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Tratto da La Jornada del 23 aprile 1997.
Fujimori: esempio al mondo, l'assalto militare all'ambasciata.

Afp, Lima, 22 Aprile. L'assalto militare di questo martedì, verso le ore 13.30 ora locale, alla residenza dell'ambasciatore del Giappone a Lima eseguita da più di un centinaio di soldati, ha messo fine ai 126 giorni di sequestro dei 72 ostaggi che si trovavano al suo interno trattenuti da un commando del Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru (MRTA).

Questa è la cronologia del maggior sequestro di massa nell'emisfero:

Dicembre

17.- Alle 20.38 ora locale un commando dell'MRTA assalta la residenza dell'ambasciatore del Giappone a Lima, prende circa 600 ostaggi ed esige la liberazione di 440 guerriglieri prigionieri.

18.- Il governo peruviano designa il ministro dell'Educazione, Domingo Palermo, come interlocutore nella crisi.

20.- I ribelli liberano 38 ostaggi, che si sommano ad altri 350 già liberati, fra loro la madre e la sorella del presidente Alberto Fujimori.

21.- Un ex prigioniero dei ribelli annuncia che il leader del gruppo è Nestor Cerpa Cartolini, Comandante Evaristo. Fujimori, da parte sua, dice che "non discuterà un accordo di pace".

22.- Vengono liberati 225 ostaggi.

25.- L'arcivescovo di Ayacucho, Juan Luis Cipriani, comincia ad intervenire nella crisi essendo designato dal Vaticano come mediatore fra il governo e i ribelli dell'MRTA.

26.- Un'esplosione scuote la residenza. La polizia dice che sarebbe stato un animale incappato su di una mina installata dall'MRTA.

28.- Viene liberato un gruppo di 20 persone. Rimangono 83 ostaggi.

31.- Un gruppo di reporters grafici entrano nella residenza e dialogano con Cerpa.

Gennaio

7.- Si sentono spari nell'interno della residenza. La polizia arresta due reporters della catena televisiva giapponese Asahi, che entrarono nella residenza facendosi gioco dei sistemi di sicurezza.

8.- Fujimori afferma nuovamente che non ci sarà "liberazione di terroristi", che desidera "una soluzione pacifica" alla crisi e minaccia di "ricorrere ad altri metodi" se si mette in pericolo la vita degli ostaggi.

15.- L'MRTA accetta una Commissione di Garanti per i negoziati.

21.- Effettivi della polizia realizzano una simulazione d'attacco intorno alla residenza.

26.- Viene liberato il generale Josè Rivas Rodriguez, alto capo della polizia in pensione. Rimangono 72 ostaggi.

27.- La polizia installa altoparlanti e realizza una parata militare davanti alla residenza. I guerriglieri rispondono con raffiche di mitra. Non ci sono feriti.

Febbraio

1.- A Toronto, in Canada, il presidente Fujimori e il primo ministro giapponese, Ryutaro Hashimoto, si accordano nel promuovere il dialogo con l'MRTA.

6.- Cruciale primo incontro fra i Membri della Commissione di Garanti e Cerpa per coordinare l'inizio delle "conversazioni preliminari" con il governo.

11.- Il luogotenente di Cerpa e numero due della struttura dell'MRTA, Roli Rojas, e l'interlocutore del governo peruviano, Domingo Palermo, si riuniscono in una casa vicina alla sede diplomatica del Giappone per dare inizio formale ai negoziati.

20.- Il capo dell'MRTA partecipa per la prima volta in forma personale ai dibattiti della quarta sessione del dialogo.

Marzo

1.- Gli "emmerretisti" ratificano la loro richiesta di scarcerazione dei compagni prigionieri e annunciano che la "resa" non è inserita nei loro piani.

2.- Fujimori visita la Repubblica Dominicana e Cuba per studiare possibilità che questi paesi diano asilo politico ai ribelli.

4.- Cerpa rifiuta la possibilità di asilo politico e riafferma l'esigenza di liberare i suoi compagni prigionieri.

6.- L'MRTA denuncia un supposto piano militare del governo e avverte sulla costruzione di un tunnel per infiltrare forze di sicurezza. Sospende il dialogo per analizzare la situazione con i garanti.

