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AZIONE URGENTE

TRASFERISCONO PRIGIONIERI IN UN CARCERE A 5020 METRI DI ALTEZZA

Challapalca viola le norme internazionali sui diritti umani


Sono stati trasferiti improvvisamnete 50 carcerati al carcere di Challapalca
in Puno, ubicato  a circa 5020  metri  di altezza, dove la temperatura
scende anche a 20 gradi sotto zero.
Questa azione si è verificata a prescindere dalla preoccupazione espressa da
organismi dei diritti umani alle autorità dell'Istituto Penitenziario
Nazionale (INPE).

Il passato 2 Luglio, una delegazione del Coordinamento Nazionale per i
Diritti Umani (CONADEH) aveva raggiunto la zona con il fine di comprovare la
natura del luogo. Il centro di reclusione è ubicato a 211 chilometri da Puno
e la CONADEH ha impiegato circa 6 ore per raggiungere il carcere.
Di fronte alla porta principale di questa fortezza, una insegna indica
l'altezza di 5020 metri sul livello del mare. 

Esiste una  Base dell'esercito sotto il comando del comandante EP Fernando
Ya'n~ez  Boluarte. Il  direttore del carcere, signor Zeladita Cabanillas,
funzionario  del  INPE,  ha negato alla missione CONADEH l'ingresso alle
istallazioni e inspiegabilmente tutte le interrogazioni sono state
affrontate dal capo militare, trasmettendo l'impressione che  il carcere sia
illegalmente sotto controllo militare. 

L'unica  possibilità di trasporto è attraverso la "strada" che congiunge
Tacna a Llave, dove solo transita un bus all'una del mattino e che rientra
nell'arco delle 24 ore.

Sotto queste condizioni, si viola l'articolo 5  della Convenzione Americana
sui Diritti Umani che afferma, "Ogni persona ha il diritto al rispetto della
propria integrità fisica, psichica e morale. Nessuno può essere sommesso a
torture.  Nessuno può essere sottoposto a torture, nè pene o trattamenti
crudeli, inumani o degradanti. Ogni persona privata della sua libertà deve
essere trattata con il rispetto dovuto alla dignità che è propria
dell'essere umano. La pena non deve trascender dalla persona come
delinquente. Le  pene privative  della libertà avranno come finalità
essenziale la riforma e il readattamento sociale dei condannati".

Così anche, sulle regole minime per il trattamento dei reclusi, adottate
dalle Nazioni Unite, si segnala come principio fondamentale: "I locali
destinati ai reclusi e specialmente quelli che si destinano all
'alloggiamento dei reclusi durante la notte, dovranno soddisfare le esigenze
di igiene, tenendo conto del clima, particolarmente in ciò che concerne al
volume d'aria, di superficie minima, di ombra, di caldo e di ventilazione".

Reiteriamo la nostra  preoccupazione e sollecitiamo immediatamente :

- L'intervento del Parlamento Italiano e del Parlamento Europeo perchè
utilizzi ogni mezzo di pressione a loro disposizione perchè siano
riprestinate condizioni di carcerazione degne degli esseri umani in tutte le
carceri peruviane, in particolare l'immediata chiusura del carcere di
Challapalca.

- L'intervento del Difensore del Popolo peruviano ( Defensor del Pueblo), la
visita di una missione di  medici per stabilire la qualità sanitaria del
penale, le condizioni di alimentazione, e riguardo ai problemi di salute che
rischiano di affrontare i reclusi in queste condizioni climatiche del luogo. 

- L'intervento delle autorità giudiziarie peruviane perchè valutino con
equità e criterio di coscienza l'azione di Habeas Corpus interposta dai
famigliari dei 50 prigionieri trasferiti arbitrariamente al suddetto carcere.

AZIONI RICHIESTE:

-Immediata  inabilitazione del carcere di Challapalca.

- Garantire l'accesso di una commissione di esperti al carcere di
Challapalca per  valutare se siano o no rispettate le norme internazionali
in merito alla carcerazione sottoscritte dal Peru'.

- Garantire l'Integrità fisica, psichica e morale dei reclusi. 

- Sollecitare la sospensione del prossimo trasferimento di reclusi al
carcere suddetto.

- Sollecitare le autorità giudiziarie perchè valutino con equità e criterio
di coscienza l'azione di Habeas Corpus interposta dai famigliari dei 50
prigionieri trasferiti arbitrariamente al suddetto carcere.

                PRESENTARE RICORSI, PRONUNCIAMENTI O LETTERE A:

Presidente della Repubblica,
Oscar Luigi Scalfaro
fax: 06-46992670

Papa Giovanni Paolo II
fax: 06-69885378


Ing. Alberto Fujimori Fujimori
Presidente de la Repu'blica
Palacio de Gobierno
Plaza de Armas
Lima 1, Peru'
Fax:  511 4266770 (o Secretaria de Prensa  511 4266535)

Ing Vi'ctor Joy Way
Presidente del Congreso
Plaza Boli'var s/n
Lima 1 Peru'
Fax: 511 4268290 Telf. 511 4274051

Dr. Alfredo Quispe Correa
Ministro de Justicia
Scipio'n Llona 350
Miraflores - Peru'
Fax. 511 4223577

Juan Nakandakari Kanashiro
Presidente del Consejo Nacional Penitenciario
INPE
Carabaya 456
Lima 1 - Peru'
Telfs. 511 4428477  / 511 44230318

c.c. Aprodeh
Jr. Pachacutec #980 Jesu's Mari'a
Telf. 511 4247057, 511 4328895, 511 4326953
Fax: 511 4326915
E-mail: postmaster@aprodeh.org.pe



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