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PERU': BOLLETTINO DELLE ULTIME NOTIZIE
(Raccolta di notizie e estratti di articoli occultate dai media governativi peruviani)

Il Regime di Fujimori colpito dagli scandali. A Lima, migliaia di poliziotti
in assetto di guerra.
Chiediamo "Via la Dittatura".

Il secondo termine del Presidente peruviano Alberto Fujimori sta
assomigliando ad un lento suicidio (Chicago Tribune 12/7/97). La recente
crisi politica, sommata alla rabbia popolare per la diffusa povertà e
mancanza di lavoro, ha fatto precipitare il livello di popolarità di
Fujimori, in sette anni di potere, al 23% (Reuter 18/7/97). Il Signor
Fujimori è sotto pressione per grossi abusi di potere. E' senza smentirsi,
ha deciso di confermare le critiche nei suoi confronti con una disposizione
autoritaria e antidemocratica. Il suo atto chiave è stato il licenziamento
di tre giudici della corte costituzionale, una sua scelta, i quali avevano
dichiarato inammissibile un suo tentativo di correre per le rielezioni del
2000. Sono state rese note le torture subite da un'agente femminile
dell'Intelligence, che aveva reso pubblico un apparente piano armato per
attaccare e perfino ammazzare dei giornalisti. Il salario percepito dal capo
della sicurezza di Fujimori (Vladimiro Montesinos), di 80.000 dollari, è
divenuto uno scandalo pubblico. Le notizie del fine settimana parlano di
sistematiche intercettazioni telefoniche governative (The Washington Post
18/7/97). Si sta allargando sempre più il cerchio di voci che asserisce che
Fujimori stia ora manipolando i processi politici e che stia rafforzando il
già stretto legame con l'apparato militare (Voice of America).

Scontri tra dimostranti e polizia

E' stato stimato attorno alle 10.000 unità, il numero dei dimostranti
riuniti lungo le vie che portano al centro, che si sono scontrati con la
polizia (Houston Chronicle). I lavoratori, gridando "Via la Dittatura",
hanno combattuto contro 300 poliziotti circa, e hanno esploso la loro rabbia
nella piazza principale, di fronte al palazzo governativo di Fujimori. Un
elicottero della polizia, ha sorvolato la zona, aiutando le forze
dell'ordine a disperdere i lavoratori. (Reuter 17/7/97).

"Sono venuto perché voglio dire al presidente che non può pensare di far
finta di nulla, di non fare caso alle persone che stanno dimostrando", ha
riferito un dimostrante arrabbiato, che ha perso il suo lavoro di venditore
ambulante di frutta, unitosi alla protesta, e sanguinante alla testa per gli
scontri con la polizia (Houston Chrnoicle 17/7/97). "Qualche settimana fa ho
voluto essere presente, anche se impaurito, alla marcia contro il governo,
perché le persone che protestano molto spesso sono uccise e torturate…ma
Fujimori ha esagerato troppo questa volta. Non c'è speranza per i nostri
figli", ha dichiarato un maestro che ha dimostrato di fronte al Palazzo
Presidenziale (New York Times 21/7/97). Alla domanda "Condividi le
dimostrazioni che stanno avvenendo contro il Presidente Fujimori", il 92%
degli abitanti di Lima ha risposto di si (La Republica, Perù, 20/7/97).

(Reuter 5/6/97, sulle proteste del mese scorso) I dimostranti hanno lanciato
pietre e usato pesanti bastoni per colpire la polizia, la quale ha risposto
con gas lacrimogeni, cani e agenti a cavallo…I dimostranti hanno
rumoreggiato con tamburi e sventolato la bandiera comunista. Una bara con i
nomi di Fujimori e del capo della sicurezza, Montesinos, è stata fatta a pezzi.

Dimessi cinque Membri del Governo Fujimori

Scosso il Governo (16 luglio) a causa delle dimissioni del Ministro degli
Esteri, Francisco Tudela. Sono seguite, poi, quelle del Ministro della
Difesa, Tomas Castillo, del Ministro degli Interni, della Giustizia e della
Pesca (Miami Herald 19/7/97).

I cinque nuovi Ministri hanno insediato i loro posti venerdì, quando le
acque si erano ormai calmate, e questo rimpasto, all'interno del Gabinetto,
è stato interpretato come un ulteriore rafforzamento del predominio militare
sul potere…Gli Osservatori hanno dichiarato "la nomina dei capi militari,
Gen. Saucedo e Gen. Villanueva, rispettivamente al Ministero della Difesa e
degli Interni, ha sancito il dominio delle forze armate sul potere…"Vogliamo
energicamente esprimere il nostro sostegno (al Presidente Fujimori) con il
lavoro, la lealtà e la disciplina", ha dichiarato il Gen. Delle forze armate
Hermoza agli ufficiali superiori, intervenendo ad una frettolosa cerimonia.

Scoperte intercettazioni telefoniche, revocata la cittadinanza ad un
proprietario televisivo

La mossa di Fujimori, il 13 luglio, di togliere la cittadinanza peruviana ad
un israeliano, proprietario di una stazione televisiva, è un altro
smascherato tentativo per intimidire i giornalisti e chiunque altro critichi
il governo…la stazione TV aveva scoperto una vasta rete governativa
impegnata in circa 200 intercettazioni telefoniche ai leaders
dell'opposizione, a critici dei vari media e anche a membri del personale
dell'ambasciata statunitense e a un corrispondente del New York Times a Lima
(Chicago Tribune 21/7/97).

