Primo, i preparativi per l'Unione Economica e Monetaria (EMU) stanno conducendo allo smantellamento dei servizi pubblici e della sicurezza sociale nonche' all'aumento della disoccupazione in quasi tutti gli Stati membri dell'Unione Europea.

Secondo, sono iniziati i lavori della Conferenza Intergovernativa (IGC): i quindici stati membri stanno negoziando la revisione del Trattato di Maastricht, di quel trattato cioe', che ha spinto l'Unione Europea in una crisi di stabilita'. Stando ai programmi, queste negoziazioni dovrebbero concludersi con la firma di un nuovo trattato da parte dei capi di governo, nel corso del Vertice in cui questi si riuniranno ad Amsterdam nel giugno del 1997.

Insieme l'EMU e la IGC determineranno largamente il carattere dell'Unione Europea, e cosi' la vita quotidiana dei cittadini europei. Ma sono soprattutto i politici a discutere questi sviluppi. Per il momento manca un dibattito allargato sulle minaccie e sulle opportunita' presentate all'integrazione europea.
Un esempio di minaccia sono i piani di per un blocco di difesa insieme all'europeizzazione degli arsenali nucleari di Francia e Gran Bretagna.

La nostra Europa dev'essere un'Europa che realizzi una politica forte in campo sociale e ambientale, crei opportunita', di lavoro, elimini i deficit democratici, offra pari opportunita' a donne e uomini, salvaguardi il ruolo della legge, sia ospitale verso i rifugiati, sia aperta all'Est e solidale con il Sud, disarmi per contribuire alla pace, e promuova un modello di sviluppo sostenibile, sia al suo interno che al di fuori.