CONTRO IL NEOLIBERISMO
SOLIDARIERTA' CON IL POPOLO PERUVIANO E L'MRTA



La tragedia che si sta compiendo all'ambasciata Giapponese di Lima (Peru') - dove un commando del MOVIMENTO RIVOLUZIONARIO TUPAC AMARU tiene in ostaggio 490 uomini del corpo diplomatico di diverse nazioni - e' la logica conseguenza della barbarie che il capitalismo multinazionale ha scatenato contro le masse popolari attraverso le ricette di cambiamento strutturale economico: il neoliberismo, che conduce milioni di persone ai margini della societa' promettendo la successiva morte per fame. L'America Latina, intesa come area geografica di laboratori politici dove applicare le ricette del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale e' stata precoce nel dissanguarsi. Dal Cile di Pinochet e dei Chicago Boys ( il gruppo di economisti statunitensi liberisti), al Messico dei Salinas De Gortari e dei Zedillo all'Argentina dei Menem, si e' scatenata un'ondata di ribellione contro le politiche affamatrici e di morte, la repressione brutale e le carceri speciali, contro le violazioni dei diritti umani perpetrate dai governi locali, servi sciocchi del potere multinazionale finanziario. Nel Peru' del golpista Fujimori - dove 6000 prigionieri politici subiscono la politica di sistematico sterminio (dichiarazione di Fujimori: "DALLE CARCERI -TOMBE IMPUTRIDIRANNO E NE USCIRANNO SOLO MORTI") - si costringono le forze popolari ad attuare azioni radicali per contrarrestare la violenza generalizzata e la violazione dei diritti umani e civili. E non sono considerazioni enfatizzate di parte, se anche Amnesty International e l'americana Human Right Watch periodicamente denunciano cio' all'Assemblea delle Nazioni Unite. Noi Comitati di Base, Comitati di Solidarieta', Centri Sociali, chiediamo che la tragedia annunciata a Lima non si compia e chiediamo le garanzie minime perche' non avvenga l'irreparabile, riaffermando le richieste:

- Un compromesso nella politica economica Peruviana per un modello che ricerchi il benessere per la popolazione.
- La liberazione dei Prigionieri Politici e di tutti coloro che si presuma appartengano ad organizzazioni politiche in armi e non.
- Si garantisca una libera uscita e l'incolumita' del Commando che ha fatto irruzione nell'Ambasciata.
- Il rispetto dei trattati e delle convenzioni Internazionali in tema di: Prigionia, reclusione, isolamento, diritti umani e civili.
- La soppressione immediata della legge antiterrorismo n.25475.
Per tutto questo abbiamo indetto un sit in sotto l'ambasciata del Peru' a Roma, via Po 22 - LUNEDI' 23 DICEMBRE '96 ore 18.

Comitato di Solidarieta' con i popoli del Latino America "Carlos Fonseca",
Ass. Senzaconfine,
Radio Onda Rossa,
Radio Città Aperta,
Csoa "Hai visto Quinto",
Coll. Femminista "Pacha Mama",
Coll. Universitario Geologia,
Coordinamento nazionale Cobas.
(per ulteriore adesioni si può telefonare a Radio Onda Rossa 491750 o Radio Citta' Aperta 4393383) Invitiamo tutte le compagne/i che vivono in città dove sono presenti consolati peruviani a mobilitarsi. Roma, 20 dicembre 1996



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