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Peru' : Possibile trasferimento dei prigionieri politici

L'annuncio del trasferimento di varii prigionieri politici è stato reso pubblico dal quotidiano "El Comercio" (25 gennaio 1997, sezione poliziale).

Il titolo del giornale dice: " A Challapalca i più terribili capi del MRTA e di SL. Saranno anche trasferiti i più avvezzi delinquenti comuni.
Afferma inoltre che: "secondo fonti confidenziali", andranno lì tutti i condannati all'ergastolo e a pene maggiori di trenta anni.
C'è una lista di alcuni nomi: di SL Osman Morote, Carlos Inchaustegui, Edmundo Cox, Martha Huatay, Maritza Garrido-Lecca; del MRTA, Miguel Rincon, Nancy Gilvonio, Lori Berenson, e i cileni Maria Concepcion Pincheira, Jaime Castillo Petruzzi, tra altri.

La Coordinadora Nacional de Derechos Humanos ha già preso posizione in tal merito con una Nota di stampa dell'11 di Aprile del 1997.
Che qui riportiamo:

RIFIUTIAMO IL TRASFERIMENTO DI PRIGIONIERI AL CARCERE UBICATO A PIU' DI 500 METRI SUL LIVELLO DEL MARE.

Secondo quanto riferito dalla stampa, esiste la possibilità che l'Istituto Nazionale Penitenziario-INPE trasferisca un gruppo di carcerati, qualificati di difficile riadattamento, al carcere di Challapalca, ubicato al limite tra i dipartimenti di Puno e Tacna, a più di 5000 metri sopra il livello del mare.

Per ragioni strettamente umanitarie, la Coordinadora Nacional de Derechos Humanos manifesta il suo energico rifiuto a questa misura, considerando che a questa altitudine la salute di qualsiasi persona si vedrebbe naturalmente deteriorata e la vita seriamente minacciata, costituendo una violazione ai trattati internazionali che stabiliscono le regole minime per il trattamento dei reclusi.

Specialisti peruviani della materia riferiscono che il compimento della condanna in queste condizioni "può considerarsi come una pena di morte programmata e chi la propone deve assumersi questa responsabilità ".

Lima, 11 di Aprile del 1997.

Coordinadora Nacional de Derechos Humanos,
Jr. Tupac Amaru 2467, Lince - Lima 14
Telef (1) 4224827, (1) 4411513
Fax (1) 4411533
E.mail: postmast@cnddhh.org.pe


(RIASSUNTO della lettera dei familiari dei prigionieri politici davanti
all'annuncio del traferimento a Challapalca)

Lima, 18 di Marzo del 1997

Signor
Dr. Jorge Santisteban de Noriega
Difensore del Popolo
Jiron Ucayali 388
Lima 1 Peru
Fax: 00511-426-7889

Stimato Signore:

(...) Il motivo della nostra comunicazione è un incontro per farle
conoscere la nostra preoccupazione per le condizioni in cui si trovano i
nostri familiari accusati di terrorismo, sotto un durissimo regime di
punizione da quasi cinque anni (Maggio del 1992).

Per altro ci preoccupa ora oltemodo la decisione delle autorità incaricate
di trasferire i prigionieri condannati all'ergastolo all'inumano carcere di
Challapalca. Se Yanamayo, in Puno, già è un carcere di difficile accesso e
di dure condizioni per i prigionieri, che già presentano difficoltà note di
salute, l'invio a un altro carcere non sarebbe altro che privarli delle visite 
dei loro familiari e seppellirli vivi.
Abbiamo conoscenza che il percorso da Tcna fino al luogo indicato è
inospitale e che ci sono sette ore di cammino molto duro da percorrersi. 

Come lei comprenderà, la maggioranza dei familiari che assistomo i
prigionieri siamo noi, loro padri, madri o spose.
Cerchiamo anche nella misura in cui sia possibile che vedano i loro figli.
Questa è la unica maniera di mantenere vivo un legame che ci pare
fondamentale tanto per loro come per noi.
Ciò ci permette anche di conoscere direttamente il loro stato di salute, già
abbastanza deteriorato.

Molto attentamente,
I familiari dei Prigionieri politici.
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Al momento non ci sono stati nuovi annunci concreti. Non si stà reagendo
davanti a un nuovo annuncio. Si stà provando a far conoscere la situazione
di questo carcere prima che si prenda qualsiasi decisione.
Qualcuno dice che l'annuncio di gennaio era solo per spaventare, e che non
trasferiranno nessuno.
Però la prigione di Challapalca esiste  e ciò che  cerchiamo di evitare è 
che si verifichino trasferimenti.
Se protesteremo dopo che lo portao lì, sappiamo che sarà più difficile che
loro facciano un passo indietro.

La notizia più che motivo di dolore deve essere motivo di allarme!!!




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