Commenti riguardanti gli articoli dei media sulla "MRTA Solidarity Page" su Internet.
Prima di tutto noi NON siamo l’MRTA, ed in nessun caso parliamo per loro conto. Noi siamo un gruppo anti-imperialista nordamericano (non “anarchici”, come erroneamente siamo stati definiti sull’articolo della Reuter del 3 gennaio) che ha creato un sito Internet in solidarieta’ con l’MRTA e la loro attuale lotta.
L’MRTA ha una propria pagina web in Europa (http://www.cybercity.dk/users/ccc17427/) ed i loro rappresentanti Europei possono essere contattati direttamente via e-mail (voz_rebelde@cl-hh.comlink.de).
Noi abbiamo saputo che l’MRTA aveva assaltato la residenza dell’ambasciatore giapponese a Lima dalla stampa internazionale e per come si e’ sviluppata la situazione abbiamo realizzato l’importanza e la grandezza della loro azione. Considerando lo stato attuale della politica mondiale oggi, e la tendenza consueta della stampa capitalista a distorcere le lotte di liberazione e classificarle come “terroristi”, noi abbiamo pensato che fosse importante, come lo e’ stata l’azione, fornire informazioni dal punto di vista del MRTA.
Il giorno dopo l’occupazione della residenza dell’ambasciatore giapponese, noi abbiamo iniziato a cercare su Internet materiale autentico del o sul MRTA. Noi siamo riusciti a trovare unicamente la pagina del MRTA in spagnolo "Voz Rebelde Internacional" (la Reuter erroneamente attribuisce questo titolo alla nostra pagina, che si chiama semplicemente "MRTA Solidarity Page"). Non abbiamo trovato nessuna pagina in lingua inglese, cosi’ - come gesto di solidarieta’ internazionalista - abbiamo deciso di crearne una noistessi. Questa pagina riceve migliaia di accessi ogni giorno, ed e’ diventata, come era nei nostri intenti, una risorsa usatissima dagli attivisti, dalle agenzie di stampa e da singoli individui in tutto il mondo.
Alcuni degli articoli scritti dalla Reuter, dal Newsday, e da altri facevano apparire la cosa come se noi avessimo un collegamento diretto con il commando. Cio’ e’ totalmente ridicolo. Tutte le informazioni pubblicate sulla nostra pagina sono prese da fonti pubbliche ed e’ citato su ogni notizia da dove e’ tratta. Noi siamo un collettivo che lavora sull’ informazione. Il nostro lavoro politico consiste nel raccogliere, tradurre e disseminare l’informazione. La nostra pagina di solidarieta’ al MRTA non e’ niente di piu’ di questo. E la maggiorparte delle informazioni provengono proprio dai media ufficiali. Abbiamo fatto cio’ per dare un’ idea alla gente di come viene vista l’occupazione della residenza negli Stati Uniti, in Europa ed in Giappone. Insinuare l’idea che noi abbiamo contatti diretti con il commando del MRTA nella residenza dell’ambasciatore a Lima, dal contenuto delle nostre pagine WWW e’ esclusivamente giornalismo spazzatura. I giornalisti e gli editori dei maggiori media dovrebbero fare piu’ attenzione nelle loro ricerche e nel riportare i fatti, non diffondere menzogne ed ilazioni.
Quali sono questi fatti? Uno e’ che milioni di peruviani vivono in uno stato di poverta’ spaventoso. Forse i diplomatici ed i membri del governo nella residenza, ai quali sono state momentaneamente interrotte le loro vite piene di comfort, possono aver intravisto un pezzo della vita quotidiana della gran parte del popolo peruviano. Ed anche se questi prigionieri sono trattenuti contro la loro volonta’ e’ tutta un’altra cosa rispetto alle tombe viventi, alle condizioni nelle quali sono detenuti centinaia di prigionieri/e politici sono lasciati marcire - tanti sono membri della guerriglia quanto quelli imprigionati a caso, su sospetti o senza processo o prove.
Le condizioni delle prigioni peruviane sono tra le peggiori del mondo. Dopo essere stati condannati da giudici mascherati, anonimi, in “processi” che durano pochi minuti i prigionieri vengono messi in isolamento, a volte per dei mesi. Vengono tenuti nelle loro luride celle per piu’ di 23 ore al giorno. Una visita di mezzora da parte di un familiare ogni mese, questi sono tutti i collegamenti che hanno con il mondo esterno. Molti prigionieri sono ammalati, soffrono e sono morti di tubercolosi, malattie intestinali e altre malattie che sono un risultato diretto delle inumane condizioni in cui sono tenuti.
