2.5. VISITA DELLA COMMISSIONE ALL’ AGUASCALIENTES DI ROBERTO BARRIOS
DAL 19 AL 21 FEBBRAIO


Situazione della comunita’

L’ejido Roberto Barrios e’ situato sulle sponde del Rio Barcon, che lo separa da un accampamento militare (il 18Bi). La comunita’ e’ stata fondata da coloni 35 anni fa.
La commissione e’stata colpita da una certa proliferazione di differenti chiese e sette. Oltre alla tradizionale Chiesa Cattolica e a una Chiesa Presbiteriana (presente da circa 20 anni) esistono, secondo gli intervistati, 2 o 3 sette, che non e’ stato possibile definire e identificare con un nome preciso o riconosciuto. Questo e’ stato identificato come una fonte di tensioni all’interno della comunita’, perche’ provoca divisioni interne, specialmente rispetto alla divisione delle terre; ma anche per quello che riguarda la vita quotidiana, con numerose minacce di bruciare la chiesa e di “ripetere i fatti di Chenalho”.

Fatti denunciati

La comunita’ denuncia che, da quando sono arrivati i militari , dal 4 febbraio 1996, il fiume e’ inquinato.
Affermano che la presenza dei militari costituisce una intimidazione per le donne quando vanno a lavare o a lavarsi. Il lavoro procede lentamente, perche’ la milpa e’ a 200 metri dai militari. Il governo pratica contro di loro una guerra di bassa intensita’, affermano che prima la comunita’ era unita, mentre ora presenta al suo interno delle divisioni.. “Ora i priisti si sentono forti perche’ hanno la protezione del governo e quindi ci minacciano, ci insultano e ci provocano, in modo da suscitare violenza.” Denunciano che il 25 dicembre e il 1 gennaio hanno minacciato di cacciare violentemente la comunita’. Quelli che minacciano dichiarano di appartenere alla Union Ejidal, una organizzazione priista. I priisti minacciano anche di distruggere i boschi comunitari, per convertirli in proprieta’ privata, sapendo che distruggono cosi’ tutta la vita al loro interno.
Le autorita’ intervistate riferiscono che il gruppo priista qualifica gli osservatori internazionali come saccheggiatori, come usurpatori delle loro miniere e dei loro tesori. Le autorita’ valutano che queste dichiarazioni come un pretesto per non permettere la visita degli osservatori internazionali.

Richieste alla commissione

Chiedono che l’ esercito federale se ne vada, perche’ “viene qua solo a contaminare e a creare problemi”. Chiedono “Che il governo federale compia gli accordi di San Andres, rispetti la nostra dignita’ e che non venga a dividerci con i suoi programmi, che ci garantisca assistenza sanitaria, educazione e vita. Non vogliamo piu’ distruzione e morte.”

2.5.1. VISITA ALL’EJIDO MISOPA CHINAL MUNICIPIO DI TILA


Le seguenti denunce sono state raccolte durante l’intervista realizzata nell’ejido di Roberto Barrios dalla Commissione con rappresentanti di vari municipi ed ejidos della zona.

Fatti denunciati

Il presidente del Commissariato ejidal denuncia che molte comunita’ della zona hanno perso i loro parenti a causa dell’attivita’ di “Paz y Justizia”, associazione affiliata direttamente al partito di stato PRI. Questa situazione inizia nel 1995; da allora si verificano i seguenti fatti: cacciata di persone, persecuzioni, furti di proprieta’ e raccolti, fino ad assassinii. Dichiara che ultimamente l’ esercito messicano sta entrando nelle comunita’ e che la Polizia dello Stato trama e lavora con quelli di “Paz y Justizia”, al punto da avere le stesse uniformi, come e’ accaduto il 10 febbraio 1998, quando sono arrivati alla comunita’ di Misopa Chinal 19 poliziotti e 3 di “Paz y Justizia”.

Richieste alla commissione

Chiedono alla Commissione che porti queste denunce e testimonianze di cio’ che sta accadendo nei paesi del mondo e le rendano pubbliche.

2.5.2. EJIDO DR. BELISARIO DOMINGUEZ MUNICIPIO DI SALTO DE AGUA<
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Le seguenti denunce sono state raccolte durante l’intervista realizzata nell’ejido di Roberto Barrios dalla Commissione con rappresentanti di vari municipi ed ejidos della zona.

Fatti denunciati

Denunciano il problema degli assalti lungo la strada internazionale. Principalmente vengono assaliti piccole automobili e autobus passeggeri nella zona di Misola’ Palenque. Le autorita’ non possono far nulla perche’ sono minacciate dai paramilitari. Le autorita’ municipali “perdonano l’errore con varie quantita’ di denaro”. Il giorno 8 febbraio 1998 e’ stato colpito il Consiglio Ejidal da alcuni uomini che si fingevano ubriachi. Segnalano come capo di questo Miguel Diaz Montejo. Vedasi nell’ allegato la relazione degli assaltanti. Denunciano che la Sicurezza Pubblica pattuglia la comunita’, terrorizzando bambine, bambini e donne.

Richieste alla commissione Che le autorita’ arrestino le persone che assaltano e minacciano.

