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Comunicato #11 del MRTA

All’opinione Pubblica Nazionale ed Internazionale

La rappresentanza Internazionale dell’MRTA, saluta la sua presenza in Perù delle valorose Madres de la Plaza de Mayo ed esprime la sua solidarietà e gratitudine a coloro che con decisione assumono la difesa della vita e il rispetto dei Diritti Umani. Le Madres de la Plaza de Mayo sono riconosciute per la loro decisione e fermezza nella ricerca dei loro figli e nipoti scomparsi e assassinati dalla dittatura militare argentina . Per la loro esigenza che questi crimini non rimangano nella più assoluta impunità hanno percorso il mondo denunciando queste gravi violazioni dei Diritti Umani alla ricerca della giustizia e per questo hanno ricevuto il riconoscimento di tutte le organizzazioni umanitarie e di solidarietà del mondo.

La nostra organizzazione che conosce il loro infaticabile lavoro ha sollecitato attraverso la rappresentanza internazionale la loro MEDIAZIONE nella crisi generata dall’occupazione militare della residenza dell’ambasciatore giapponese da parte di un Commando di Forze Speciali dell’Esercito Popolare Tucamarista (EPT). Questa azione ha come uno dei suoi obiettivi principali, quello di rendere possibile la liberazione dei nostri compagni prigionieri politici che si trovano ad attraversare un lento processo di assassinio da parte della dittatura in queste “tombe per esseri viventi” che costituiscono le carceri in Perù.

La soluzione politica a questa crisi che si è vista “bloccata” fino ad ora per la costante manipolazione delle informazioni da parte dei rappresentanti del governo e dello stesso Fujimori, del tipo :

1.- Che l’MRTA ha incassato elevate somme di denaro da riscatti dalle imprese transnazionali giapponesi ;

2.- Che il Commando “Edgar Sanchez” non è ora interessato alla liberazione dei prigionieri politici, ma al miglioramento delle condizioni carcerarie e che avrebbero accettato di andare in un altro paese.

Queste e altre dichiarazioni replicate dai mezzi di comunicazione sono bugie del governo e cercano solo di confondere gli obiettivi e intorpidire un’uscita pacifica rendendo necessaria la presenza di organizzazioni come quella delle “Madres de la Plaza de Mayo” che ci rappresenti nei negoziati e impedisca le manipolazioni da parte del governo. Per questo la presenza delle Madres en la Plaza de Mayo nei negoziati è di vitale importanza per rendere impossibile un non necessario spargimento di sangue a cui il governo è desideroso di giungere. Esprimiamo tutta la nostra fiducia nell’obiettività delle Madres de la Plaza de Mayo e nella loro volontà di contribuire ad una soluzione politica a questa crisi.

D’altra parte, in una conferenza stampa realizzata a Lima di queste abnegate Madres, che non sono state riconosciute dal governo di Alberto Fujimori, hanno denunciato che è stato loro impedito l’ingresso alla residenza dell’ambasciata giapponese così come nelle diverse carceri del paese. Senz’altro si sono rese conto che nel Carcere delle Donne di Chorillos le prigioniere politiche dell’MRTA stanno facendo lo SCIOPERO DELLA FAME, e questo aggrava ancora più le loro già deteriorate condizioni di salute. Secondo informazioni Bertha Sanchez, di 45 anni, è gravemente malata con un’ulcera e alterazioni mentali, prodotto delle torture, della cattiva alimentazione e dell’isolamento. Ormecinda Fernández ha seri problemi uterini (da torture) e reumatismi (a causa dell’umidità delle celle). Yolanda de la Cruz , ha delle fratture alla clavicola (prodotto delle torture e problemi allo stomaco. Milagros Chavez, ha un’infezione renale e problemi uterini, prodotti anch’essi dalle torture. Miriam Quispe, è stata operata di appendicite in emergenza con un principio di peritonite, non sono state completate le cure. Victoria Salgado Avila, ha la TBC. Yanire Bautista Saavedra, operata di peritonite, non ha avuto cure in seguito e presenta un quadro di lacune mentali. Si sa che esistono altri casi di TBC e le malattie gastrointestinali e vaginali sono generalizzate ad un 98% della popolazione di donne prigioniere, come prodotto delle torture e violenze di cui sono state oggetto.

Di fronte alla gravità della situazione facciamo un appello alla comunità nazionale ed internazionale, ai governi democratici, alle istituzioni religiose e progressiste, alle organizzazioni umanitarie perché si preoccupino dei diritti umani esigendo dal governo peruviano che permetta alle istituzioni come la Croce Rossa Internazionale, Medici Senza Frontiere, Medici del Mondo per adeguate cure mediche alle prigioniere e prigionieri politici.

Isaac Velazco
Rappresentante Internazionale.



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