Notizie dal comitato difesa anarchici sull'inchiesta Marini.

AGGIORNAMENTO DI VENERDI' 18 LUGLIO

English translation at the bottom.

German summary and a statement by the German journal Geist der Freiheit also available.


Aggiornamento sulla sentenza di rinvio a giudizio dell'inchiesta Marini contro gli anarchici.

Giovedì 17 Luglio 1997 il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, Claudio d'Angelo ha emesso la seguente sentenza:

Ricordiamo che tutti gli indagati erano imputati dei reati associativi di: associazione sovversiva (art. 270 c.p.), associazione sovversiva con finalità di terrorismo ed eversione dell'ordine democratico (270 bis c.p.), formazione e partecipazione di banda armata (306 c.p.). Tutti erano inoltre imputati di ricettazione (648 c.p.).

Inoltre è stata aggiunta la famigerata aggravante di qualsiasi reato commesso con finalità di terrorismo (art.1 legge n.15 del 1980), aggravante introdotta negli anni dell'"emergenza terroristica", che aumenta tutte le pene di un terzo senza poter essere compensata con eventuali attenuanti. Un modo spiccio per poter tirar dietro anni di galera anche per delle sciocchezze.

Beniamino Anna, Frisetti Mario, Maschietto Maria Ludovica, Cospito Alfredo, De Pascale Nadia, Scapuzzo Raffaele, Di Marca Carmela, Raneri Rosa Gabriella, Scoppetta Maria Grazia Antonia, Scarso Giuseppe, Palamara Bruno, Sforza Roberto, Porcu Pierleone, Cavalleri Costantino, Sgaramella Anna Maria, Anzoino Mario, Avenale Maria, saranno processati per la "partecipazione ad associazione sovversiva diretta a sovvertire violentemente gli ordinamenti economici e sociali costituiti nello Stato" (270 bis c.p.). Il giudice li ha quindi scagionati dalle accuse di banda armata e di ricettazione.

Fantazzini Loris, Lorenti Pasquale, Cannoletta Flavia, Gemignani Roberto, Brizzolari Marco, Maracino Domenico, Viola Corrado, Massari Edoardo, Sanna Giovanni Mario e Goddi Bachisio, sono stati prosciolti da ogni accusa.

Bonanno Alfredo Maria, Andreozzi Tiziano, Berlemmi Francesco, Budini Antonio, Camenisch Marco, Campo Orlando, Cortimiglia Maria Apollonia, Di Fazio Luciano, Falco Liborio, Fantazzini Horst, Gizzo Antonio, Fonte Franco, Gregorian Garagin, Gugliara Salvatore, Lo Forte Cristina, Lo Vecchio Angela Maria, Mantelli Guido, Marotta Maria, Martino Giuseppe, Moreale Stefano, Namsetchi Mojdeh, Nano Roberta, Palamara Bruno, Pio Fabrizio, Porcu Francesco, Ricci Lorenzo, Riccobono Giuseppina, Ruberto Paolo, Sassosi Emma, Scrocco Rose Ann, Sforza Antonio, Sforza Fabio, Sforza Massimo, Stasi Giuseppe, Stratigopulos Christos, Tesseri carlo, Tzioutzia Evangelia, Weir Jean Helen, saranno processati per "partecipazione ad associazione sovversiva diretta a sovvertire violentemente gli ordinamenti economici e sociali costituiti nello Stato" (270 c.p.), associazione sovversiva con finalità di terrorismo ed eversione dell'ordine democratico (270 bis c.p.), formazione e partecipazione di banda armata (306 c.p.), ricettazione (648 c.p.) e... (art.1 legge n.15 del 1980). Questi indagati saranno anche processati per tutte le accuse individuali imputategli. In pratica il giudice ha accolto tutte le richieste dell'accusa.

Il Gip non ha accolto alcuna richiesta di revoca o sostituzione della carcerazione per Budini Antonio, Camenisch Marco, Campo Orlando, Fantazzini Horst, Gizzo Antonio, Gregorian Garagin, Ruberto Paolo, Sassosi Emma, Stasi Giuseppe, Tesseri Carlo, mentre ha accolto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per Riccobono Giuseppina e Cristina Loforte sostituendoli con l'obbligo della firma dai Carabinieri per due volte al giorno.

E' stata stralciata dal procedimento la posizione di Passamani e di Condrò.

