Campagna per il diritto alla "privacy" in carcere

tratto da BRULONS TOUTES LES PRISONS

Il diritto alla "privacy" in carcere , è fondamentale: le visite private con la famiglia danno la possibilità di avere relazioni emotive con i bambini ed eventuali rapporti sessuali con la/il compagna/compagno. Il diritto alla privacy comprende che nelle celle collettive, venga rispettata la privacy di ogni detenuto/a, che sia possibile per ognuno/a compiere le proprie funzioni fisiologiche senza essere visto/a da tutti (altri detenuti; secondini).

Il diritto alla privacy , significa anche l'eliminazione di perquisizioni corporali e la soppressione di situazioni umilianti quotidiane per i/le detenuti/e come la distruzione di oggetti personali durante le perquisizioni delle celle. Diritto alla privacy, comprende il totale rispetto delle regole legate alla distanza del carcere dove si è rinchiusi con il domicilio della propria famiglia o degli amici; e la fine immediata di tutte le traduzioni arbitrarie nel territorio. La detenzione dovrebbe supporre solo la privazione della libertà perché deve comprendere anche la "castrazione penitenziaria" ? Il carcere continua a essere una delle ultime istituzioni totalitarie alla fine di questo ventesimo secolo è tempo di abolirlo! Fino ad allora, è essenziale iniziare a smontarlo con la trasparenza e aprendolo all’esterno. Il diritto alla privacy, è uno dei punti fondamentali tra le richieste dei detenuti, con l'abolizione delle celle d'isolamento, il diritto d'associazione , e la giusta retribuzione per i lavoratori in carcere. Bisogna inoltre ottenere pene più brevi , e libertà sulla parola.

Nella lotta per la fine del carcere , il moltiplicarsi di alternative alla reclusione, sembra essere una delle più concrete forme di lotta, che non deve comunque farci dimenticare tutti quelli che lentamente muoiono in carcere. Per questa ragione la campagna per il diritto di privacy e in particolare per le visite private, deve essere sostenuta a ogni costo. I detenuti con frustrazioni sessuali ed emotive, sono privati/e di una delle più importanti dimensioni, è urgente che la riacquistino. Anche se a tutti i robot dell'amministrazione non piace, uomini e donne, anche se detenuti/e, hanno corpi sessualmente attivi, hanno quindi il diritto di provare emozioni e di avere rapporti sessuali.

Non bisogna dimenticare che solo l'annientamento del carcere è, nella lotta anti-detentiva, la prima pietra per costruire una società libera. Altri obiettivi come il diritto alla privacy, sono elementi per migliorare le quotidiane condizioni di detenzione; sono la prova delle drammatiche condizioni in cui si trovano i detenuti attualmente, ma sono anche passi verso la distruzione del carcere. …

Collettivo Ras Le Murs (Bordeaux)


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