Intervista con Norma Velazco, Rappresentante del Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru (MRTA) in Peru D:- Quali sono gli obiettivi della vostra occupazione dell'ambasciata? R:- In una situazione di violenza e crescente repressione, esercitate dalle autorita' peruviane contro i prigionieri politici, l'azione militare dell'MRTA ha due obiettivi: 1. il rilascio dei prigionieri dell'MRTA e di quelli falsamenti accusati dal governo di essere militanti dell'MRTA 2. portare avanti un'azione contro il neoliberismo praticato dal regime peruviano. D:- Perche' l'MRTA, prendendo come ostaggi dei diplomatici stranieri, cerca un confronto internazionale? R:- L'MRTA vuole un confronto con la comunita' internazionale e rispetta l'integrita' dei suoi rappresentanti. Ma non rilasceremo questi diplomatici. Solo cosi' possiamo evitare un inutile bagno di sangue e cercare invece di raggiungere una soluzione politica. L'MRTA, nell'autunno del 1995, aveva progettato l'occupazione dell'edificio del Parlamento peruviano a Lima. Questa azione non fu realizzabile perche' il commando fu scoperto subito prima. D:- In generale si puo' dire finita la guerriglia nell'America Latina. Anche l'MRTA vule smettere la lotta armata? R:- Noi rispettiamo le decisioni della guerriglia in El Salvador e in Guatemala di porre termine alla lotta armata e, anche se siamo critici rispetto alle loro decisioni, pensiamo che essi conoscano meglio di noi la situazione nei loro paesi. I militanti dell'MRTA, comunque, rifiutano categoricamente colloqui di pace con il governo. Questa e' l'opinione della base e anche della dirigenza dell'MRTA. E' ancora necessario portare l'attacco della lotta rivoluzionaria per un cambiamento sociale. D:- Perche' e' necessario? R:- In seguito al declino del movimento popolare negli ultimi anni, il nostro compito attuale e' creare una coscienza rivoluzionaria. La riorganizzazione delle organizzazioni popolari sara' effettuata da organizzazioni armate, come spine nel fianco del governo. Il governo deve rendersi conto che l'MRTA esiste ancora e che, nonostante quello che dice la propaganda governativa, non e' stata distrutta. Nella sua guerra l'MRTA ha inflitto piu' perdite all'esercito peruviano di quanto non abbia fatto il governo dell'Ecuador. Negli ultimi tre anni sono stati distrutti due caserme e quattro elicotteri dell'esercito, mentre i media e il governo del Peru non hanno mai confermato queste azioni militari. Ma ora non possono ignorare la nostra azione attuale. D:- Quest'ultima azione e' focalizzata sui prigionieri politici. Qual e' la loro situazione attualmente in Peru? R:- Dopo la presa del potere di Fujimori nel 1992, in Peru si e' instaurata una dittatura civile e militare. Sono state promulgate leggi speciali contro le organizzazioni di sinistra che fornivano alla polizia, all'esercito e ai tribunali tutti i possibili strumenti di repressione. Ci sono migliaia di prigionieri politici in Peru. Appartengono a gruppi di agricoltori, studenti, donne, sindacati, e cosi' via. La maggioranza di questi prigionieri, sia uomini che donne, hanno rifiutato le offerte di amnistia. Sono soggetti a speciali metodi di tortura fisica e psicologica. Ci sono dodici prigioni di massima sicurezza in Peru. Una di queste e' una base marina. La nostra compagna Maria Cumpa e' tenuta li' in totale isolamento e, a causa della grande distanza con la sua famiglia, le e' negato il diritto alle visite. Secondo le leggi antiterrorismo, i prigionieri politici possono essere visitati solo dai familiari. Un'altra prigione si trova a un'altitudine di 4.000 metri sulle Ande, dove il clima rende la vita molto difficile per i prigionieri. Il vento soffia tra le sbarre e fa sempre freddo. Molti detenuti soffrono di malattie respiratorie e disturbi allo stomaco. La gente arrestata [con le leggi antiterrorismo] viene processata in 24 ore senza diritto alla difesa. I prigionieri devono vivere in totale isolamento per un intero anno. In seguito possono ricevere una visita di 30 minuti una volta al mese, ma solo da parenti stretti. Sono confinati nelle loro strette celle per tutto il tempo tranne mezz'ora al giorno. Non hanno radio o TV. Non possono ricevere nemmeno cure mediche. Il cibo e' davvero cattivo, molto spesso andato a male e le guardie vi aggiungono topi o scarafaggi. Le condizioni di prigionia sono le stesse per gli uomini e le donne, ma le donne, in piu', devono subire assalti sessuali e intimidazioni. Anche l'acqua e' scarsa nelle prigioni. I detenuti ricevono due litri di acqua al giorno con cui lavarsi e bere. D:- In che misura sono realistiche le possibilita' che il Governo accetti le richieste degli occupanti dell'ambasciata? R:- Il governo peruviano sa che l'MRTA e' una organizzazione politica che non viola i propri principi. Quindi il regime ha soltanto due opzioni: effettuare un assalto militare o accogliere pienamente le richieste del commando dell'MRTA, che significa rilasciare i prigionieri. I militanti dell'MRTA sono determinati ad andare avanti sino alla fine. Intervista di Peter Nowak, junge welt <http://www.inx.de/jungewelt> testo inglese tradotto da Arm The Spirit <http://burn.ucsd.edu/~ats> ------------------------- collettivo infodiret(t)e ECN - Padova e-mail: hobo@ecn.orghttp://www.ecn.org/pad/