Arm The SpiritVoz RebeldeTactical Mediamateriale precedenteupdate newse-mail

La madre e la sorella di Cerpa in Italia chiedono chiarimenti sull’assalto dell’ambasciata

La Republica, 22 maggio 1997

Roma, (AFP). - La madre e la sorella di Nestor Cerpa Cartolini, leader del commando del Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru ucciso nell’assalto che ha messo fine alla presa degli ostaggi nell’ambasciata del Giappone a Lima, hanno richiesto mercoledì a Roma la creazione di una commissione internazionale di giuristi che facciano chiarezza sulle condizioni nelle quali fu realizzato l’assalto, il passato 22 aprile.

Felicidad Cerpa e Lucia Cerpa Cartolini, madre e sorella del leader del commando del Movimento Tupac Amaru, hanno ribadito le denunce nei confronti del presidente peruviano Alberto Fujimori “per aver tradito l’opinione pubblica internazionale violando la promessa di una azione pacifica “ .

Secondo Felicidad Cerpa, “mio figlio è stato assassinato da un centinaio di tiri sparati alla testa, dimostrando che l’ordine dato ai militari peruviani era di non lasciare nessun guerrigliero vivo”.

Durante una conferenza stampa, le due familiari di Cerpa Cartolini hanno chiesto anche alle autorità italiane che si crei una commissione internazionale che investighi sulle “terribili” condizioni di vita dei detenuti nelle carceri peruviane.

Tutti i membri del commando guerrigliero, che fece irruzione durante una festa nella residenza dell’ambasciatore giapponese il passato 17 dicembre e presero in ostaggio 72 persone per 126 giorni, furono uccisi con un ostaggio e due militari peruviani.

Invitate da vari parlamentari italiani della sinistra, le familiari del leader guerrigliero, che risiedono a Nantes, in Francia, hanno ricevuto la promessa da parte dei deputati di interessarsi al caso.

Per il deputato Ramon Mantovani, responsabile della politica estera del Partito di Rifondazione Comunista (PRC), il governo italiano deve rispondere al Parlamento sulle misure che pensa di prendere rispetto alla situazione dei diritti umani e civili in Perù.

Il parlamentare italiano sostiene che queste misure devono essere prese anche in forma unilaterale con altri paesi dell’Unione Europea.

C’è una pericolosa involuzione autoritaria, sia in Italia come in Perù, dove regna la tendenza a privare i cittadini dei loro diritti politici, lasciando tutto in mano ai sistemi plebiscitari”, ha detto Mantovani.

(Tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



M.R.T.A. homepage di TM Crew

tactical@mail.nexus.it Infozone TM Crew Home Page