2.5.3. MUNICIPIO DI SABANILLA STATO DEL CHIAPAS


Le seguenti denunce sono state raccolte durante l’intervista realizzata nell’ejido di Roberto Barrios dalla Commission e con rappresentanti di vari municipi ed ejidos della zona.

Fatti denunciati


Denunciano che nel 1995 ha inizio il conflitto che colpisce la comunita’. Poliziotti e paramilitari espellono gli indigeni che ora sono rifugiati. Quotidianamente ci sono spari. A Quintanaroc sono stati sfollati da “Paz y Justicia” nel 1996. Affermano che i membri di “Paz y Justicia” si muovono accompagnati dalla polizia e chi e’ al comando e’ il Deputato locale Samuel Sanchez Sanchez, insieme agli assessori di Tila e di Sabanilla. Denunciano inoltre il Presidente municipale di Sabanilla Benedicto Perez e a quello di Tila, Carlos Lopez Martinez.

Richieste alla commissione

Sperano che la Commissione porti con se queste testimonianze degli indigeni del Chiapas. Che prenda in considerazione la sofferenza quotidiana che si vive in questo Stato del Chiapas e che non vengano lasciati soli.

2.5.4. DIPENDENZA SAN MIGUEL MUNICIPIO DI SALTO DE AGUA, CHIAPAS


Le seguenti denuncie sono state realizzate nell’intervista tenutasi nell’ejido di Roberto Barrios tra la Commissione e i rappresentanti dei diversi municipi ed ejidos della zona.

Fatti denunciati

Denunciano che il 31 dicembre del 1997 e’ stato sorpreso il giovane Lucas Jimenez Montejo come presunto assalitore nella casa della maestra. Denunciano inoltre che quello stesso giorno scomparve un vitello e che il suo cadavere venne rinvenuto il 2 gennaio 1998 nel fiume.

2.5.5. INCIDENZE E FATTI NOTEVOLI DURANTE LA VISITA DELLA COMMISSIONE
A ROBERTO BARRIOS


Già nel viaggio di ritorno a San Cristóbal la Commissione passa accanto all'accampamento militare. Lì, la Commissione è fermata per la sua identificazione per circa un'ora. Alla domanda sul motivo del fermo, di fronte alla mancanza di giurisdizione dell'esercito a questo fine, rinviano a "la legge è questa" guardando la loro arma regolamentare. I delegati della Commissione si interessarono anche per l'intervista richiesta il giorno precedente, però fu nuovamente negata, rinviandola al Governo della VII regione militare a Tuxtla (una riunione che a questo punto gli interlocutori già sapevano che era stata rifiutata). Mentre obbligarono la Commissione a rispondere alle loro domande, rifiutarono ogni risposta alle domande presentate. Lo stesso accadde a proposito delle fotografie.

Come risultato del soggiorno di questa delegazione della Commissione a Roberto Barrios, tra le preoccupazioni più impellenti, tanto nell'ambito dei Diritti Umani come nella vita quotidiana, occorre segnalare ciò che segue:
- La divisione della terra e della comunità: la rottura dei sistemi tradizionali di lavoro e la ripartizione delle terre generano alcune tensioni che prospettano alcune possibilità di violenza.

- Militarizzazione: la presenza dell'accampamento militare, installato nel 1995, è stata segnalata da parte della popolazione come origine di molti problemi, tensioni e paure esistenti nella comunità: la perdita di libertà di movimento di fronte alla paura dei soldati (specialmente da parte delle donne e dei bambini, che non osano uscire dalla comunità, né bagnarsi nel torrente da sole). L'inquinamento del torrente, dovuto allo scarico di spazzatura (le proteste si concentrarono specialmente sugli animali morti, preservativi, lavaggio di camion e equipaggiamento gettati dentro il torrente, con particolare pericolo per lo spargimento di olio di motore e benzina). L'introduzione di alcol nella comunità. Il fatto dell'esistenza dell'accampamento militare ha alterato totalmente la vita della comunità: la presenza di prostitute, gli insulti verso le donne che passano di lì, le minacce agli uomini che vanno a lavorare nei campi di mais, concentrarono gran parte delle denunce durante la presenza in questo accampamento.

- Conflitti nella scuola: la divisione della comunità e i conflitti generati si riflettono specialmente tra i bambini e nella scuola; da un lato il trasferimento della divisione nella comunità provoca dispute e risse tra i bambini stessi; dall'altro lato, problemi nell'iscrizione dei bambini figli delle basi zapatiste in ribellione, i cui documenti di identità e iscrizione nel registro civile è incompleta o inesistente, genera conflitti e discriminazioni nella loro iscrizione nel sistema educativo.

- Manipolazioni di membri della comunità attraverso investimenti e sovvenzioni selettive dei differenti poteri extracomunali. Parte della comunità si rifiuta di ricevere questo tipo di aiuti, considerando che suppongono una perdita di autonomia e a causa della loro situazione di ribellione, mentre un'altra parte della comunità le acetta (un esempio è l'esistenza di due reti idriche, quella delle basi zapatiste, con accesso pubblico nella via, e quella dei priisti della comunità, che arriva fino all'interno dei loro domicili).

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