Il titolo del
giornale dice: " A Challapalca i più terribili capi del MRTA e di SL.
Saranno anche trasferiti i più avvezzi delinquenti comuni.
Afferma inoltre che: "secondo fonti confidenziali", andranno lì tutti i
condannati all'ergastolo e a pene maggiori di trenta anni.
C'è una lista di alcuni nomi: di SL Osman Morote, Carlos Inchaustegui,
Edmundo Cox, Martha Huatay, Maritza Garrido-Lecca; del MRTA, Miguel Rincon,
Nancy Gilvonio, Lori Berenson, e i cileni Maria Concepcion Pincheira, Jaime
Castillo Petruzzi, tra altri.
La Coordinadora Nacional de Derechos Humanos ha già preso posizione in tal
merito con una Nota di stampa dell'11 di Aprile del 1997.
Che qui riportiamo:
RIFIUTIAMO IL TRASFERIMENTO DI PRIGIONIERI AL CARCERE UBICATO A PIU' DI 500 METRI SUL LIVELLO DEL MARE.
Secondo quanto riferito dalla stampa, esiste la possibilità che l'Istituto Nazionale Penitenziario-INPE trasferisca un gruppo di carcerati, qualificati di difficile riadattamento, al carcere di Challapalca, ubicato al limite tra i dipartimenti di Puno e Tacna, a più di 5000 metri sopra il livello del mare.
Per ragioni strettamente umanitarie, la Coordinadora Nacional de Derechos Humanos manifesta il suo energico rifiuto a questa misura, considerando che a questa altitudine la salute di qualsiasi persona si vedrebbe naturalmente deteriorata e la vita seriamente minacciata, costituendo una violazione ai trattati internazionali che stabiliscono le regole minime per il trattamento dei reclusi.
Specialisti peruviani della materia riferiscono che il compimento della condanna in queste condizioni "può considerarsi come una pena di morte programmata e chi la propone deve assumersi questa responsabilità ".
Lima, 11 di Aprile del 1997.
Coordinadora Nacional de Derechos Humanos,
Jr. Tupac Amaru 2467, Lince - Lima 14
Telef (1) 4224827, (1) 4411513
Fax (1) 4411533
E.mail: postmast@cnddhh.org.pe
(RIASSUNTO della lettera dei familiari dei prigionieri politici davanti all'annuncio del traferimento a Challapalca) Lima, 18 di Marzo del 1997 Signor Dr. Jorge Santisteban de Noriega Difensore del Popolo Jiron Ucayali 388 Lima 1 Peru Fax: 00511-426-7889 Stimato Signore: (...) Il motivo della nostra comunicazione è un incontro per farle conoscere la nostra preoccupazione per le condizioni in cui si trovano i nostri familiari accusati di terrorismo, sotto un durissimo regime di punizione da quasi cinque anni (Maggio del 1992). Per altro ci preoccupa ora oltemodo la decisione delle autorità incaricate di trasferire i prigionieri condannati all'ergastolo all'inumano carcere di Challapalca. Se Yanamayo, in Puno, già è un carcere di difficile accesso e di dure condizioni per i prigionieri, che già presentano difficoltà note di salute, l'invio a un altro carcere non sarebbe altro che privarli delle visite dei loro familiari e seppellirli vivi. Abbiamo conoscenza che il percorso da Tcna fino al luogo indicato è inospitale e che ci sono sette ore di cammino molto duro da percorrersi. Come lei comprenderà, la maggioranza dei familiari che assistomo i prigionieri siamo noi, loro padri, madri o spose. Cerchiamo anche nella misura in cui sia possibile che vedano i loro figli. Questa è la unica maniera di mantenere vivo un legame che ci pare fondamentale tanto per loro come per noi. Ciò ci permette anche di conoscere direttamente il loro stato di salute, già abbastanza deteriorato. Molto attentamente, I familiari dei Prigionieri politici. ------------------------------------------ Al momento non ci sono stati nuovi annunci concreti. Non si stà reagendo davanti a un nuovo annuncio. Si stà provando a far conoscere la situazione di questo carcere prima che si prenda qualsiasi decisione. Qualcuno dice che l'annuncio di gennaio era solo per spaventare, e che non trasferiranno nessuno. Però la prigione di Challapalca esiste e ciò che cerchiamo di evitare è che si verifichino trasferimenti. Se protesteremo dopo che lo portao lì, sappiamo che sarà più difficile che loro facciano un passo indietro. La notizia più che motivo di dolore deve essere motivo di allarme!!!