Da qualche luogo della selva centrale Dicembre 1996

COMUNICATO Nº 4

La DIREZIONE NAZIONALE del MOVIMENTO RIVOLUZIONARIO TUPAC AMARU,
si dirige al nostro amato popolo e a tutta la comunità internazionale:


L’occupazione militare della residenza dell’ambasciatore giapponese a Lima ha posto il Perù al centro dell’attenzione mondiale, per essere il teatro di una battaglia diseguale: da un lato il commando ‘Edgar Sanchez’ disposto ad ottenere la liberazione dei nostri compagni detenuti e dall’altro lato un governo che mostra poco interesse per la vita delle centinaia di migliaia di peruviani che sopravvivono, nell’assoluta povertà, all’applicazione brutale del modello neoliberale.

Il commando Edgar Sanchez ha agito con decisione e fermezza, dimostrando però, allo stesso tempo, la massima flessibilità per trovare una soluzione politica. Il governo peruviano rispetto alla proposta dell’MRTA ha risposto con superbia e disinteresse per la vita di chi si trova nella residenza dell’ambasciatore giapponese. Tra i prigionieri di guerra si trovano membri del potere esecutivo, del congresso, del potere giudiziario, delle forze armate e della polizia.
Tutti costoro hanno appoggiato in maniera incondizionata il regime e in compenso oggi ricevono, per i servizi resi, la minaccia di un intervento militare che pone in pericolo le loro vite.
Il MRTA ha rispettato e rispettera’ la convenzione di Ginevra sui conflitti interni; in questo senso le persone che si trovano all’interno della residenza sono trattate con il rispetto che corrisponde alle condizioni di esseri umani e di prigionieri di guerra. Non si puo’ dire lo stesso per il trattamento che il governo peruviano riserva nelle carceri ai prigionieri politici, che sono sottoposti ad un lento sterminio. Per giustificare queste azioni irrazionali il governo ha qualificato come terroristi gli antagonisti, e ha dichiarato pubblicamente.... ‘non si puo’ parlare di pace mentre si utilizza il terrore come argomento’.... ‘nel quadro delle leggi peruviane vigenti e per i criteri di sicurezza nazionale e’ inaccettabile la liberazione di chi ha perpetrato assassinii e atti terroristici’. Il sig: Fujimori si dimentica che la pace è conseguenza della giustizia sociale e che nel Perù di oggi non esiste tale giustizia, ma una pratica di terrore che lo Stato ha pianificato come forma per liquidare qualsiasi opposizione.
Negli ultimi 4 anni il numero di prigionieri politici è arrivato a oltre 9000, tutti accusati di appartenere alla sovversione e presentati ai mass media in abito a righe, sottoposti a giudizio sommario in tribunali militari con giudici ‘senza volto’, condannati a 25-30 anni di prigione o all’ergastolo senza il minimo rispetto dello stato di diritto. Extrema povertàTutte queste persone, dopo aver sofferto umiliazioni e un trattamento degradante, hanno dovuto dimostrare la propria innocenza dal carcere. Restano comunque ancora migliaia di persone innocenti nelle galere, infatti il governo ha dovuto creare una commissione di indulto per liberarle, senza poter riparare all’enorme danno subito da migliaia di famiglie peruviane. I desaparecidos, le esecuzioni extragiudiziali, le morti per tortura dei detenuti, gli assassini di massa di presunti ‘delinquenti sovversivi’ dimostrano la politica di terrore che lo stato e il governo hanno praticato.

D’altra parte, ufficiali e personale subalterno dell’esercito e della polizia accusati e condannati per omicidio, stupro di donne e bambini, tortura e genocidio, sono stati amnistiati da questo governo con il prestesto di contribuire alla pacificazione nazionale, violando così le leggi interne e quelle internazionali sul rispetto dei diritti umani.
Per tutto questo, chiediamo alle donne e agli uomini progressisti del mondo di esigere dal governo peruviano una soluzione politica che porti alla libertà dei prigionieri politici e dei prigionieri di guerra catturati dal commando Edgar Sanchez, dato che grazie a questo gesto solidale si è evitato fino ad oggi una soluzione violenta. La parola adesso al governo peruviano.

TUPAC AMARU VIVE E VINCERA’!!!


Direzione Nazionale del Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru

Traduzione a cura del Comitato Carlos Fonseca


M.R.T.A. homepage di TM Crew

tmcrew@mail.nexus.it Infozone TM Crew Home Page