti per assistere al montaggio, che terminerà in serata.
All’iniziativa, insieme ai vertici di EUR SpA e all’architetto Massimiliano Fuksas, interviene il Sindaco di Roma Gianni Alemanno.
Per seguire lo stato dei lavori ci sono delle webcam  http://www.romaeur.it/webcam/
Cipiaceva soprattutto sottolineare che dopo due anni il Sindaco Alemanno non trova altro da fare che correre appresso alle cose fatte dalla precedente giunta che per quanto criticabile qualche minimo segno di vita lo dava… questi invece si sono distinti solo per i guai giudiziari seguiti ai Mondiali di Nuoto o a quelli legati all’avere nominato un nazista come Andrini con la sua storia di aggressioni violentissime a fare l’amministratore dell’AMA per poi doverlo rimuovere qualche mese dopo per l’emergere di nuovi scandali.
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Casali di San Sisto

Filed Under (laurentino) by luca on 17-05-2010

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p19-01-09_12451Per anni sono stati una carrozzeria, poi ne e’ stata sempre impediata la rappropriazione da parte degli ambitanti per realizzarne un centro civico o qualcosa di simile.

In teoria dovrebbero ospitare un Museo che raccolga i ritrovamenti dell’ampia area archeologica circostante ma in realtà sono ormai anni e anni che questi casali sono in stato di abbandono gravissimo e si stanno sgretolando.

Si sta seguendo la logica usata per il Casale Massima (Via Celine) che finche alla fine degli anni 80 era occupato dal Centro Sociale Autogestito era mira e desiderio di tutte le associazioni e di tutti i consiglieri circoscrizionali, poi terminata l’occupazione è invece rimasto abbandonato fino alla situazione in cui si trova oggi pericolante e con il tetto crollato.

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Incontro con il ‘Coordinamento territoriale STOP I-60’

Filed Under (grotta perfetta) by luca on 02-04-2009

tratto da: http://www.abitarearoma.net/index.php?doc=articolo&id_articolo=12460


I portavoce del Comitato: i residenti si uniscano a noi per non permettere la realizzazione di uno dei più pericolosi piani edilizi degli ultimi 30 anni


di Mauro Carbonaro – 01/04/2009

Incontro con il 'Coordinamento territoriale STOP I-60'

Alla luce delle recente bocciatura del Piano Regolatore di Roma da parte del Tar del Lazio, abbiamo incontrato lo scorso 26 marzo i membri del “Coordinamento territoriale STOP I-60”, per ascoltare le loro valutazioni sul progetto, le loro ragioni, all’indomani dell’inizio degli scavi archeologici nell’area di via Grotta Perfetta.“Il coordinamento STOP I-60 nasce nel giugno del 2008, con l’obiettivo di contrastare l’intervento urbanistico I-60, nell’ area tra via Grottaperfetta, via Berto e via Ballarin, completamente indipendente da ideologie e partiti politici, secondo una logica trasversale. Ad entrare a far parte del coordinamento sono stati inizialmente i vari comitati di quartiere, Comitato Forte Ardeatino, Associazione Ottavo Colle, Comitato Ballarin, Ardeatina/Laurentino Vivo e l’Associazione Amici di Nerva, seguiti a ruota da residenti e non.” A parlare sono i membri del coordinamento, durante un incontro dello scorso 26 marzo.

Incontro con il 'Coordinamento territoriale STOP I-60' “Fino a questo momento non siamo riusciti ad ottenere più di un paio di incontri con i consiglieri municipali. Il primo lo avemmo con Attanasio, assessore all’urbanistica, la scorsa estate, all’Urban Center di via Odero. All’incontro l’assessore garantì un tavolo di confronto con i cittadini, ribadendoci però l’impossibilità di ritoccare i progetti, visti i vantaggi cui il quartiere avrebbe beneficiato, riconnettendo il tessuto edilizio della zona con quello di via Berto. Fatto salvo per un altro momento durante un Consiglio Municipale, dove fummo presenti ad una votazione su una mozione riguardo il futuro I-60, quello dell’Urban Center rimane l’unico incontro diretto del nostro coordinamento con il Consiglio municipale.”.