Per Condrò si attende il verdetto finale del ministro riguardo l'estradizione chiesta dall'Italia e accettata dalla Chambre d'Accusation, mentre per Massimo Passamani quest'ultima emetterà il verdetto sull'estradizione martedì 22 Luglio.

Il giudice d'Angelo ha riconfermato la validità delle indagini condotte dai ROS nonostante (o forse proprio per questo motivo) la comparsa in aula di un fascicolo ad uso interno dei carabinieri dei ROS datato Dicembre 1994 in cui si prefigura la montatura a danno degli anarchici attraverso l'utilizzo di una testimone prezzolata e le precedenti condanne a carico di alcuni anarchici per reati come le rapine. Questo fascicolo lungo 14 pagine (giunto anonimamente il 10 luglio a radio Black Out di Torino) che dimostra chiaramente come abbiano effetivamente operato carabinieri e magistratura, non è stato preso in considerazione dal giudice che non solo non ha avviato immediatamente le indagini per appurarne la veridicità, ma lo ha definito un maldestro tentativo per far slittare l'udienza preliminare sino al termine della custodia cautelare (17 settembre '96 - '97).

Da ricordare anche che la Corte Costituzionale ha di recente sentenziato che l'obbligo per l'autorità giudiziaria di interrogare entro 5 giorni gli imputati detenuti, così come previsto dall'art.294 c.p.p., deve ritenersi perentorio e non a discrezione impunita dei giudici. Molti degli anarchici arrestati sono stati interrogati dopo i cinque giorni ma non sono stati scarcerati, come previsto dalla legge, benché questa normativa sia stata applicata in tutta Italia, con la scarcerazione di moltissimi imputati per i reati più svariati. Segno inequivoco, l'ennesimo, di una volontà persecutoria che accompagna questo processo.

Il 17 settembre si rifarà il processo di secondo grado per il sequestro Silocchi, processo annullato dalla Corte di Cassazione il 18 Dicembre scorso per le numerose ed evidenti forzature operate dagli inquirenti (prove scomparse dalla questura o inventate, pentiti prezzolati...). Intanto Garagin, Campo, sono in carcere dal 1991.

La data d'inizio del processo Marini è fissata per il 20 OTTOBRE 1997 nell'aula bunker del Carcere di Rebibbia (Roma) alle ore 9,00 - Seconda Corte d'Assise

Per informazioni:CDA c/o El Paso, Via P. Buole 47, 10127, Torino,
tel 011-3174107 fax 011-674833
e-mail elpaso@ecn.org


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Anarchist Defense Committee

Update on the decision in the Marini inquiry to commit for trial against the anarchists.

Thursday, July 17, 1997 the judge of the Preliminary Investigation of the Tribunal of Rome, Claudio d’Angelo, handed down the following decision.

Remember that all those under investigation were charged with associative crimes of: "subversive association" (art. 270 of the Penal Code), subversive association with the aim of terrorism and subversion of democratic order (270 bis of the P.C.), formation and participation in an armed gang (306 P.C.). In addition all were charged with receiving stolen goods(648 P.C.).

In addition there was added "flagrant aggravating circumstances" of any crime committed with the purpose of terrorism (art. 1 law 15 of 1980), aggravating circumstance introduced during the years of the "terrorist emergency," which increases all penalties by one third without being reduced by attenuating circumstances. An expeditious way to add years of prison even for trifles.

Anna Beniamino, Mario Frisetti, Maria Ludovica Maschietto, Alfredo, Cospito, Nadia De Pascale, Raffaele Scapuzzo, Carmela Di Marca, Rosa Gabriela Raneri, Maria Grazia Antonia Scoppetta, Giuseppe Scarso, Bruno Palamara, Roberto Sforza, Pierleone Porcu, Costantino Cavalleri, Anna Maria Sgaramella, Mario Anzoino, and Maria Avenale will stand trial for "participation in a subversive organization aimed at subverting by violence the economic and social order constituted in the State" (270 bis P.C.). The judge however acquitted them of the charge of "armed gang" and receiving stolen property.

Loris Fantazzini, Pasquale Lorenti, Flavia Cannoletta, Roberto Gemignani, Marco Brizzolari, Domenico Maracino, Viola Corrada, Edoardo Massari Giovanni Mario Sanna, and Bachisio Goddi were released from all charges.

