Aggiornamenti processo ROS/Marini contro gli anarchici

Si sono tenute in questi giorni altre due udienze del Processo ROS/Marini che vede imputati decine di anarchici per reati pesantissimi come banda armata associazione sovversiva etc. Per saperne di più, seguire una cronologia delle udienze ed altri approfondimenti vi rimandiamo a tutto ciò che è pubblicato sul sito di TM Crew http://vivaldi.nexus.it/commerce/tmcrew/movime/@@@/@nhome.htm o su ECN http://www.ecn.org/zero o nell’opuscolo "Prendiamo atto di questo lungo silenzio" reperibile al L38 Squat Infoshop

Le udienze di questi due giorni 7 e 8 luglio si sono perlopiù sostanziate nell’ascoltare dei periti; il 7 è stata la volta di un generale che ha svolto la sua perizia sull’esplosivo trovato nell’autobomba inesplosa trovata di fronte alla questura di Milano nell’estate del 1988. Il generale ha stabilito che l’esplosivo e la fattura dell’ordigno avrebbero potuto essere gli stessi della cosidetta "autobomba al Prenestino", episodio di cui vi abbiamo raccontato nella scorsa corrispondenza. Il giorno 8 è stato ascoltato il risultato di una perizia fonica sulla telefonata di rivendicazione riguardante sempre questa autobomba inesplosa alla questura di Milano, effettuauta a nome del o dei "MAR". L’unica cosa da notare è stato il fatto che Marini ha di continuo fatto pressioni per far accoppiare questa rivendicazione ad altre già attribuite agli imputati.
Il processo è stato quindi rinviato ai giorni 28 e 29 settembre, tre mesi di ferie per la corte... tre mesi di carcer per gli imputati ancora in galera., l'invito è come al solito a partecipare alle udienze che sono pubbliche e si svolgono all'aula bunker del Foro Italico (Via dei Gladiatori) a Roma.

Il 14 luglio si terrà a Roma presso la 10 aula GIP l’udienza preliminare che vede imputati tre compagni di Radio Black Out di Torino, "colpevoli" di aver ricevuto per posta la famosa informativa dei ROS in cui si pianifica l’intera montatura contro gli anarchici. In sostanza i tre compagni sono accusati di essersi scritti e spediti da soli "nota informativa a circolazione interna", sulla veridicità della quale, è da notare, sono stati chiamati ad indagare proprio i ROS dei Carabinieri... ossia gli autori del documento fuoriuscito e reso pubblico.