Notizie militari trapelate, dicono che i servizi dell'Intelligence hanno la
forza di registrare simultaneamente 5.000 linee telefoniche…ma regolarmente
usano metà di questa capacità (Caretas, Perù, 20/7/97). Lo scandalo delle
intercettazioni e la pressione sulla stampa, hanno intimorito alcuni
affaristi, gli interessi dei quali potrebbero essere, da li a poco,
pregiudicati (Miami Herald 19/7/97).

Documenti gettano dubbi sul diritto di Fujimori a comandare

Documenti rendono noto che il presidente non essendo nato in Perù, non
potrebbe essere eletto per la carica che invece ricopre…i fatti suggeriscono
che la fonte (dei documenti) potrebbe venire addirittura da ufficiali
governativi, che vogliono scalzare Fujimori. Per anni, erano circolate voci
sul fatto che Fujimori tenesse "questo grosso scheletro" rinchiuso
nell'armadio, cioè che egli non era un nativo dello stato del Perù, e che il
suo consigliere, Montesinos, capo dell'Intelligence, aveva sorvolato
magistralmente sopra il fatto. Gli osservatori politici sostengono che
Fujimori governi congiuntamente con Montesinos e con il Gen. Nicolas
Hermoza. Ma, la recente sequela degli scandali che ha offuscato la
reputazione di Fujimori, ha fatto intendere ad alcuni osservatori che
Montesinos e Hermoza stiano cercando di rimuovere Fujimori (New York Times
25/7/97).

Agente racconta tutto dopo essere stata torturata

Lei sapeva molto bene cosa avveniva nei sotterranei del "Piccolo Pentagono"
del Perù. Ma come agente dell'Intelligence governativa, Leonor La Rosa, non
aveva nessuna ragione di temere di essere picchiata, bruciata e sottoposta
ad altre torture, cose che in seguito ha subito in questo luogo. Nessuna
ragione, quindi, fino al giorno in cui, una squadra di agenti, l'hanno
condotta sotto quei piani. Per 12 anni si era infiltrata nelle marce degli
studenti, nelle riunioni, e ha lasciato parecchi segni tangibili negli
scontri di piazza contro le opposizioni …
I suoi superiori hanno incominciato a sospettare di lei quando sono stati
rivelati i piani militari per assassinare attivisti politici
dell'opposizione e giornalisti. "Un giorno sono arrivata al lavoro e tutti
erano in silenzio e mi guardavano", ha detto. Ufficiali dell'Intelligence la
presero e la portarono nei sotterranei del quartiere generale dell'esercito.
Ha sentito delle urla provenire dalla celle umide, e per la prima volta ha
avuto paura. Le hanno fatto l'elettroshock, ricoprendola di cicatrici,
bruciando le sue mani e i suoi piedi. L'hanno afferrata per i capelli,
facendola sbattere più volte contro il muro e contro un tavolo, rompendole
la spina dorsale. "Mi hanno picchiata brandendo i loro pugni, sopra a dei
cuscini che usavo per coprirmi, così da non lasciarmi lividi", ha dichiarato.

Il 17 febbraio, è stata portata all'ospedale militare, sanguinante al naso e
alla vagina per i colpi subiti. Non ha mai riferito nulla che riguardassero
le torture subite, fino a quando una pattuglia di agenti… la trovò morta
vicino alla super strada nella zona fuori Lima, alla fine di marzo. La sua
testa e le sue mani erano schiacciate, la sua spina spezzata in due parti.
"Quando ho capito che mi stavano trattenendo di nascosto, sapevo di essere
la prossima vittima". La Rosa ha riferito di aver visto regolarmente i
membri degli squadroni della morte, al quartier generale dell'Intelligence.
"Loro continuano nelle attività, continuano nelle loro normali funzioni.
Andranno dentro e fuori come fosse casa loro.", ha dichiarato.

Da una dichiarazione dell'ex Ministro della Giustizia, Carlos Hermoza Moya:
"Leonor La Rosa è stata politicamente manipolata, indotta a fare
dichiarazioni false". In maggio, comunque, la corte militare ha condannato
quattro ufficiali dell'Intelligence a otto anni di prigione per le torture
inflitte a La Rosa (Associated Press 27/6/97).

Novità dalla Guerra Popolare

L'11 giugno un sergente militare è stato ucciso durante uno scontro a fuoco
tra un auto dell'esercito in perlustrazione e una colonna di dieci
Senderisti (combattenti del PCP) armati di fucili e granate costruite
artigianalmente. Lo scontro è avvenuto nella zona di Ayacucho (La Memoria,
Perù, 13/6/97)

Il 6 luglio, due tralicci dell'energia elettrica, localizzati tra Acuyacu e
Tingo Amria, sono stati distrutti (da persone sconosciute). I tralicci si
trovavano in una zona boschiva (El Comercio 7/7/97).

I guerriglieri maoisti di Sendero Luminoso, hanno combattuto con la polizia
in un sobborgo povero di Lima, hanno quindi fatto saltare un auto-bomba che
ha ferito otto ufficiali e causato parecchi danni. Manifestanti, che si
trovava nelle vicinanza, gridavano: "Lunga vita al 17° anniversario della
Guerra Popolare" e "Lunga vita alla lotta dei dimostranti". Le
manifestazioni di protesta erano dedicate al gruppo che il 17 maggio 1980 ha
lanciato la rivolta, e al recente e violento scontro tra la polizia e
migliaia di dimostranti che li respingevano fuori dal sobborgo di Lima
(Reuter 15/5/97)

Tradotto dalle pagine dell' 
U.S. Committee To Support The Revolution in Perù
http://www.crsp.org
PO Box 1246, Barkeley, California 94701
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