Parole della delegazione dell'EZLN nell'atto di chiusura del Secondo Incontro Intercontinentale contro il Neoliberismo e per l'Umanità, letto da Dalia.(*)

Compagni e compagne:

noi abbiamo portato la nostra parola da molto lontano, la parola dei popoli che veniamo a rappresentare.

Per noi è stata una grande allegria incontrarvi ed ascoltare la vostra parola.

Mi sento molto contenta di avervi conosciuti, di vedere tante compagne e compagni che lottano.

Voi ci avete appoggiato a partire dal primo gennaio in differenti modi.

Ritorniamo alle nostre comunità portando con noi la vostra parola e tutto ciò che voi ci insegnate.

Mi sento contenta di sapere che noi gli zapatisti abbiamo una casa qui in Europa. Voglio dirvi, compagni, che allo stesso modo voi avete una casa nelle nostre comunità.

Alcuni sono già venuti a trovarci, altri no. Vi invitiamo tutti a venirci a trovare nello stato del Chiapas, la vostra casa.

Vi vogliamo ringraziare per averci appoggiato per fare in modo che il dialogo seguisse vie pacifiche, affinché non vi siano più spargimenti di sangue.

Con la vostra forza, compagni, vediamo che non siamo soli. Neanche voi siete soli. Avete con voi il cuore degli indigeni messicani.

Potete sentirvi contenti e tranquilli. Insieme, voi e noi, stiamo bene.

Continnueremo a lottare fino a raggiungere un mondo nuovo. Vi vogliamo chiedere che continuiate con fermezza, lottando uniti.

Vediamo che voi e noi soffriamo per gli stessi governanti che ci sono nel mondo. Vediamo che alcuni compagni soffrono di terra, di alimentazione, di giustizia e libertà.

Vediamo che non vi riconoscono come lavoratori e che non rispettano la vostra dignità, come i fratelli di questa fattoria de El Indiano. Sono un esempio per tutti noi perché lottano con la loro dignità.

Le frontiere non ci separano.

Nemmeno il mare ci separa.

Noi villaggi resistiamo nella guerra perché da sempre siamo disposti a farlo. E per resistere voi ci aiutate con la vostra parola el il vostro appoggio per innalzare scuole per i nostri figli.

La nostra lotta di tutti voi, donne e uomini del mondo, trionferà.

Questa vostra allegria, questo impegno grande, è la sicurezza della nostra ragione.

Avremmo voluto ascoltare meglio la vostra parola, il suono coraggioso del vostro pensiero, compagni.

Abbiamo fatto quello che abbiamo potuto, come sempre facciamo.

Vi abbiamo detto che noi le donne resistiamo e lottiamo con dignità, per ottenere, così come voi, rispetto, democrazia, libertà e giustizia.

Voi avete fatto una festa molto bella; per la parola. La portiamo nel nostro cuore.

Grazie, compagni. Presto ci rivedremo nel mondo.

È tutto compagne e compagni.

Attentamente.

Compagna Dalia e compagno Felipe, basi d'appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.

(*) Ciò che negli scritti di Dalia e Felipe possono sembrare incorrettezze grammaticali o sintattiche sono il tentativo da parte del traduttore di riprodurre l'effetto che questi testi provocano nei lettori di lingua spagnola. Bisogna tenere in considerazione che (1) per gli indigeni messicani il castigliano è da considerarsi come seconda o terza lingua, (2) il castigliano che parlano è influenzato da strutture grammaticali e sintattiche delle loro lingue madri. Ciò conferisce al loro spagnolo una speciale espressività che in italiano non è, purtroppo, sempre riproducibile. N.d.T.

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