kidz and drugs - mw4k








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[ EMAIL 03 ]
Sekketwo

 

Un tread interessante, anche se forse cosi' rischiamo di sviscerarlo troppo poco e male. Insomma e' un argomento che coinvolge molto e spazia in lungo e largo nei nostri vissuti di fattoni, birristi, sparaflashati e non, tra psichedelia e controllo sociale...

--- luca@bikezone.com wrote:
> che valore hanno delle sensazioni indotte, e il 99%
> delle volte comprate

Beh pero' anche i miei scassati occhiali mi inducono una sensazione indotta, cioe' mi fanno vedere meglio non perche' il mio occhio migliora veramente ma perche' c'e' una lente, e li ho pure comprati tuttavia li trovo utili. Allo stesso modo anche una sensazione indotta ha valore se e' utile, mentre invece (e con le droghe nelle zone di assunzione abituali purtroppo succede troppo spesso... ma non sempre) qualcosa di inutile e' fondamentalmente dannoso. Questo per dire che a mio avviso non imposterei il discorso su indotto=male non indotto=bene, piuttosto e' utile? Ci migliora? I nostri neuroni bruciacchiati e il peso di una tra le tante contraddizioni che ci si parano davanti valgono l'esperienza che vogliamo fare con le droghe? Un tempo dicevamo che le "pezze non si sprecano" e forse eravamo gia' un passettino avanti...tralaltro sinceramente mi trovo un po' in difficolta' dato che onestamente mi capita sempre meno spesso di assumere sostanze, tantomeno di andare ai raves a meno che non abbia dato il mio contributo all'iniziativa cercando, come quasi sempre abbiamo fatto di partecipare non certo di subire, tuttavia mai e poi mai potrei negare di aver giocato col mio cervelletto, e di aver vissuto esperienze socialmente e umanamente esaltanti anche tramite le drugs.

>
> invece S. su [spZKnewsLetter46] in sintesi auspica:
>
> 1) una de-mercificazione nell'approvigionamento
> delle "sostanze" per poi pero' constatare che sulla scena negli anni il
> processo e' andato in senso
> inverso. I motivi li capite da soli: gli spacciatori
> vi tengono per le palle/ovaie (as you like, il senso e' quello) e se
> la comandano, fanno come
> je pare perche' vi servono quindi? ....siete dei
> tossici?

Ok concordo, ma un conto e' questa dimensione mercatino da te descritta un conto e' un mio amico che e' appena tornato da katmandu' con una palla di crema di oppio e la mette in mezzo...(faccio per dire... non ho nessun amico appena tornato da katmandu' (nota per gli sbirri che se no ci credono e mi imboccano... :-P)) un conto e' Jhon che c'ha le chicche bone che se le piamo tutti assieme perche' lui le ha provate e mi garantisce che so bone... un conto e' il pusher di robba alla stazione di ostia... Sono situazioni diverse, ognuna delle quali stravolge il senso della eventuale esperienza... Ovvio che auspico una demercificazione ma conosco anche la realta' delle cose, credo anche che probabilmente l'unica possibilita' di demercificare realmente sia l'autoproduzione, ma, come ho scritto non sempre e' possibile... quindi mi "accontenterei" di dare alla diffusione delle sostanze una dimensione (non ho paura a dirlo) social-frikkettona stile primi raves che non e' una demercificazione ma neanche una squallida mercificazione...

> 2) una scelta del tipo meglio meno, ma meglio o, se
> non c'e' il problema "$", meglio MEGLIO. Ossia puntare sulla qualita' o
> lasciar perdere la mondezza.
> mmmh giro da anni insieme a un sacco di
> gente, spesso anche molto
> intelligente, che fa discorsi simili, che si crede
> di essere una specie di
> fattone d'elite, che capisce, controlla etc. anzi ti
> diro' ragionano quasi
> tutti/e cosi'... ma quando non c'e' un cazzo e gira
> solo robaccia... se la
> litigano. (nel mondo reale non nei buoni propositi
> delle e-mail)

Beh il mio era tutto sommato un consiglio spassionato, se tra le tue scelte c'e' quella di provare sostanze fallo per benino rischiando meno e sballando mejo...questa e' probabilmente una banalita' ma in effetti se e' vero che quando gira la robaccia cmq tutti/e se la litigano... io odio i fattoni d'elite e gli intellettuali della pezza. O tanto per fare una citazione da strada: "io quelli della scelta nun li capisco proprio"

> Comunque una risposta alla questione posta
> all'inizio non l'ho trovata, o
> non l'ho saputa leggere.

Infatti non c'era o meglio non proprio. Erano alcune riflessioni che stavo facendo da tempo e colto uno spiraglio per metterle in campo da quei post. Inoltre a dire il vero concordo al 99% con quello che dici perche' il problema principale che volevo tirare fuori, e che forse poi ho spalmato su altre questioni sentite (ahime la passione...), e' che la maggior parte delle sensazioni che una sostanza chimica o naturale produce sono e devono essere riprodotte senza sostanza, insomma se io uso sempre l'ascensore mi verranno delle gambine flaccide flaccide e i miei muscoli si afflosceranno inabituati a fare le scale e poi proprio a camminare. Credo e ho sempre creduto che quello che dovrebbe crescere dentro di noi come persone e come esperienze personali sia il nostro cervello non di certo la quantita' di neuroni bruciati, cosi' come credo che a volte bruciare qualche neurone valga un esperienza che accresce e migliora. Ripeto possono essere un mezzo ma mai devono diventare un fine. Cercherei di affrontare la questione per quello che e', io chiamo un gatto gatto diceva qualcuno, allo stesso modo io vedo una bella esperienza psichedelica un po' come un bel viaggio (non a caso si chiamano trip...) e non disabitua a niente se non a vedere le cose e le persone da altri punti di vista. Mentre invece chiamo un sparaketafleshionesmashellante sparaketafleshionesmashellante... e un sottone sottone, e un............. chiaro?


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