Il governo ed i militari peruviani sono accusati da molte organizzazioni per i diritti umani per essere i peggiori violatori dei diritti umani dell’emisfero. E il mondo dovrebbe prendere nota di una cosa, i militanti del MRTA, malgrado tutto, non si sono presi alcuna rivincita contro i prigionieri che detengono nella residenza, anche se un gran numero di membri dell’establishment peruviano sono criminali di guerra, colpevoli di torture e di una moltitudine di violazioni dei diritti umani.
Come attivisti nel Nord America, gruppi come il nostro hanno accesso alla tecnologia ed ai mezzi di comunicazione, ai quali organizzazioni e movimenti del “Terzo Mondo” non possono accedere. Uno di questi e l’Internet. E’ una nostra responsabilita’ fare un uso di tutte questae risorse a nostra disposizione per rendere pubbliche le questioni che attanagiano in questo momento il Peru’. Questo ci ha permesso di diffondere il punto di vista del MRTA attrverso i comunicati, le interviste etc. in giro per il mondo. Raccogliendo e traducendo informazioni sul MRTA e la sua lotta, sentiamo che abbiamo provveduto a bilanciare la sovrabbondante disinformazione propagata da altre parti, alludiamo al regime di Fujimori ed i suoi sostenitori imperialisti (il Giappone, gli Stati Uniti, l’Unione Europea, etc.)
Naturalmente il nostro punto di vista non e’ neutrale. Noi sosteniamo l’MRTA e richiediamo la liberazione dei prigionieri politici del MRTA, richiediamo fondamentali cambiamenti della politica economica del Peru’.
Per concludere, vorremmo avvisare tutti quelli che sono interessati alla attuale crisi a Lima di contattare direttamente la rappresentanza ufficiale del MRTA e di indagare sulle radici e le cause del conflitto, ci riferiamo alla repressione brutale, alla poverta’ che dilaga alle orribili condizioni di prigionia dei detenuti che esistono attualmente in Peru’. Noi continueremo a fare la nostra parte nella battaglia distribuendo informazioni sul/dal MRTA in Inglese non censurate, le loro opinioni e le loro richieste.
Liberta’ per tutti i prigionieri politici!
Arm The Spirit
10 gennaio, 1997
Qui sotto l’articolo originale della Reuter
__________________________________________________________ Peruvian Rebels Wage Propaganda War On Internet January 3, 1997 WASHINGTON (Reuter) -- Marxist guerrillas holding 74 hostages in the Japanese ambassador's residence in Peru are waging a propaganda war on the World Wide Web. Like many other radical or revolutionary groups in the developing world, the Tupac Amaru Revolutionary Movement, or MRTA, has found allies in cyberspace. On a Web page created the day after MRTA guerrillas stormed a diplomatic reception December 17, supporters of the rebels post communiques issued from inside the besieged mansion, giving updates on the drama and even photographs. The electronic publication "Voz Rebelde" (Rebel Voice) includes interviews with the group's leaders, messages of solidarity from leftist groups around the world and links to other Web sites on the MRTA in Japanese and Italian. Fujimori Is Target Of Broadsides President Alberto Fujimori, who long boasted of having crushed Peru's left-wing guerrillas, is the target of most of the MRTA's propaganda broadsides. "Fujimori's government proclaimed a great victory over the armed movement," said Isaac Velazco, the MRTA's spokesman in Europe. Velazco was interviewed by the German publication Junge Welt, and it was then posted on the Internet. "The government deceived itself and went as far as believing that the guerrillas, particularly the MRTA, had been defeated," Velazco said. "We were never so weak as the government supposed." Adorned with the MRTA shield bearing the head of Tupac Amaru, the Peruvian Indian who led an 18th-century uprising against Spanish conquerors, "Rebel Voice" is one of many guerrilla spaces on the Internet. Zapatista rebels, who launched an uprising in southern Mexico three years ago, were among the first to stake out revolutionary cyberspace, and became enthusiastic guerrilla hackers. Shining Path Also On Internet The Shining Path, a Maoist guerrilla group in Peru that has killed thousands of people during a decade of armed violence, has had its own Web page for six months, maintained by a support group in Berkeley, California. The MRTA page site was built by "Arm the Spirit," an anarchist group based in Toronto that calls itself an "anti-imperialist information collective." The Internet even draws together groups separated by bitter ideological differences. The Shining Path's page can be used to access the Web page of its MRTA rival.