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ZK RESOCONTI
09-10-2004 23:00 - PLASTIK 9/10

Alcune considerazioni prese in rete... UNA BOMBA DI SIGNIFICATO CONTRO L'IPOCRISIA "Okkio a chi regola gli appetiti, a chi frena la volontà, delimita gli orizzonti, a chi specula e controlla, a chi sta dietro lo schermo". Si leggevano queste parole sul flyer che pubblicizzava la nuova edizione del Plastik, uno dei più longevi party illegali della capitale... Questa volta eravamo davvero in tanti. A circa 45 Km da Roma, nel bel mezzo del viterbese per essere più precisi. Gli illegal raves dilagano in ogni angolo del globo perchè, al di là della ricerca dello sballo, in questi contesti si è sviluppato una sorta di 'sentire comune' di appartenenza e opposizione nei confronti di un Sistema fagocitante e meritocratico che giorno dopo giorno sta assottigliando gradualmente le nostra già ridotta autonomia e libertà. La musica (e spesso anche le droghe, non nascondiamoci dietro ad un dito) rappresentano un veicolo con cui manifestare la propria avversità e la propria rabbia verso uno 'stato delle cose' che non tiene conto delle diversità e privilegia senza mediazioni lo 'status sociale' rispetto alle idee e ai contenuti. Migliaia di persone si sono riversate in uno dei moltissimi capannoni abbandonati fuori città per essere presenti ad uno degli ultimi eventi illegali ancora connotati politicamente. Il Plastik - questo è il nome dell'illegal rave di cui vogliamo parlare - negli ultimi anni ha infatti rappresentato un appuntamento fisso per moltissimi romani (e non solo); una sorta di "evento mondano alternativo" in cui lasciarsi scuotere emotivamente. Perchè di questo stiamo parlando: emozioni! Alcune "voci di corridoio" lo davano per spacciato per volere, sembra, degli stessi organizzatori. Non staremo qui a raccontarvi i motivi di questa scelta (anche per noi sono solo indiscrezioni non verificate) ma la grande partecipazione dello scorso fine settimana ci ha fatto immediatamente pensare che questa voce fosse circolata più del previsto. Come mancare all'ultimo Plastik? Impossibile. L'età media dei presenti era stranamente piuttosto alta rispetto al solito. Anche i cosiddetti "isospettabili" hanno fatto capolino durante la nottata. Facce note e meno note del tessuto contro-culturale cittadino hanno riempito di colore uno scurissimo capannone industriale del viterbese. Moltissimi striscioni alle pareti, un impianto all'altezza della situazione e qualche piacevole novità in ambito strettamente musicale. Forse un po' disomogenee le selezioni ma pur sempre musicalmente molto variegate rispetto al consueto. Nella prima parte della nottata abbiamo ascoltato molto breakbeat, electro, detroit techno (con qualche disarmante inserto trash!) ma già nelle prime ore del nuovo giorno i bpm erano decisamente aumentati. Intorno alle 7.30 siamo stati allietati da un buon set drum'n'bass per poi lasciarci avvolgere per buona parte della mattinata dalla consueta ma efficace hard techno di estrazione francese. Alle 10.30 decidiamo di tornare in città. Siamo stanchi ma in qualche modo stupiti dalla grande vitalità che abbiamo respirato. A. C. posted 11/10/2004 18:00 polly jane aulin le mie ossa di vecchietta ancora cigolano un poco e ho speso altri neuroni che non torneranno piu'... ma a parte questo sono molto contenta. perche' Plastik9 e' stata LaFesta. con un acchitto da paura (belle le scenografie, belli gli striscioni appessi nel capannone, luminose le videoproiezioni) e l'entusiasmo rabbioso di sempre la crew di Ostia ha vinto bene. il posto era un po' lontanuccio da Roma, un fabbricone taglia media circondato da un tonico pratino (veramente apprezzabile per la schiumata mattutina ;) la musica come al solito varia e soprattutto delirante: a sto giro, nel cuore della notte siamo arrivat* a sentire "sara' perche' ti amo"... cassa orgogliosamente spezzata e testa alta, perche' non siamo macchine alla ricerca di un tempo unico in cui perdere coscienza ma corpi uniti desideranti e reattivi, che cercano un ritmo comune, un battito che superi il tempo e la fine del tempo (e della festa). un Plastik fricchettone? manco pe' gnente. piuttosto una festa in cui si e' festeggiato anche con la testa, piena di stimoli (banchetti informativi e di creazioni e ricreazioni varie) e di persone che alla mattina alle undici ancora riesci a guardarle in faccia senza pensare di essere in un film di Romero. di questi tempi non e' poco. - ketamon rotolanti per terra + fatine colorate (come ai bei vecchi tempi :) a completare l'alchimia mentre saliva la mattina una drum'n bass onesta targata Centocelle ha liberato piedi e mani... io poi sono andata via, unica nota di demerito ai soliti imbucati che aspettavano alla fine della strada per chiedere i documenti alle macchine che venivano via dal festino: che noia... (no, non paranoia: ho detto proprio noia) fine del reportino. (viziato probabilmente da affetto, senso di condivisione e compartecipazione psichica ;) che mi fa sentire un po' OstiaRioter, nonsochealtro che m'e' salito bene - ma anche sceso da un po'...) per quell* che se ne sono andat* e i grandi vuoti da riempire di gioia e rivoluzione. (sottofondo degli Area, grazie :) perche' la musica e' bella, ma se e' libera e' meglio. perche' mi diverto quando ballo, ma quando ballo libera mi diverto meglio. posted 18/10/2004 23:45 atman E' vero, il Plastik è stata La festa, di quelle che così non se ne vedevano da anni credo, la gente tanta, in un posto che apparentemente poteva sembrare piccolo, sembrava troppa, anzi forse lo era e questo è stato il bello. Le strutture e l'impegno è stato notevole, ma..ahimè, abbiamo avuto old school fin forse le quattro/cinque del mattino, poi della tecno un pò lenta (per l'ora senza dubbio) e la dnb in fin dei conti alle sei, ci ha invitati a nozze col pratino..forse saremo old, e monotoni, ma in molti questo finale ci è parso un pò prematuro, ci saremmo aspettati di ballare sfrenati fin almeno dopo le otto, per poi farci trascinare dai toni morbidi della dnb. E a conferma di questo, alle 10 il miracolo, una della più belle tekno, cassa dritta e spezzata, ma con tappeti sonori avvolgenti e invitanti, che erano riusciti a "riempire" l'intero stabile. Peccato..ormai era sceso tutto, manco la forza di ballare. E mi spiace dover deludere le "apparenze" i ketamon erano tutti lì, solo che in mezzo alla folla si vedevano di meno, e ancor di meno ma senpre più tristemente presenti i gnugnari della situazione, quelli che via via stanno trasformando la festa in un luogo di ritrovo per il degrado umano. Ma per fortuna che sì, è vero qualche fatina in più c'era davvero, e forse con la loro allegria hanno illuminato un pò di più una bella festa. :bic: ...ma, ma ragazzi..old school..e poi la dnb?? Scusate, ma sono e rimango una gran sostenitrice della tekno, vecchio e nuovo stile, non necessariamente cassa dritta, ma se spezzata, che lo sia intelligente e non stressante!!
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