I ribelli peruviani rifiutano di negoziare col governo

Lima, Peru (AP - 7 Aprile, 1997)
Il capo dei guerriglieri di sinistra che ancora hanno 72 prigionieri nella residenza dell'ambasciatore giapponese a Lima ha detto Lunedi che non negoziera' direttamente con il governo peruviano fino a che questo non dimostrera' propensione a discutere il gruppo di condizioni poste per mettere fine ai tre mesi e mezzo di presa della residenza. Mentre il Presidente Alberto Fujimori ha affermato che i dialoghi stanno procedendo in avanti, il leader dei ribelli Nestor Cerpa ha detto che l'impasse alla residenza dell'ambasciatore giapponese si potrebbe protrarre indefinitivamente.

"Non so quando questa cosa finira'. Rimarremo qui fino a che non non si discutera' sulle nostre condizioni". Cosi Cerpa, la cui squadra di al massimo 15 guerriglieri Tupac Amaru ha assaltato la residenza il 17 dicembre durante un cocktail party.

I guerriglieri hanno richiesto la liberazione di centinaia di loro compagni prigionieri in cambio del rilascio degli ostaggi, ma Fujimori si e' opposto a questo. I ribelli ed i negoziatori del governo si sono incontrati l'ultima volta per colloqui diretti il 12 marzo.

In una trasmissione alla radio, Cerpa detto che non parlera' con il capo della commissione dei negoziatori del governo, il ministro dell'educazione Domingo Palermo, fino a che "non esisteranno tangibili segni di progresso." "Per dialoghi diretti, ci deve essere qualcosa di concreto e la volonta' politica di trovare una soluzione", cosi' Cerpa.

I giornali hanno riportato che le due parti stanno considerando un'accordo che metta fine alla crisi, e che i mediatori stanno attivamente lavorando di spola tra il governo ed i ribelli. Cuba ha offerto asilo ai ribelli in caso di un accordo.

Ma Cerpa ha detto che il governo sta facendo di tutto per indebolire il negoziato. Ha citato la sospensione delle visite ai guerriglieri Tupac Amaru prigionieri cosi come a Victor Polay, fondatore del gruppo, che viene tenuto prigioniero in una base navale militare della marina nel Porto del Callao a Lima. A detto "Pietre, pietre e pietre vengono messe sulla via di un progresso". "Noi dobbiamo continuare con la nostra lotta per portare i nostri compagni fuori dalla base della marina".

Polay, che ha fatto 46 anni domenica, sta scontando una condanna all'ergastolo in isolamento. Egli ha gia realizzato una spettacolare evasione nel 1990 insieme ad altri 50 ribelli, ma venne catturato di nuovo nel 1992.

A Tokyo Lunedi, il Primo Ministro Ryutaro Hashimoto ha detto visitando il Presidente del Parlamento Peruviano Victor Joy Way Rojas che lui sostine la politica del governo del Peru di nessuna concessione ai terroristi in accordo con quanto detto dal portavoce del Ministro degli esteri giapponese. Tra gli ostaggi c'e' anche l'ambasciatore Morihisa Aoki ed altri diplomatici giapponesi ed uomini d'affari, cosi come parlamentari peruviani, generali, due ministri ed un fratello di Fujimori.

Tutto era calmo nella residenza Lunedi, due guerriglieri in con vestiti scuri, mitragliatori sulle spalle, hanno buttato fuori dalla porta principale grandi sacchi di rifiuti.



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