Corrispondenza di Radio Onda D'urto di Brescia
e Radio Onda Rossa di Roma


Massimo: "La comunita' di Acteal, vicina a Chenalho' e' distante da Salto de Agua, Tila e Sabanilla dove detta legge il gruppo Paz y Justicia che non ha lasciato neppure entrare la commissione del Fray Bartolome', dei diritti umani, la stessa che accompagnava il nunzio apostolico Justo Mullor che ha avuto dei problemi ad entrare nelle comunita'. Ecco, devo dire che qui Paz y Justicia non esiste, credo, qui le guardie bianche non si denominano, sono dei personaggi che stanno sicuramnte al soldo del governatore dello stato, tanto e' vero che c'e' stata una testimonianza di uno di questi dei responsabili dei "desplazados", diceva che aveva saputo dai suoi concittadini priisti che c'era stata proprio una riunione a Tuxtla con il governatore dello stato e tutti i presidenti municipali per organizzare questi gruppi armati nella costruzione di questa guerra civile che e' fasulla, perche' questi contadini che sono arrivati del PRI sono scappati perche' non volevano sottomettersi alla minaccia di reclutamento forzato, quindi e' una situazione che sta dilagando e che, per quello che riesco a sapere da qua, non ha un riscontro se non in pochissimi mezzi d'informazione, non dico internazionali, ma nazionali qua c'e' solamente La Jornada e poi c'e' stato un servizio televisivo che ha fatto Rocha che e' passato su Televisa ma l'hanno mandato in onda alle 11.30 di notte... Poi un'altra cosa che volevo dire e' che il 16 sono iniziati i dialoghi, tra virgolette, di pace qua' nel municipio tra il comune ufficiale e il consiglio municipale autonomo alla presenza della CONAI, dei Diritti Umani, del Fray Bartolome' e i responsabili dell'EZLN e dei responsabili dei priisti e con il presidente municipale Arias Cruz che e' questo criminale, di cui tutti parlano, bene, sono iniziati il giorno 16 ed hanno deciso che il 17 avrebbero formato una commissione di verifica che per due giorni avrebbe dovuto viaggiare per queste localita' ed andare a vedere qual'e' lo stato della situazione, vale a dire quante case sono state occupate dai priisti o viceversa, quanti sono stati i danni, quanti i morti,insomma una commissione che doveva un po' azzerare il punto della situazione: bene, il giorno 17, il primo giorno di questa commissione un gruppo di priisti ha fucilato praticamente in mezzo a un sentiero un loro simpatizzante perche' non voleva per l'appunto unirsi, e hanno incolpato di questo 3 contadini dell'organizzazione che si chiama "ABEJAS", di qua del posto, e che e' un'organizzazione di contadini e coltivatori e, fatto questo, il giorno 18 il presidente municipale ha mandato una lettera ufficiale dicendo che non si poteva continuare in questa maniera e che i dialoghi non avrebbero potuto continuare cosi' perche' questo tipo era stato ucciso da dodici persone e poi faceva un elenco in questa lettera ufficiale che ha mandato a tutti i membri della commissione, in cui compariva un professore che in quei giorni li' stava facendo lezione a San Cristobal de Las Casas, quindi una cosa veramente indecente nel senso che la fanno sotto gli occhi di tutti e il problema e' proprio questo che nonostante la stanno facendo sotto gli occhi di tutti nessuno fa nulla. Questa e' la cosa che mi sento di dire, da quello che riesco a capire e vedere da qua..."
"Questa e' la zona attualmente calda, qui mi sembra di capire che c'e' tutta la zona nord,Tila, Sabanilla, Salto de Agua dove c'e questa situazione diffusa, ora che siano i priisti, ora che siano guardias blancas, ora associazioni aggregate con la polizia dello stato o addirittura protette dall'esercito federale, comunque sia la situazione e' generalizzata in tutte quante le comunita'. Vorrei dire un'ultima cosa, credo che in questo gli zapatisti, mi riferisco a Marcos e all'EZLN come struttura, con il fatto che sia bloccato il dialogo a livello centrale, diciamo cosi', costituisce il pretesto e l'occasione affinche' queste cose continuino. Ripeto, qua il dialogo l'avevano cominciato e dopo 24 ore nei fatti e' sospeso perche' nessuno riesce piu' a muoversi, e questa e' una comunita' piccola ma tieni conto che sono 14.000 abitanti ma la situazione e' soprattutto molto forte nelle montagne, nel nord. Tra l'altro, mi dice adesso Alessandro, e l'avevano anche detto questi arrivati stanotte da Acteal, questi dezplazados, che hanno proprio dei piani alla luce del sole, nel senso che dopo che questi erano scappati dalla comunita' di Pexequil qualcuno aveva sentito che questi priisti stavano organizzando questo massacro ed e' regolarmente avvenuta oggi, e mi dice Alessandro che alcuni hanno sentito che addirittura vogliono attaccare Ocxet, che e' un piccolo villaggio, piu' propriamente un quartiere di Polho' dove siamo ora ma dove ci sono circa 400 sfollati della societa'civile che noi abbiamo visitato nei giorni scorsi, quindi possiamo dire che la situazione e' generale e credo che dipenda dal fatto che Zedillo non vuole trattare, insomma c'e' una ripercussione a catena fino alle minime conseguenze dei piccoli villaggi come questo."

Radio Onda d'Urto-Brescia in ponte con Radio Onda Rossa-Roma.

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