Alfredo Maria Bonanno, Tiziano Andreozzi, Francesco Berlemmi, Antonio Budini, Marco Camenisch, Orlando Campo, Maria Apollonia Cortimiglia, Luciano Di Fazio, Liborio Falso, Horst Fantazzini, Antonio Gizzo, Franco Fonte, Garagin Gregorian, Salvatore Gugliara, Christina Lo Forte, Angela Maria Lo Vecchio, Guido Mantelli, Maria Marotta, Giuseppe Martino, Stefano Moreale, Mojdeh Namsetchi, Roberta Nano, Bruno Palamara, Fabrizio Pio, Francesco Porcu, Lorenzo Ricci, Giuseppina Riccobono, Paolo Ruberto, Emma Sassosi, Rose Ann Scrocco, Antonio Sforza, Fabio Sforza, Massimo Sforza, Giuseppe Stasi, Christos Stratigopoulos, Carlo Tesseri, Evangelia Tzioutzia, and Jean Helen Weir will be tried for "participation in a subversive association directed at subverting violently the economic social order constituted in the State" (270 P.C.), subversive association with the aim of terrorism and subversion of democratic order (270 bis of the P.C.), formation and participation in an armed gang (306 P.C.), receiving of stolen goods (648 P.C.), flagrant aggravating circumstance" of any crime committed with the purpose of terrorism (art. 1 law 15 of 1980. These accused will also be tried for all the charges brought against them as individuals. In practice the judge granted all the prosecution’s requests.

The Gip did not grant any of the requests for the revocation or substitution of imprisonment for Antonio Budini, Marco Camenisch, Orlando Campo, Horst Fantazzini, Antonion Gizzo, Garagin Gregorian, Paolo Ruberto, Emma Sassosi, Giuseppe Stasi, and Carlo Tesseri, although he did grant the request to revoke house arrest for Giuseppina Riccobono and Cristina Loforte, substituting in place the requirement that they sign in twice daily with the Carabinieri.

The cases of Passamani and Condro’ were removed from the trial. Condro’ is awaiting the final verdict of the minister concerning extradition requested by Italy and accepted by the Chambre d’Accusation, while for Massimo Passamani the latter will hand down its verdict on extradition on Tuesday, July 22.

Judge d’Angelo supported the validity of the investigations conducted by the ROS notwithstanding (or perhaps precisely for that reason) the appearance in the courtroom of an paper for internal police use of the ROS dated December 1994 in which a put-up job against anarchists through the use of bribed testimony and earlier convictions of a few anarchists for crimes like robbery is anticipated. This paper, 14 pages long (sent anonymously to Radio Black Out in Turin on July 10), which clearly shows how the police and courts operated in practice, was not taken into consideration by the judge, who not only did not immediately begin an investigation to check its authenticity, but defined it as an awkward attempt to put off the preliminary hearing past the period of cautionary custody (September 17, 1996 to 1997).

It should be remembered that the Constitutional Court has recently ruled that the obligation of judicial authorities to interrogate within 5 days those held on charges, as is stipulated in art. 294 P.C., is binding and not at the arbitrary discretion of judges. Many of the arrested anarchists were interrogated after the five days but were not released, as the law stipulates, even though this rule was applied throughout Italy, with the release of very many accused of a wide range of crimes. A clear sign, for the millionth time, of the intent to persecute that accompanies this trial.

On September 17 the second-step trial for the Silocchi kidnapping will resume, a trial annulled by the Court of Appeals last December 18 because of the numerous and evident instances of forcing performed by the investigators (disappearing evidence or invented evidence, bribed witnesses…). And meanwhile Garagin and Campo, have been in prison since 1991.

The beginning date for the Marini trial has been set for October 20, 1997, in the bunker courtroom of Rebibbia Prison (Rome) at 9:00—the Second Court of Assizes.

For information:
CDA (Anarchist Defense Committee) c/o El Paso, Via P. Buole 47, 101127, Turin, Italy,
tel. 011-3174107 fax 011-674833
e-mail elpaso@ecn.org


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INFOS UND RICHTIGSTELLUNG ZUR DEN VORVERHANDLUNGEN IN ITALIEN

Zuerst möchten wir uns bei allen GenossInnen entschuldigen, daß wir - wegen eines Mißverständinisses - in den letzten Tagen falsche Infos verbreitet haben. In unserem Text "Neuste Infos zum Stand der Repression in Italien" unterschieben mit "Einige IndividualistInnen vom Solidaritätskomitee Italien" berichteten wir, die ROS (Spezialeinheit der Carabinieri) hätte dem Richter der Vorverfahren De Angelo ein 14seitiges Papier vorgelegt, das den Verlauf der anarchistischen Geschichte in Italien in den letzten 20 Jahren aus ihrer Sicht wiedergibt. DAS STIMMT SO NICHT! Und wir werden euch hier nun die Angelegenheit erneut (diesmal korrekt) schildern:

