tratto da IL MESSAGERO DI SABATO 14.2.1998

L'aggressione è avvenuta mentre l'uomo era appartato in macchina con una prostituta

"Picchiato da due poliziotti"

Era stato denunciato per oltraggio, assolto. Indagati gli agenti

Decisivo il racconto della donna. L'accusa: falsa testimonianza e calunnia.

di CRISTIANA WIANGANI

Ha passato tre giorni in carcere con l'accusa di aver malmenato e oltraggiato due poliziotti. Andrea C., 28 anni, e stato sotto processo per oltre un anno, ma la situazione si e drasticamente ribaltata in aula, e il giorno della sentenza e stato assolto perché il fatto non "sussiste. Il tribunale, presieduto da Antonio Cappiello, ha poi stabilito che venissero trasmessi nuovamente gli atti al pubblico ministero affinché procedesse contro i poliziotti. La loro condotta non ha convinto i giudici. Sospettano che abbiano reso falsa testimonianza e calunniato Andrea. E alcune testimonianze hanno confermato questa tesi. L'incontro tra il giovane e gli agenti di una volante, Marco B. e Luigi C., avviene la sera del 14 luglio del '96. Andrea e in macchina con altri tre amici. Percorrono lentamente la zona dell'Eur alla ricerca di una prostituta con la quale passare qualche ora. La ragazza viene scelta, tocca proprio ad Andrea farsi avanti per primo. I due si appartano in un posto buio, mentre il resto del gruppo rimane in attesa del suo turno. Le cose, pero, si complicano. C'è un imprevisto: una volante della polizia, in servizio presso il commissariato Esposizione, arriva sul posto. Intuisce quello che sta accadendo e si mette alla ricerca della prostituta e del suo cliente. La coppia cerca di fuggire, sono tutti e due seminudi. Lei riesce a scappare, lui viene bloccato. A questo punto, il racconto va per due strade. Secondo i poliziotti, Andrea C. reagisce prendendo a pugni Marco B., urlando, e lanciando improperi di ogni genere. E per questo viene arrestato. Il presunto oltraggiatore, invece, racconta tutta un'altra versione e nega di aver picchiato gli agenti. Sono stato aggredito - sottolinea - del resto, sarei stato sciocco a fare altrimenti. Ero solo, non potevo certo sperare di contrastare due persone, e per di più armate". Viene arrestato e passa in galera tre giorni, finché il gip non lo rimette in libertà. Ma il rapporto ufficiale lo accusa e quindi subisce il processo. Si rivolge, allora, all'avvocato Goffredo Giorgi e gli spiega come si sono svolti i fatti. Il legale gli consiglia di presentare denuncia contro gli agenti e l'iter giudiziario va avanti. Le udienze seguono i tempi della giustizia penale. Passa un anno, ma qualche giorno fa, con la sentenza, arriva la sorpresa: assolto perché il fatto non sussiste. C'è di più: il pubblico ministero viene incaricato di procedere nei confronti dei due poliziotti accusatori. L'asso nella manica e stato lo stesso Andrea a sfoderarlo qualche mese fa. E’ riuscito a rintracciare la prostituta con la quale si era appartato e a farla testimoniare davanti ai giudici. La ragazza, a sua volta, molto coraggiosamente, aveva sporto anche lei denuncia contro gli uomini della volante, ha spiegato come erano andate realmente le cose. A questo, poi, si sono aggiunte le testimonianze degli amici dell'imputato, dei tre giovani che lo stavano aspettando in macchina. E il gioco e stato fatto. Incalzati dalle domande del pubblico ministero Carlo Luberti e dell'avvocato difensore, i poliziotti si sono contraddetti e la loro versione ha perso credibilità. Dovranno rispondere di falsa testimonianza e calunnia. Ma non finisce qui: per quella vicenda Andrea C. si e fatto anche tre giorni di carcere ed e possibile che in tenda presentare il conto a chi lo ha arrestato ingiustamente.


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