Contributo al dibattito di un
Collettivo femminista di Milano

Siamo il collettivo donne del centro sociale Apollodoro di Milano ed al nostro interno abbiamo avuto una grossa discussione sulla partecipazione al convegno di Bologna.
A nostro parere è estremamente importante che il movimento femminista sia presente come movimento che lotta contro la repressione che subiamo quotidianamente; è importante per far uscire il movimento delle donne dall'intimismo in cui si è da tempo rinchiuso, travisando il concetto dell'autonomia che deve essere autodeterminazione assoluta delle donne per tutto ciò che le riguarda e non separazione dal mondo esterno e dagli altri compagni che lottano.
Dopo il convegno nazionale sull'aborto che si è tenuto a fine giugno a Milano si è vista la voglia di lottare per la depenalizzazione dell'aborto per l'aborto libero, gratuito e assistito, attraverso il referendum, per i consultori e per tutto ciò che si è proposto il movimento, e si è visto come ciò sia rinato dai collettivi che rifiutano la chiusura all'esterno. La repressione che come donne subiamo, è doppia: quella quotidiana che passa attraverso ruoli imposti: madre, moglie e figlia e quella che subiamo da quando abbiamo avuto il coraggio di esternare la nostra situazione attraverso organi d'informazione, magistratura e polizia, che è culminata con l'uccisione a Roma della compagna Giorgiana Masi che portava il suo impegno e la sua solidarietà ad una lotta democratica qual'è stata quella degli 8 referendum. Possiamo ricordarci fra l'altro che alcune compagne che praticano l'aborto autogestito sono state incarcerate e ciò è potuto avvenire perché non c'è stata una mobilitazione di massa. Partendo da questi presupposti generali, riteniamo che sia preciso dovere di tutte 1 donne partecipare al convegno di Bologna, premendo perché questo sia un momen to di dibattito e di confronto tra tutti i movimenti di massa e tutti i democratici che lottano contro la repressione ed il revisionismo.
A Bologna dobbiamo ricercare in primo luogo il dibattito politico ed il confronto politico fra tutti i compagni che saranno presenti perché questo sia un momento di crescita reale di tutto il movimento rivoluzionario. E' sorta poi al nostro interno una divergenza sulla questione se cercare a Bologna anche un momento di sole donne e riportare, poi, il dibattito all'interno dell' assemblea generale o limitarci a quest'ultima coscienti di parteciparci come donne. Riteniamo comunque che questo problema vada risolto con tutte le compagne. Richiediamo un impegno in questo senso a tutti i collettivi ed invitiamo a dare la loro adesione al convegno di Bologna da queste stesse pagine e dalle radio democratiche con un serrato dibattito in modo che il movimento femminista possa arrivare a Bologna con chiarezza.

Il Convegno di Bologna


......1977.....IL MOVIMENTO


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