Vorige Woche (Mitte Juli), als die Vorverhandlungen wiederaufgenommen wurden, traf bei einigen italienischen (Szene)Radio Sendern ein anonym versandtes Dokument der ROS ein. Mittlerweile liegt uns dieses Papier auch vor, weiterhin ist es in italienisch und englisch, sowie kurze Zusammenfassungen in französisch und deutsch, im Internet unter der Adresse http://www.ecn.org/zero/anarchy.htm abrufbar. Im Gegensatz zu dem was wir ursprünglich verstanden (und weitergegeben haben), handelt es sich nicht um ein Paier, das dem Richter hätte vorgelegt werden sollen. genau das Gegenteil ist der Fall: Das Dossier hätte NIE in die Öffentlichkeit gelangen sollen; es enthält (Titat) "Informative Noten zum internen Gebrauch im Bezug auf die Ermittlungen, die möglicherweise die anarchistische Subversion erforschen können".

Da das Papier ca. 14 Seiten lang ist, wollen wir uns hier darauf beschränken nur einen Auszug im der im Zusammenhang mit der Kronzeugin NAMSETCHI steht wiederzugeben. Wie vielen bekannt sein dürfte, wurde diese konstruierte Zeugin schon in den Verhandlungen in Trient erfolgreich eingesetzt (Prozess wegen Banküberfällen). Hier hieß es ja immer, daß sich die Kronzeugin im anarchistischen Spektrum sehr gut auskenne - interessant liest sich dann im ROS-Papier folgendes:

"(...) im Gegensatz zu den oben erwähnten Personen, scheint die NAMSETCHI nicht an den Anarchismus gebunden zu sein. Somit hat sie also keine ideologischen Bindungen, die sie an die Verdächtigen binden. nach der Verhaftung des TESSERI, wurde ihre finanzielle Lage sehr schlecht und man konnte innerhalb der Observierungen feststellen, daß die NAMSETCHI in einem Nachtlokal Freier unterhielt (...)

(...) Durch die Bewertung dieser Elemente hat das Personal der Sektion A.C. (Abteilung der Ros - a.d.Ü.) entschieden Kontakt mit der NAMSETCHI aufzunehmen, und zwar im Hinblick auf eine Mögliche Zusammenarbeit mit den Operatoren der Armee (die Carabinieri gehören zur italienischen Armee - a.d.Ü.). Diese Aufgabe wurde vom Nucleo Operativo aus Civitaveccia (Rom - a.d.Ü.) mit Erfolg ausgeführt. Wie vorhergesehen äußerte die NAMSETCHI, daß sie überhaupt keine Zuneigung zum Anarchismus hätte und sich in einer finanziell schlechten Lage befände.. Sie erklärte ihre Bereitschaft brauchbare Elemente zu geben, die der A.C. nützlich sein könnten. An dieser Stelle eröffnete sich die Möglichkeitalle bis jetzt durchgeführten Ermittlungen gegen die anarchistische Subversion der letzten 10/ - 15 Jahre zu kristallisieren, die bis heute zu keinem befriedigenden strafverfolgungs-verwertbaren Ergebnissen geführt hatten. Es ist unsere Pflicht hervorzuheben, daß die Liebesbeziehung zwischen der NAMSETCHI und dem TESSERI, es ermöglicht die Verantwortung des o.g. TESSERI bei dem Banküberfall in Rovereto, die Mittäterschaft der WEIR, JEAN, Ehefrau des BONNANO, ALFREDO, ein Ermittlungsbild darstellen läßt, aus dem profitiert werden kann. besonders hebt sich die Möglichkeit hervor, mit Leichtigkeit Druck aus die NAMSETCHI ausüben zu können, da diese als verletzbares und psychisch gefügiges Element erkannt wurde und somit bezüglich auf der kriminellen Aktivitäten die von TESSERI und anderen Anarchisten, u.a. dem BONNANO, ausgeführt wurden, aussagen könnte. Wenn die Zeugenaussagen nicht ausreichende Beweise darlegen würden, so kann eine chiamata di correitá (juristischer Begriff, der für Verrätertum im Zusammenhang mit der italienischen Pentiti-Regelung [=Kronzeugenregelung] steht - a.d.Ü.) in Anbtracht gezogen werden, die nach einer schon bei anderen Vorgängen von der A.C. ausprobierten Methode, angewandt werden könnte. Dabei müßte bei der NAMSETCHI, wie in diesen Fällen üblich, das Schutzprogramm für Justiz-Kooperateure angewandt werde (...) Soweit der Auszug.