Incontro con il 'Coordinamento territoriale STOP I-60' In attesa del preannunciato ricorso del Comune di Roma al Consiglio di Stato per il Piano Regolatore, i membri del coordinamento anti I-60 ribadiscono come tra la vecchia bozza e l’attuale elaborazione, vi siano delle sostanziali differenze: “La versione precedente del Piano Regolatore, quella del 2003, è stata successivamente totalmente modificata, a discapito dei cittadini. La bozza recitava testuale:

11. L’attuazione degli interventi edificatori è subordinata alla preventiva o contestuale realizzazione delle opere pubbliche o d’interesse pubblico, con particolare riguardo alle infrastrutture di mobilità, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico, interne ed esterne

8. Ai sensi dell’art.15, commi 10 e 11, e dell’art.92, l’attuazione delle Centralità metropolitane e urbane è subordinata alla preventiva o contestuale realizzazione delle infrastrutture ferroviarie (linee metropolitane, altri sistemi in sede propria) previste dal PRG.

11bis.Ai sensi dell’art.15, commi 10 e 11, e dell’articolo 92, la trasformabilità degli Ambiti di riserva è comunque subordinata, alla preventiva o contestuale realizzazione delle infrastrutture ferroviarie (linee metropolitane, altri sistemi in sede propria) previste dal PRG e dal Piano di inquadramento urbanistico di cui al comma 4, ove predisposto.

Questi passi fondamentali sono stati successivamente stralciati, senza nessun apparente motivo, così come è scomparso il vincolo della realizzazione di I-60 alla effettiva messa in opera della metropolitana D. La nostra posizione rimane comunque la stessa: non è concepibile la realizzazione di un quartiere nel quartiere, proseguendo un progetto così sproporzionato, con la sola VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) realizzata nell’ottobre del 2003.”

Punti importanti di valutazione quelli del coordinamento, in funzione della costruttività delle idee emerse dalle recenti assemblee cittadine, come la scorsa del 13 marzo presso la scuola media statale Spizzichino: “Il progetto I-60 dovrebbe nascere su un tratto dell’antica via Laurentina. I primi scavi archeologici hanno mostrato come costruire in quel punto vorrebbe dire radere al suolo dei resti importanti di Roma antica. Per le ragioni finora elencate, abbiamo elaborato anche una serie di proposte alternative, con valorizzazione del luogo (sociale, storica, naturalistica):

* mantenimento dell’area verde con conservazione dello stato attuale e realizzazione di un percorso sportivo attrezzato (stile “percorso salute”)
* sentiero archeologico, con recupero degli antichi tracciati (come mostrano le foto)
* tracciato di collegamento fra il parco dell’Appia antica e l’area verde oltre via Laurentina, con continuità verde che contraddistingua l’area
* mantenimento della funzione agricola con orti urbani

Quindi una serie di idee, elaborate dalla collettività che forma il coordinamento, che sottolineano e confermano come ci sia possibilità e tempo per bloccare questo imprudente progetto, in quanto si è ancora alla fase degli scavi archeologici. L’apertura è quindi totale verso tutti quei cittadini residenti che vogliano sposare questa causa, contribuire sin dal prossimo incontro di domenica 5 aprile con la passeggiata lungo l’area dell’I-60 e il pranzo nel parco del Forte Ardeatina”.

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Colle della Strega ancora sotto attacco del cemento

Filed Under (colle della strega) by luca on 18-03-2009

Passato qualche mese gli speculatori tornano a minacciare una delle ultime zone a verde incontaminato che dalla Cecchignola arriva e dovrebbe far parte del Parco dell’Appia Antica

Ecco l’appello tratto da: http://www.ampliparco.org/

VENERDI’ 20 MARZO h 14.00
REGIONE LAZIO
in Via C. Colombo 213


  • Il Comune sta per inondarci di asfalto e cemento apprestandosi a bocciare la Delibera di Iniziativa Popolare per l’inserimento dell’Area del Fosso della Cecchignola nel Parco dell’Appia Antica !
  • 16.000 firme stanno per essere stracciate tradendo la volontà dei cittadini !

  • La Regione sta rinnegando la sua stessa proposta di legge sull’ampliamento del Parco dell’Appia Antica
    approvata all’unanimità nel 2005 !

Altre info e rassegna stampa su: http://www.colledellastrega.it/

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