7.- I mediatori fanno pressione sul governo e sulla guerriglia per riallacciare il dialogo. Un corrispondente della catena britannica WTN abbandona il paese ricevendo minacce di morte per i suoi contatti con l'MRTA.

12.- Si compie la decima sessione di conversazioni senza giungere ad accordi.

13.- Si riunisce la Commissione dei Garanti e portavoci dell'MRTA per sbloccare il processo di dialogo.

14.- La Commissione di Garanti si riunisce con Palermo per rendere più agili i negoziati con i ribelli.

17.- Manifestazione di solidarietà per gli ostaggi in tutto il paese.

18.- Arriva il vicecancelliere giapponese, Masahiko Komura, per instaurare dei rapporti diretti prima con il Perù e poi con i governi di Cuba e della Repubblica Domenicana.

19.- L'arcivescovo Juan Luis Cipriani preme sul governo peruviano e sull'MRTA per un "veloce accordo basato sulla riconciliazione e il perdono".

20.- Fujimori replica che non libererà nessun prigioniero dell'MRTA. Un portavoce della guerriglia dice che settori del governo non vogliono una soluzione pacifica.

21.- I membri della Commissione dei Garanti richiamano la comunità internazionale a suggerire soluzioni quando Cipriani chiede "più serietà da ambo le parti".

24.- L'arcivescovo Cipriani si riunisce con il presidente Fujimori. Ci sono voci su un accordo in sei punti. Il commando dell'MRTA accetterebbe asilo a Cuba e un numero indeterminato di prigionieri dell'MRTA, che non hanno commesso crimini, sarebbe liberato.

29.- Intense voci su di un imminente riinizio dei negoziati e una veloce soluzione della crisi degli ostaggi.

Aprile

2.- Si dileguano le voci nel momento in cui non si concretizza la ripresa del dialogo. La crisi torna in stallo un'altra volta.

4.- Diversi mezzi di comunicazione informano su di una visita dell'arcivescovo Cipriani alla base navale di Callao, dov'è recluso il leader e fondatore dell'MRTA, Victor Polay, di 46 anni.

6.- Fujimori chiarisce che Cipriani non ha visitato la base navale e dice ancora che la crisi avrà soluzione pacifica.

7.- Nestor Cerpa dichiara ai mezzi d comunicazione che la soluzione della crisi è nelle mani del governo peruviano e chiede a Fujimori proposte "concrete" in relazione alla sua richiesta centrale di scarcerare i suoi compagni.

8.- L'arcivescovo Cipriani parla con Fujimori dopo due settimane. La Commissione dei Garanti riceve una relazione sulle condizioni carcerarie dei prigionieri politici dell'MRTA.

9.- Cipriani richiama nuovamente ambo le parti a cedere e invoca Dio per appianare il cammino perché per "lui non è impossibile", nonostante che si lamenti del fatto che la crisi degli ostaggi si stia "allargando troppo".

10.- Cipriani si riunisce nuovamente con Fujimori e Palermo, e poi con Cerpa. I garanti conversano per la prima volta con il Difensore del Popolo. Il delegato del Vaticano ammette che ci sono "piccoli avanzamenti" che "condurranno ad un buon finale".

11.- Cipriani si riunisce per la terza volta nella settimana con il presidente Fujimori. Non ci sono dichiarazioni.

12.- Cipriani indica che "i negoziati vanno avanti".

19.- Il ministro peruviano degli Interni, il generale Juan Briones Davila, si dimette riconoscendo "deficienze" della polizia peruviana. Il "numero due" del Comitato Internazionale della Croce Rossa, Juan Pedro Schaerer, viene espulso dal paese per aver oltrepassato le sue funzioni umanitarie.

20.- Il generale Cesar Saucedo assume il ministero dell'Interno, e diventa il nuovo titolare della polizia nazionale il generale Fernando Dianderas.

21.- Cipriani annuncia che prenderà un periodo di riposo di alcuni giorni a causa della tensione alla quale si è dovuto sottoporre dall'inizio della crisi. L'arcivescovo invia una lettera al primo ministro Ryutaro Hashimoto chiedendo una flessibilizzazione del dialogo da parte di Lima.

21.- Il comando dell'MRTA annuncia che ha deciso una drastica riduzione delle visite mediche agli ostaggi.

22.- Poco dopo le ore 15 comincia l'operazione militare per occupare la residenza dell'ambasciatore giapponese a Lima.

(Tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)





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