Das 14seitige Papier wurde von einigen Radiosendern sofort an die Rechtsanwälte der AnarchistInnen weitergeleitet. Diese (ALSO NICHT DIE ROS!) legten es umgehend dem Richter De Angelo vor. Der eigentlich nun übliche, nach IHREN Gesetzen vorgesehene Vorgang, nämlich daß der Richter sofort die Polizei oder die DIGOS (? - d.T. vom GdF) zwecks Durchsuchung und Auffinden des Orginals zur ROS geschickt hätte, fand natürlich nicht statt. Richter De Angelo ließ lapidar verlauten, er werde dieser Angelegenheit in den nächsten tagen nachgehen. es ist klar, daß er damit der ROS zeit gibt, das Orginal verschwinden zu lassen; möglicherweise werden sie dann das veröffentlichte Papier als Fälschung bezeichnen... Mal wieder wird klar, daß Richter wie DE Angelo, die nach IHREN eigenen Regeln und Gesetzen eine UNABHÄNGIGE Position einnehmen sollten, also auf der Basis von vorhandenen Fakten entschieden sollten, sich einen Dreck um die oft bemühte "Unabhängige Justiz" scheren. dies bestärkt er noch mit Benmerkungen wie, daß die AnarchistInnen ja eh schuldig seine. Es wird ziemlich schnell klar, daß es lediglich als verlängerter Arm des leitenden Staatsanwalts Marini fungiert.

Ein anderes Thema ist die Presse bzw. eher die Nicht-Presse. >Die im Verhandlungssaal anwesenden JournalistInnen wurden gefragt, warum sie die ganze Sache totschweigen würden. Wir haben die italienischen Tageszeitungen der letzten Tage persönlich durchforstet, kein Wort war dort zu der Konstruktion zu lesen...). Die zu erwartende Antwort der JournalistInnen: "Wer interessiert sich denn schon für ein paar schuldige AnarchistInnen, das ich uninteressant, warum sollten wir darüber berichten..." Interessant hierbei ist, daß genau am 15.07.97 eine ganze Seite über die in Amerika gefangene Sivia Baraldini geschrieben wurde - Niuchts gegen die Person von Silvia Baraldini und die Tatsache, daß es sich um übelste, grausame Haftbedingungen handelt, aber da sieht man eben die Unterschiede, wenn man einen Vater hat, der in den USA als Diplomat tätig ist und es sich um wen handelt der/die sich als unschuldig bezeichnen und somit an die "Gerechtigkeit der bürgerlichen Demokratie" appellieren, oder zumindest nichts dagegen haben, wenn das eigene Unterstützungs-Komitee dies tut.

Soweit nun mal die Last News und unsere Richtigstellung. Am Freitag, den 18.07.97, hat das Gericht dann, wie zu erwarten war, entschieden die Hauptverhandlung zuzulassen. Der Prozeß soll im Oktober 1997 beginnen. Näheres dazu, was konkret zu wem läuft, werden wir in Zukunkt veröffentlichen (bevor wir nun hier wieder irgendwelche Unkorrektheiten überstürzt veröffentlichen).

Wir möchten jetzt hier noch auf eine sich immer wiederholende Frage die an uns gerichtet wird eingehen: Oft schon wurden wir gefragt, warum wir keine Unterschriftenaktion starten. Zum einen wissen wir aus Erfahrung, daß dies eine nutzlose Zeitverschwendung ist, dazu braucht man sich nur den fall Baraldini anzuschauen. Für sie wurden tausende und abertausende Unterschriften gesammelt, und das schon vor Jahren, aber sie ist immer noch im Kanst, genau wie vor der Unterschriftensammlung auch.

Zweitens stellen sich natürlich auch die Fragen (und das sind für uns die wesentlicheren Aspekte): Für was sammeln wir da Unterschriften? "Bitte, bitte, haltet eure eigenen Gesetzte ein!"? An wen schicken wir sie dann? An den Präsidenten von Italien oder gar an Dr. Helmut Kohl, mit der Bitte, er möchte doch mal bei seinen italienischen Kollegen für die armen verfolgten AnarchistInnen einsetzen? Das wäre wohl nicht nur dumm, sondern auch lächerlich und peinlich. Wir sind schon der Meinung, daß wir soviel Öffentlichkeit wie möglich schaffen sollten, dies aber mit unseren Mitteln, mit unseren Methoden, mit unseren Wünschen, mit unseren Kräften. Wir wollen weder unseren eigenen Arsch, noch den der italienischen AnarchistInnen "verkaufen". Und eins ist sicher: Würden wir Kompromisse mit dem Staat und seinen Organen eingehen, würden wir unsere Würde und die der gefangenen GenossInnen verletzen; und dies ist schlimmer als ungebeugt in Knast zu sitzen.

