Il governo peruviano ha scelto la via della strage; questa notte con un blitz militare e' stata messa la parola
fine all'occupazione della residenza dell'ambasciatore giapponese a Lima dopo 126 giorni .
Tutti i 14 guerriglieri del Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru sono stati uccisi, dei 72 ostaggi liberati
solo uno e' morto dopo essere rimasto ferito, altri 25 sono feriti e si
trovano in ospedale, nel blitz sono morti due agenti.
L'assalto dei 140 soldati delle forze definite "d'elite", e' iniziato alle 22.25 ora italiana, le 15.25 in Peru'.
Alcuni militari sono entrati da un tunnel costruito sotto la residenza, nel frattempo sono esplose bombe tutt'intorno all'edificio,
decine di tiratori scelti puntavano i fucili dentro l'ambasciata.
Tutti i militanti del Commando Tupac Amaru sono stati uccisi dall'esplosione mentre stavano giocando
a calcetto come tutti i pomeriggi. L'intervento di fuoco e spari di bazooka e' durato 50 minuti
Dall'ambasciata subito dopo sono state portate fuori le prime decine di ostaggi - il presidente Fujimori trionfante ha atteso le teste di cuoio all'esterno della residenza, dopo i primi segni di gioia e di vittoria i militari hanno cantato l'inno nazionale peruviano davanti a Fujimori
Per ore non e' stato detto nulla della sorte dei guerriglieri Tupac Amaru, Fujimori ha ammesso la strage solamente alle tre di notte (ora italiana) , prima parlando con i giornalisti aveva solo elogiato le forze dell'ordine per la riuscita del blitz.
Nella notte e' stato intervistato dalla CNN il portavoce europeo del MRTA Isaac Velazco:
"Il Movimento proseguira' la sua azione contro il sistema brutale, il terrorismo di stato che va contro i
diritti dell'uomo in Peru', con l'assalto di oggi si e' persa l'occasione per iniziare un negoziato
che avrebbe avuto benefici effetti sulla situazione del popolo peruviano. E' il popolo peruviano che ha
perso oggi con questo intervento militare la guerra interna che esiste in Peru' si aggravera'."
Complimenti per il blitz sono arrivati a Fujimori anche dal governo giapponese, il primo ministro Ashimoto ha detto di non essere stato avvertito dell'assalto, ma che approvava l'operazione.
Il blitz che secondo le prime informazioni e' stato organizzato insieme ai servizi segreti israeliani, americani e inglesi
rafforza la figura del presidente Fujimori, contestato per una serie di scandali legati proprio alla
violazione dei diritti umani.
Sentiamo da Lima Beppe Solfrini di una ONG:
"La scorsa settimana il presidente peruviano Alberto Fujimori aveva toccato il minimo storico per quanto riguarda
l'appoggio della popolazione, dell'opinione pubblica, un minimo intorno al 42%, che sembra alto per i nostri livelli, le
critiche venivano mosse per quanto riguarda i servizi di sicurezza dell'esercito e per un assessore collegato al narcotraffico e alcune violazioni dei
diritti umani avvenute la scorsa settimana avevano scosso l'opinione pubblica ed il prestigio del Presidente
era sceso notevolmente".
I guerriglieri Tupac Amaru sembravano quasi pronti al massacro, il loro leader all'interno dell'ambasciata sapeva dell'esistenza
del tunnel "servira' per l'intervento di forza" aveva detto Cerpa Cartolini. Le trattative con il governo peruviano nelle ultime settimane
proseguivano, ma senza sbocchi reali, i guerriglieri Tupac Amaru avevano chiesto a Fujimori di liberare
solo 20 dei militanti del gruppo che si trovano nelle carceri peruviane. Stanotte dopo il massacro Fujimori ha parlato di
proposte inaccettabili.