Da nun die Entscheidung gefallen ist, haben wir bis Oktober Zeit soviel Öffentlichkeit wie Möglich zu schaffen. Wir müssen uns auf technischer Ebene besser mit den ItalienerInnen und deren Strukturen koordinieren. Wir müssen das Sprachproblem und die Übersetzungsarbeit besser in den Griff bekommen. Oft merken wir, daß die selben Artikel doppelt und dreifach übersetzt werden, während andere unübersetzt ewig liegen bleiben. Derzeit hapert es ziemlich mit Übersetzungen deutsch-englisch oder auch italienisch-englisch (wir sind hier für jede Hilfe sehr dankbar). Wir werden uns bemühen das ROS-Papier in den nächsten Tagen ins Deutsche zu übersetzen und es allen Interessierten zukommen zu lassen, wir bitten alle, es so breit wie möglich zu verteilen (Radio Sender wären nicht schlecht). Ein Team von internationalen ProzeßbeobachterInnen wäre ebenfalls sehr sinnvoll, aber bislang kommen wir da auf keinen grünen Zweig, ebenso ist es uns bislang nicht gelungen, ausländische (=nicht italienische Rechtsanwältinnen) für den fall zu "begeistern" oder zumindest zu dafür zu interessieren, wem dazu was einfällt, nichts wie zur Tat!

Es gibt vieles was dazu getan werden kann und wir finden, das alle Individuen, Gruppen, Zusammenhänge selbst entscheiden sollten, was sie tun können und wollen. Ferner bitten wir alle ÜbersetzterInnen, die die bislang schon Sachen übersetzt habenund die die vielleicht in Zukunft was in dieser Richtung tun wollen, sich mit uns zwecks besserer Koordination in Verbindung zu setzen.

Soweit mal für den Augenblick.
Liebe Grüße

Solidaritätskomitee Italien
c/o Infoladen
Breisacherstr. 12
D-81667 München
Tel.: 089/4489638
Fax.: 089/4802006

(der neue "Ausbruch" mit Infos zu dem Italien-Konstrukt und einigem mehr erscheint in den nächsten Tage. es ist bei der o.g. Adresse für 3.- inkl. Porto zu bekommen, es erscheint auch eine englische Ausgabe)

Und nun noch etwas GdF-"Senf":

Und zwar zum Thema Öffentlichkeit. Nicht nur die etablierten Medien zeigen ein gehöriges Desinteresse. Wir haben in den letzten 1,5 Jahren sehr viele Infos zu der Repression in Italien an sehr, sehr viele anarchistische, autonome, linxradikale... Printmedien, Archive... per e-mail, Fax und Post weitergeleitet. Aufgegriffen wurde die Thematik leider nur in den seltensten Fällen. Die uns bekannten positiven Beispiele sind Interim, radikale Zeiten, Freiraum, LOM und das war's dann auch schon. Was wir nicht ganz verstehen, ist sowas wie:

Der Schwarze Faden z.B. hat alle Infos von uns per Fax bekommen, publiziert wurde nicht mal eine Kurzmeldung. Gut, der SF ist ja jetzt nicht gerade die Zeitung mit einem Schwerpunkt Repression oder so, komisch finden wir nur, wenn in der letzten Ausgabe immerhin 1/3 Seite über die Repression gegen Ex-Lotto-Continua-Leute drinne ist, die Repression gegen AnarchistInnen aber komplett außen vor bleibt. (Auch dieser Text geht als Fax an den SF, vielleicht kann uns das ja mal wer von denen erklären). Aber wie gesagt, der SF ist da nur ein Beispiel, das für viele andere Publikationen gilt... Es wäre also gut, wenn Leute mit nem Draht zu irgendwelchen "Medien"-MacherInnen selbigen etwas auf die Füße steigen könnten. Weiterhin wäre es gut, Belegexemplare an die Adresse des Solikomitees in München zu schicken, falls ihr etwas dazu macht oder publiziert.


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